Flavio Giuseppe è stato spesso considerato un traditore del popolo ebraico, ma Pierre Vidal-Naquet, storico anche lui e di origine abbranca, ne trae un affascinante profilo di intellettuale: un esempio indicativo di una coscienza che che intende realisticamente sopravvivere in un mondo ostile pur mantenendo integra la propria identità.
In queste pagine Vidal-Naquet non offre solo studi di un insieme di questioni specifiche di storia dell'età greca: lo statuto dei giovani, delle donne, degli schiavi nel mondo omerico e ateniese, i guerrieri, gli artigiani, la città, la terra. Mostra piuttosto, attraverso questi singoli "affondi", l'unità di una cultura attraverso le sue diverse fasi e le sue molteplici manifestazioni: mitologiche, letterarie, politiche, sociali, filosofiche.