Pepe Carvalho e Biscuter, come due novelli Don Chisciotte e Sancho, si sono lasciati dietro il nido di vipere afghano e sono giunti a Bangkok, luogo mitico del passato del detective, scenario di "Gli uccelli di Bangkok". Imbarcati su una nave da crociera, l'uno come interprete, l'altro come cuoco, proseguono il loro viaggio verso Bali, dopo una breve sosta a Singapore. Tappa dopo tappa hanno però accumulato troppi nemici e sono nuovamente costretti alla fuga che li porterà in Australia, poi in Sud America, dal Cile all'Argentina, in Brasile, e poi nel deserto africano, fino ad Alessandria e al ritorno in patria.
Mentre a Barcellona Pepe Carvalho viene accusato di omicidio, lui e l'inseparabile Biscuter si sono già imbarcati su una nave diretta a Genova. Con loro viaggia una misteriosa madame Lissieux che appena arrivati sul suolo italiano, e poco prima che i due soci si ritrovino su un'automobile con i freni manomessi, sparisce. Usciti indenni da questa prova, i due proseguono la loro avventura verso la Grecia, ormai decisi a fare il giro del mondo. Il viaggio si trasforma sempre più in una fuga: attraversano l'Egitto, Israele, il Libano, l'Azerbaijan, il Turkmenistan, l'Afghanistan, l'India. È il primo volume di "Millennio", l'ultima opera di Montalbán, il suo presagio, il suo testamento, in cui si svela la vera natura erratica di Pepe Carvalho.
Pepe Carvalho, dopo tanti anni viene chiamato a Madrid. Questa volta non per risolvere un caso, ma per occuparsi degli invitati a una premiazione di gala. A bandire il lauto premio letterario è Lazaro Conesal, pescecane della finanza e re di quella corte dove politica ed economia si intrecciano selvaggiamente. Non c'è dubbio, Madrid è molto diversa da come Pepe se la ricorda. Resta solo la bella Carmela a lottare con passione per i suoi ideali, ma il quadro è desolante: politici rampanti, scrittori dalla lingua (e forse dalla mano assassina), tronfi premi Nobel e trepidandi giovani promesse, critici venduti, donne risentite e industriali corrotti. E presto fa la comparsa un cadavere eccellente: quello dello stesso Lazaro Conesal.