Corrado Augias è un comunicatore? Questo volume nasce dalla convinzione che capire cosa sia un comunicatore equivalga a capire gran parte della società dei nostri tempi. La comunicazione ha tessuto, infatti, una tale indissolubile alleanza con la realtà - si è a tal punto confusa con essa - che di tale confusione questa figura finisce probabilmente per diventare la prima entità da indagare. Scongiurando l'ipotesi che si possa fare cultura sullo schermo solo a patto di farla male, Augias è riuscito a elevare la televisione alla cultura invece di abbassare la cultura alla televisione, smentendo il luogo comune che vorrebbe ridurre quest'ultima a mero contenitore. Ma Corrado Augias non è solo uomo di televisione: al mestiere di comunicatore ha associato, negli ultimi anni, quello di divulgatore della storia del cristianesimo. È diventato così un punto di riferimento fondamentale per chiunque - esperto o neofita che sia - voglia restituire un significato più profondo di una semplice eredità storica a quella che è considerata da molti la "radice" dell'identità europea.
Viviamo in un mondo globalizzato fondato sull'insicurezza, sempre più caratterizzato dalla paura e dall'incertezza, vissute con inconsapevole superficialità. La precarietà dell'esistenza è divenuta una modalità di vita accettabile. Le società "liquide" provano nostalgia per le società "solide", dove la sicurezza era garantita da governi autoritari. L'alternativa è un ritorno al passato? Contiene una conversazione con Zygmunt Bauman.
Il vino per imparare a sentire pensando e a pensare sentendo, il vino per esplorare il nostro rapporto con il sacro, il vino come prodotto della tecnica e della cultura di un territorio. I due autori fanno dialogare sul vino filosofia ed enologia, portando alla luce tutti gli stimoli intellettivi e le metafore che a esso sono legati. Giungendo, alla fine, a un insegnamento: che questo alimento liquido, dispensatore di pura energia, ci educa alla vita e al cambiamento.