Cibo, ancora cibo? Ovunque si parla di cibo! Siamo circondati, dobbiamo arrenderci? Partendo dal presupposto che nelle vita c'è di peggio, ci sentiamo di rassicurarvi, per quel che vale il nostro pensiero: al cibo ci siamo arresi, da sempre, egizi compresi! Con "Piramidi e pentole", allora, si cercherà di indagare e scoprire la valenza attribuita al cibo da un popolo che nei propri corredi funerari, tra i vari oggetti, metteva un'anatra arrosto; parleremo del "tesoro culinario" di Tutankhamon, di quello che gli egizi al mercato comperavano o barattavano e di come lo cucinavano una volta arrivati a casa. Come lo si farà? Attraverso i geroglifici. Una serie di scenari ci consentiranno di entrare nelle cucine degli antichi egizi, rovistare tra le loro stoviglie e conoscere i termini tecnici legati alla loro arte culinaria. Visto che ci siamo, ruberemo anche delle ricette. Questo libro non ha la presunzione di essere un manuale di grammatica del geroglifico o un saggio sulla cucina egizia, ma è un modo accessibile a tutti per avvicinarsi a queste sfere della civiltà egizia: familiarizzare con la scrittura geroglifica attraverso il cibo e scoprire cosa e come mangiavano gli egizi grazie al geroglifico.
Un doveroso tributo a tutti i giocatori, tecnici, arbitri, dirigenti e sostenitori che hanno traghettato il rugby torinese dai tempi pionieristici fino ai nostri giorni. Conferma di una tradizione che mettendo insieme luoghi di memoria e di passione servirà da patrimonio prezioso da consegnare alle future generazioni di rugbysti.
Il volume racconta il periodo risorgimentale visto “dalla parte delle donne”. Una galleria di personaggi femminili che, in modi diversi, hanno contribuito a scrivere pagine di quel lungo, faticoso, controverso periodo che portò all’unità d’Italia. Emergono figure straordinarie che hanno saputo trasformare il loro tranquillo quotidiano in lotta, mettendo in pericolo le loro esistenze e i loro affetti per un futuro che non poteva offrire certezze. Accanto a nomi noti, come quelli di Anita Garibaldi e di Cristina di Belgioioso, l’autrice porta in scena il mondo femminile delle umili combattenti, le eroine delle Cinque Giornate di Milano, nonché le donne che seppero curare i feriti nelle organizzazioni ospedaliere spesso affidate al volontariato femminile. Offre uno spazio ampio al ruolo delle giornaliste straniere che raccontarono con i loro articoli le vicende delle lotte risorgimentali, come Margareth Fuller e Jessie White Mario. Penetra nei versi delle poetesse risorgimentali, come la grande improvvisatrice Giannina Milli o l’appassionata Giulia Molino Colombini, per raccontarne il valore nella costruzione di un ideale patriottico sempre più saldo e sicuro. Si inserisce nel mondo dei salotti: in una società come quella ottocentesca che affidava alla donna sostanzialmente i ruoli di moglie e di madre, questi momenti di incontro rappresentarono una essenziale forma di aggregazione sociale e culturale che cambiò nel corso del secolo, anche in relazione ai fatti storici e alla lenta emancipazione femminile che cominciò a fare capolino nei discorsi prima e nelle istituzioni poi. L’autrice offre insomma una ribalta a protagoniste quasi invisibili, alle quali la Storia ha riservato poche delle sue pagine ufficiali: e si avvicina a loro, al di là della dimensione della ricerca storica, con un particolare sguardo di tenerezza.
BRUNA BERTOLO, Nata a Rivoli, dove risiede, è laureata in Pedagogia. È iscritta all’ordine dei giornalisti pubblicisti dal 1988. Dopo aver collaborato alla nascita della testata di informazione locale Rivoli 15, focalizza la sua attenzione sulla ricerca storica e sulla sua divulgazione, con particolare attenzione per la Storia dell’Ottocento. Per molti anni si è occupata delle pagine culturali del bisettimanale Luna Nuova, riportando alla luce personaggi e fatti che rappresentano pagine importanti di microstoria locale spesso dimenticati. Accanto alla Storia, l’altro interesse predominante è quello per il mondo dell’Arte; collabora con periodici del settore e fa parte del Comitato di redazione della rivista Segusium. Ha pubblicato numerosi saggi; per i tipi di Ananke ha collaborato alla realizzazione del volume collettaneo Egittomania (2006).
