Le onde delle migrazioni diventano sempre più tempestose e fomentano una sindrome dell'invasione. Alcuni vedono nei migranti e nei profughi i veri responsabili della crisi odierna, dimenticando che nei secoli l'Europa si è formata con i migranti. A un giovane rifugiato è stato chiesto: "Perché non rimanete nella vostra terra?" La risposta è stata di una lucidità impressionante: "Noi non siamo stupidi, né pazzi. Siamo disperati e perseguitati. Restare vuol dire morte certa, partire vuol dire morte probabile. Tu che cosa sceglieresti? Noi non abbiamo colpe se siamo nati dalla parte sbagliata e voi non avete alcun merito di essere nati dalla parte giusta".
Accogliere i migranti e i rifugiati, soprattutto bambini, non è una scelta, ma un dovere umano.
Le strade del Kosovo conservano ancora oggi cartelli un po’ arrugginiti su cui campeggiano alberelli verdi. Indicavano luoghi sicuri in cui i bambini potevano giocare liberi. Fuori c’erano ancora campi minati, case bruciate e famiglie distrutte dall’odio etnico e dalla guerra. Era il luglio 1999: terminato, almeno sulla carta, il conflitto con la
Serbia, in Kosovo erano arrivati i volontari di Amici dei Bambini per portare aiuti a orfani e famiglie. Tra loro c’era anche Laura Scotti, una giovane donna che in 189 giorni cambiò per sempre la sua vita e quella di molti kosovari. Un incidente aereo nei cieli di Pristina spezzò il suo sogno di felicità. I bambini di allora la amano come una sorella, la gente la ricorda come «una di noi». L’autrice ha seguito le orme di quella donna, oggi. E ha ritrovato Laura, nel «suo» Kosovo.
L’opera affronta la terribile piaga costituita dall’incremento dell’utilizzo dei minori in contesti di guerra .
E' un testo aggiornatissimo, completo di tabelle informative, fortemente improntato su interviste e testimonianze inedite, dal taglio giornalistico.
L’opera analizza aspetti del fenomeno poco esplorati (la sorte delle “bambine soldato”, ancora peggiore di quella dei loro “colleghi” maschi) o del tutto originali nella trattazione classiche del tema (i bambini-kamikaze utilizzati dai terroristi islamisti).