"La storia dell'umanità è un lungo viaggio dall'animalità alla santità. Un cammino fatto di accelerazioni, battute d'arresto, arretramenti. Ogni nuovo venuto ha la libertà di scegliere che ruolo vuole giocare: se quello di chi frena o quello di chi spinge. Questo libro racconta la storia del popolo che spinge e non si lascia intimidire se nel mondo si continuano a spendere enormità in armamenti, se la legge del profitto condanna miliardi di persone ad una vita indegna, se l'avidità della finanza distrugge intere economie, se il mito della crescita sta portando il pianeta al collasso. Noi restiamo in piedi per dire e testimoniare che cambiare si può. Perché sappiamo che alla fine la verità trionferà." (Francesco Gesualdi)
Alex Zanotelli nasce a Livo, in Val di Non, nel 1938. Entra giovanissimo nel seminario dei Comboniani e va negli USA a completare gli studi di teologia. Nel 1964 viene ordinato sacerdote nell’istituto dei Missionari Comboniani. Dal 1965 è missionario nel Sudan martoriato dalla guerra civile, fino al 1973, anno in cui il governo sudanese gli nega il visto a causa del suo impegno a favore delle fasce più povere della popolazione e delle sue denunce contro la corruzione dilagante. Nel 1978 assume la direzione di Nigrizia, contribuendo a trasformarlo nel miglior mensile italiano di informazione sociopolitica del continente africano. Dalle pagine della rivista si susseguono critiche documentate ai modelli occidentali di collaborazione allo sviluppo e si denunciano gli interessi italiani nel commercio internazionale delle armi. Nel 1985, assieme a don Albino Bizzotto, fonda il movimento Beati i Costruttori di Pace. Nel 1987, su pressione di esponenti politici ed ecclesiastici, Zanotelli è costretto a lasciare la direzione di Nigrizia. Nel gennaio del 1990 va in missione in Kenya, a Korogocho, una delle baraccopoli di Nairobi. Nello stesso anno, per espresso volere del vescovo Tonino Bello, diventa direttore responsabile della rivista Mosaico di Pace. A cavallo del 1995/96 viene in Italia e lancia l’idea di fondare la Rete Lilliput. Nel 2002 torna in Italia. Oggi vive nel Rione Sanità di Napoli, da dove continua il suo impegno per gli emarginati e la sua testimonianza civile e religiosa.
In questa nuova edizione, da Napoli, padre Zanotelli tocca tematiche scottanti come quelle dei rifiuti della Campania, dei referendum a tutela dell’acqua pubblica, della corruzione politica, dei potentati economico-finanziari. Come afferma l’attore Marco Paolini nella sua prefazione Zanotelli è «uno che usa le parole, le lingue come ponti, mai come ostacoli, uno che sa essere messaggio evangelico, rinunciando alla sua voce per darla ai poveri, [...] uno che ti ricorda che non servono i soldi per dare o restituire dignità, né ai ladri, né ai derubati. Un Francesco d’Assisi solido come un faggio trentino, capace di farsi carico del peso della disperazione altrui senza esserne schiacciato».
La Bibbia letta con gli occhi degli impoveriti, delle donne e dei senza armi. Presentazione del Card. Silvano Piovanelli.
14 anni di vita nelle baraccopoli di Korogocho racchiusi in 19 lettere che qualcuno ha definito: un inno alla vita.
Zanotelli rompe il silenzio e grida il dolore degli ultimi. Racconta cosa è la baraccopoli di Korogocho, chi sono i disperati che la abitano, quali sforzi si fanno per dare a queste persone la dignità di uomini. Alex Zanotelli, missionario comboniano, profeta del Vangelo, è personaggio scomodo perché troppo lucido, da sempre vicino ai poveri, scandalosamente portato a dividere con loro fame e miseria. È rientrato in Italia, nel Rione Sanità di Napoli, da dove continua la sua battaglia a favore degli ultimi.