Il volume analizza i vari aspetti della bellezza femminile in Egitto dall'epoca predinastica fino alla fine dell'epoca romana, toccando anche alcuni aspetti della bellezza maschile. Il saggio, dopo una parte introduttiva, si articola in quattro argomenti specifici: la cosmesi, l'abbigliamento, le acconciature, i monili. Per concludere si illustrano i capolavori artistici più significativi di ogni epoca storica. Analizzando le varie cure che gli Antichi Egizi prestavano al loro corpo si apporfondiranno così anche alcuni aspetti della vita quotidiana e delle relazioni sociali e personali che intercorrevano tra uomini e donne nell'Egitto faraonico.
Un giovane scriba racconta ai suoi coetanei i primi rudimenti della scrittura geroglifica, illustrandone, in modo semplice, le principali (e più semplici) regole. L'uso del colore, il linguaggio, la dimensione stessa del volume mettono il lettore nella condizione di imparare giocando, anche in considerazione del fatto che nel Cd allegato sono forniti degli alfabeti con font geroglifico, facilmente installabili su qualunque computer. Età di lettura: da 6 anni.
Oriana Dal Bosco, fotografa ed operatrice turistica, presenta un'affascinante area archeologica libica: una prima parte con la descrizione del sito, arricchita da piantine e schede di approfondimento, ed una seconda parte di documentazione fotografica a colori.
Questo libro non è un saggio su Rilke in senso stretto, né tantomeno un romanzo, anche se a tratti la sua forma sfiora la narrazione. Come dice il sottotitolo, è la biografia di uno sguardo che sfocia in una interpretazione filosofica della poesia rilkiana e in una ricostruzione di quel lungo e tormentato cammino interiore di cui le lettere danno testimonianza e attraverso il quale il poeta praghese è divenuto uno dei massimi portavoce della coscienza di un'epoca; ne risulta una sorta di trasposizione mitica del dato biografico e insieme un'esplorazione delle grandi immagini di cui è costellata la sua opera. In un lavoro di mimesi letteraria, dove alla citazione testuale si sostituisce la libera parafrasi interpretativa, Paola Capriolo si prefigge di seguire il lento e travagliato percorso del poeta attraverso tutti i dilemmi e le contraddizioni che possono assillare un artista moderno, fino al punto in cui la sua problematica soggettività si trasforma in "spazio interiore del mondo", indicando forse una possibile via d'uscita da quel dualismo metafisico che ancora ci imprigiona.
Nel corso del suo mandato in Palestina, Ponzio Pilato fu chiamato a giudicare un "profeta" la cui opera e la morte acquisteranno un valore fondamentale per milioni di persone. Quel profeta, Gesù il Cristo, Figlio di Dio, fu mandato sulla croce da Pilato secondo la legge romana, ma quale ruolo ebbe il potere dei sacerdoti giudei? E ancora: quale fu la funzione di Giuda? E quella della moglie di Pilato, Claudia Procula? E quella di Erode? Dopo la crocifissione di Cristo, perché Pilato fu richiamato a Roma? Vi giunse effettivamente, oppure fuggì in un altro paese? Se arrivò a Roma, chi lo accompagnava?
Il testo tratta la storia dell'Eremo Camaldolese di Torino dalla fondazione del 1602 ai giorni nostri. Le vicende dell'ex Regio Sacro Eremo, ex sede dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata, massimo ordine dinastico di Casa Savoia, sono anche il pretesto per ripercorrere quattro secoli di storia piemontese. Nel corso della narrazione si incontrano illustri personaggi di Casa Savoia, fondatori e finanziatori del complesso monastico, (i Principi), viene illustrata la storia dell'Ordine Camaldolese, la tipologia degli Eremi e la regola degli eremiti (i Monaci), si tratta dell'Ordine della Santissima Annunziata e di alcuni suoi membri (i Cavalieri).
Si completa con questo secondo volume il progetto avviato con lo scopo di fornire un'opera scientifica, ma di agevole consultazione, sulle divinità dell'Antico Egitto. Questo secondo volume prende in considerazione i siti nei quali era dominante la presenza delle divinità: templi e tombe. A questo scopo l'opera è stata suddivisa in sette parti. Le prime sei prendono in considerazione ciascuna una specifica tipologia di costruzione: le mastabe, le piramidi, le tombe reali, le tombe civili, i templi, le necropoli ed altri siti archeologici. Per un'informazione di carattere generale sono state aggiunte nella settima parte anche alcune notizie relative a papiri nel Nuovo Regno, ritrovati nel secolo scorso.