La domenica, giorno del Signore in cui viene celebrata la risurrezione di Gesù, ha completamente soppiantato la festività del sabato, istituzione essenziale della Bibbia e del giudaismo. Per i cristiani rimane tuttavia importante non smarrire la ricchezza di significato del giorno che è al cuore dell’alleanza tra Dio e Israele.
L’autore propone un doppio approccio al sabato. Dapprima riassume i risultati cui sono giunte le recenti ricerche sulla storia del sabato in epoca biblica, al fine di rendere disponibili al lettore dati scarsamente accessibili ai non specialisti. In seguito mette in luce alcuni importanti aspetti relativi a ciò che la Bibbia dice del sabato, seguendo passo passo il testo della Torah e concludendo poi col resto della Scrittura, Nuovo Testamento compreso. Dall’indagine emerge come attorno al sabato si condensino in successione diversi temi teologici che, posti uno accanto all’altro, determinano un quadro dalle armonie assai ricche: la signoria di Dio, il rispetto dell’uomo, dello schiavo e della natura, il rimando all’alleanza, al dono di Dio, all’intervento salvifico nella storia, al culto nel tempio.
Sommario
Introduzione. 1. Breve storia del sabato biblico. 2. Racconti che annunciano il precetto del sabato in Genesi ed Esodo. 3. La legge del sabato nell’Esodo. 4. Lo sviluppo delle leggi del sabato (Levitico e Deuteronomio). A mo’ di conclusione... Il sabato, dai profeti a Gesù. Indicazioni bibliografiche.
Note sull'autore
André Wénin, dottore in scienze bibliche, insegna greco, ebraico biblico ed esegesi dell’Antico Testamento all’Università Cattolica di Louvain-la-Neuve. È professore invitato alla Pontificia Università Gregoriana, dove insegna teologia biblica. Presso le EDB ha pubblicato: Entrare nei Salmi (2003); Non di solo pane... Violenza e alleanza nella Bibbia (2004); L’uomo biblico. Letture nel Primo Testamento (2005). Collabora con la rivista Parola Spirito e Vita.
La versione del serpente dell'Eden sembra andare per la maggiore: troppe letture della Bibbia sono ispirate dall'immagine di Dio e dell'essere umano che questi ha suggerito. Si accetta un Dio superiore all'uomo e che tale intende restare, che punisce gli uomini se vogliono prendere il suo posto ed esige il sacrificio del migliore di essi affinché non restino nella maledizione; sul fronte opposto, si pensa a un uomo necessariamente bisognoso di Dio per potersela cavare, ma che può riuscire in ciò solo obbedendogli, pena la morte. Insomma, tra i due c'è una concorrenza fondamentale, superabile in un'alleanza ma solo al prezzo della sottomissione dell'uomo; una sottomissione che si lascia credere essere l'unico cammino possibile di libertà. Con la Bibbia alla mano, l'autore smaschera i presupposti del serpente e recupera una immagine di Dio e dell'essere umano radicalmente diversa. Dio crea l'uomo creatore, aperto al riconoscimento autentico dell'alterità: dell'universo, dell'altro, di Dio e anche propria. Dio e l'uomo sono così poco concorrenti da poter convivere nella persona di Gesù. Quanto al metodo di lettura, i percorsi biblici disegnati da Wénin nell'Antico Testamento si discostano deliberatamente dal metodo storico-critico, ma ne assumono i risultati per andare oltre, in uno sforzo ermeneutico che combina lo studio letterario con strumenti d'interpretazione provenienti dalle scienze umane.
Il pasto è un evento altamente simbolico. Il mangiare è inoltre un atto intrinsecamente violento, poiché consiste in un’appropriazione del cibo che ne implica la distruzione. Anche nella Bibbia il cibo occupa fin dalle prime pagine una posizione strategica. Quando Dio fa dell’uomo un essere in relazione, gli ordina di non mangiare tutto quello che a lui è dato (Gen 2,16-17), lasciando una possibilità alla condivisione. Per vivere non basta infatti mangiare: è altrettanto necessario intrattenere dei rapporti con gli altri, smettere di mangiare e convertire in mitezza le proprie forze brute per aprire un posto all’altro in vista della relazione.
Tenendo come orizzonte ultimo il pasto eucaristico di cui la Bibbia cristiana attesta la centralità, il saggio offre un’interessante e originale chiave di lettura che attraversa Antico e Nuovo Testamento.
Note sull'autore
André Wénin, ha conseguito il dottorato in scienze bibliche al Pontificio Istituto Biblico; è professore di esegesi dell’Antico Testamento alla Facoltà di teologia dell’Università cattolica di Lovanio e invitato per la teologia biblica all’Università Gregoriana di Roma. È autore di numerosi studi e opere: tra queste ricordiamo L’Homme biblique (Cerf 1995), Pas seulement de pain (Cerf 1998) e Isaac ou l’épreuve d’Abraham. Approche narrative de Genèse 22 (Lessius 1999). Specialista dell’approccio narrativo della Bibbia, ha redatto con Jean-Louis Ska e Jean-Pierre Sonnet il Cahier Evangile n. 107, in cui presenta questo nuovo metodo che illustra in altri due Cahiers: Samuel (n. 89) e Ruth (n. 104). Di lui le EDB hanno pubblicato Entrare nei Salmi (2003).