Un libro che è un invito a esplorare il significato profondo delle tre icone tradizionali della Vergine e del Bambino provenienti dall'Oriente cristiano: Odigitria, Eleousa, Orante.L'autore ne svela le trame d'amore che custodiscono, ne rintraccia i movimenti interni e le descrive alla maniera di una teologia che si manifesta "in linee e colori". L'amore della Madre di Dio è un amore che invita e abbraccia chi osserva a non rimanere spettatore, ma a farsi coinvolgere appieno nel dramma che dinanzi si dispiega.
Le "Conversazioni di Malines" tra anglicani e cattolici, sono una serie di incontri che rappresentano un evento unico nella storia della chiesa del ventesimo secolo. Sono qui delineati i contorni di questi incontri, il contesto ecclesiastico dell'epoca, i temi discussi e il significato delle conversazioni per l'oggi. «Le "Conversazioni" sono molto più di un episodio affascinante nella storia dell'ecumenismo...Meritano di essere ricordate anche a un livello più profondo e spirituale. Sono infatti una fonte di ispirazione alla quale possiamo attingere per rinfrescarci» (dalla Prefazione di Jozef De Kesel, arcivescovo metropolita di Malines-Bruxelles).
Cogliere il senso di vite che colgono il senso del mondo: è ciò che si propone l'autore nel decifrare le storie e gli scritti di venti uomini e donne a partire dal I secolo, con Paolo di Tarso, fino al XX, con Óscar Romero. Le esistenze qui ritratte si offrono a noi come vite "teologiche", vite su cui vale la pena meditare perché hanno saputo scorgere un senso in situazioni spesso critiche, disperate o inusuali. Così sono divenute delle fonti di illuminazione, luci che, in modi diversi, illuminano davanti a noi prospettive e orizzonti imprevedibili e arricchenti.
Rowan Williams, già docente di teologia a Cambridge e Oxford, già arcivescovo di Canterbury, porta alla luce in questo studio le connessioni cruciali fra la cristologia e la dottrina della creazione, proponendo una visione cosmica del Cristo. E svela, allo stesso tempo, il modus operandi tipico del linguaggio ecclesiale, consentendo di comprendere meglio perché sia credibile.
Descrizione
«Quello che cerco di fare in questo libro è di portare alla luce un aspetto cruciale del modo di operare del linguaggio della chiesa relativo a Gesù. Se noi avessimo un po’ più chiaro come opera questo linguaggio, potremmo comprendere meglio perché è credibile».
Il teologo Rowan Williams muove qui alla scoperta delle connessioni fra la cristologia e la dottrina della creazione, proponendo una visione cosmica del Cristo. Nel contempo, egli porta alla luce il modus operandi tipico del linguaggio ecclesiale, consentendo di comprendere meglio perché sia credibile.
In particolare, in questo studio di ampio respiro, egli sostiene una tesi decisiva: ciò che la chiesa dice di Gesù Cristo è la chiave per comprendere ciò che la fede cristiana dice del Creatore e della creazione, della relazione cioè che la fede cristiana dice del Creatore e della creazione, della relazione cioè tra il finito e l’infinito. Analizzando in maniera dettagliata un insieme di testi che vanno dai primi secoli a oggi, e che appartengono alla tradizione sia occidentale che orientale, si svelano i modi vari e indefinibili in cui i cristiani hanno scoperto, nelle loro riflessioni su Cristo, la possibilità di un approccio profondamente positivo alla creazione. Ed emerge una serie di intuizioni radicali su temi fondamentali per la fede cristiana, oltre che sull’etica e sulla politica. «Il linguaggio della dottrina ha senso non tanto come spiegazione delle cose, quanto piuttosto come ambientazione credibile per l’azione e l’immaginazione: offre un mondo in cui vivere».
Rivolgendosi a lettori e lettrici di tutte le età, fedi e culture, Rowan Williams offre in queste pagine la sua descrizione più accessibile della vita cristiana. Ricorre a teologi, poeti, santi e scrittori per esaminare il concetto di santità e per esplorare quello che egli definisce un modo per «prendere a modello quelle vite in cui qualcosa “funziona”, dalle quali emerge una certa completezza; vite che risultano magistrali interpretazioni della musica o del teatro dell’azione di Dio».
L’ex arcivescovo di Canterbury parla della Bibbia oggi, di spiritualità urbana, della Regola di san Benedetto, delle icone orientali, di sessualità e di peccato. Nell’ultima parte del libro Williams celebra il genio di santa Teresa d’Avila e il pensiero di Giuliana di Norwich.
Scritto da un maestro di pensiero e da un teologo all’apice del suo vigore intellettuale, Vite da santi è un libro per tutti coloro che sono interessati ad approfondire la propria consapevolezza spirituale, a “crescere in sapienza”.
Cosa dire sul nostro essere umani? Quale genere di umanità vogliamo far sviluppare nella società? E come appare la nostra umanità? Forse la sfida più diffusa oggi è proprio quella di non perdere il senso dell’umano, sfida che necessita chiarezza in merito a cosa sia o non sia una persona. Ci sono forze – politiche, economiche, psicologiche – che ci spingono a essere meno di ciò che Dio desidera che siamo. Ma l’umanità voluta da Dio è movimento, è un processo in cui dobbiamo far fronte allo straordinario, una via di vita in cui diventiamo straordinari.
Rowan Williams (Swansea 1950) dal 2002 al 2012 è stato arcivescovo di Canterbury. Teologo formatosi a Cambridge e a Oxford sulla grande tradizione delle chiese d’oriente e d’occidente, ha sempre cercato di rendere intellegibile il messaggio del vangelo agli uomini e alle donne di oggi. Presso le nostre edizioni ha pubblicato tra gli altri Il giudizio di Cristo (2003) e Resurrezione (2009).
Paolo ha fatto la sconvolgente esperienza di essere accolto e amato senza riserve da quel Gesù che perseguitava: nei suoi scritti egli ci conduce a superare tutte le ?immagini? di Dio acquisite, per accedere alla dirompente novità del vangelo. L?autore guida alla scoperta della testimonianza paolina e mostra quanto Paolo, sconvolto dall?incontro con Gesù e dal Dio che Gesù ha narrato, sia stato coraggioso e creativo.
In "On Augustine", Rowan Williams offers the fruits of his study of St Augustine over twenty five years of scholarly reflection. Though the literature on Augustine can seem endless, here Williams shows his own exceptional insight and the product is a book that will be valued by all as a major contribution to modern thought on this great philosopher and theologian.
Chi è Gesù? E che cos'è un Vangelo? Con profondità non comune e in modo nuovo e semplice, l'autore ci aiuta a gustare un libro antico che in ogni pagina apre il lettore alla novità.Una sapiente introduzione al Vangelo di Marco, ricca di illuminanti intuizioni spirituali, per riscoprire un testo che ci interpella sulla nostra vita, sulla nostra fede e ci invita a esporci a un rapporto trasformante con la figura che è al centro della sua storia: Gesù di Nazaret.
“In questo insieme di saggi si può cogliere come Rowan Williams, tanto quanto Thomas Merton, ritenga incompleta la vita cristiana sprovvista di una dimensione contemplativa e riconosca altresì che la vita contemplativa è accessibile non solo a chi vive in monastero ma a chiunque si metta alla ricerca di un monachesimo interiorizzato, poiché la preghiera contemplativa è vocazione di ogni credente. Merton si sarebbe fortemente rallegrato di essere letto in maniera così attenta e perspicace” (dalla “Prefazione” di Jim Forest).
Rowan Williams (Swansea 1950), arcivescovo emerito di Canterbury (2002-„2012), è uno dei più noti e acuti teologi della comunione anglicana, la cui ricerca è particolarmente rivolta allo studio dei padri e della spiritualità cristiana. Attualmente è preside al Magdalene College di Cambridge. Presso le nostre edizioni ha pubblicato Il giudizio di Cristo (2003), Resurrezione (2004), Ragioni per credere (2009) e Lo Spirito, testimone silenzioso (2011).
Terrorismo, pedofilia, assenza di figure paterne e frammentazione della famiglia, secolarizzazione e sessualizzazione della cultura, futuro delle democrazie liberali, scontro tra culture e natura dell'identità nazionale: sono tantissime le ansie che riteniamo essere la quintessenza degli ultimissimi decenni e che invece già figurano nell'opera di Dostoevskij, nelle sue lettere, i suoi articoli e la sua narrativa. Il mondo che abitiamo come lettori dei suoi romanzi è un mondo in cui la questione di ciò che gli uomini si debbono gli uni gli altri è lasciata aperta in modo doloroso e sconvolgente e in cui non vi è punto di riferimento a partire dal quale costruire un panorama morale chiaro e trasparente. Ma i romanzi di Dostoevskij non cessano di farci riflettere su cosa sarebbe possibile se noi - personaggi e lettori vedessimo il mondo sotto una luce diversa, la luce della fede. Per rispondere a questa sfida i suoi romanzi ci invitano a immaginare per l'appunto quegli estremi di fallimento, sofferenza e desolazione che sono talvolta presenti nelle nostre vite. Rowan Williams esplora l'intreccio tra discorso, narrativa, metafora, e iconografia nelle opere di uno dei più complessi e malintesi romanzieri della storia.
Uno sguardo penetrante
sulla teologia ortodossa del xx secolo
e sull'azione dello Spirito
nella vita della chiesa e del credente.
In questo saggio sullo Spirito santo l’autore, attraverso tre teologi ortodossi del xx secolo – Florenskij, Bulgakov e Lossky –, ci offre una chiave di lettura fondamentale per riflettere su molte realtà della vita spirituale cristiana. Queste pagine ci conducono, infatti, a considerare temi quali il Regno, la profezia, la Trinità, la chiesa, l’umanità, la creazione, la libertà... a partire dall’adagio della tradizione orientale: “Scopo della vita cristiana è l’acquisizione dello Spirito santo”. Il cristiano, impegnato nella chiesa e nel mondo, è così guidato anzitutto a discernere in ogni situazione che vive, personale o comunitaria, la testimonianza silenziosa dello Spirito per radicare in essa la propria presenza e azione.
Rowan Williams (Swansea 1950), esperto di patristica e del pensiero russo contemporaneo, uomo da sempre attivamente impegnato per la pace del mondo e la difesa degli ultimi, dal 2002 è il 104º arcivescovo di Canterbury e primate della Comunione anglicana. Presso le nostre edizioni ha pubblicato Il giudizio di Cristo (2003), Resurrezione (2004) e Ragioni per credere (2009).