Un frammento di Parola, preso dalla liturgia quotidiana, segna, illumina e benedice le nostre giornate, così affannate e disperse. Un frammento di Parola, quasi un nocciolo di oliva da rigirare in bocca, può dare sapore di eternità ai nostri giorni insipidi.
Per ogni giorno dell’anno viene riportata una particolare festa o ricorrenza legata alla Vergine Maria e/o a santuari italiani e di tutto il mondo dedicati alla Madonna
• Pagine staccabili
• 365 meditazioni sulla Parola di Dio tratte dalle letture del giorno
• Santo del giorno
• Interamente a colori
• Appendibile
Dieci anni sono già passati da quella che la storia ricorderà come la «strage di Nasiriyah», l’eccidio di militari italiani più grave dal secondo conflitto mondiale. Nell’attentato kamikaze del 12 novembre 2003 persero la vita diciannove dei nostri ragazzi, tra i quali 12 carabinieri e 5 soldati dell’esercito, impegnati in missione di pace per la ricostruzione dell’Iraq dilaniato dalla guerra. Che cosa è avvenuto in questi dieci anni? Il sangue versato a Nasiriyah non si è perso in un fiume sterile di dolore, ma ha irrorato terreni nuovi di speranza e vinto la morte con messaggi concreti di vita: grazie a Margherita Caruso Coletta, moglie del brigadiere Giuseppe ucciso nella strage, tanti aiuti hanno raggiunto le regioni più povere dell’Italia e del mondo. In Burkina Faso sono stati costruiti un Centro per bambini orfani, un refettorio, un dispensario medico e cinque pozzi per l’acqua potabile, il tutto grazie in gran parte ai proventi di Il seme di Nasiriyah, il libro che Lucia Bellaspiga e Margherita hanno scritto nel 2008 mettendo in moto un circolo virtuoso tra milioni di italiani. «Ama il tuo nemico, prega per il persecutore», aveva detto Margherita la sera della strage, scuotendo tante coscienze. Molte da allora hanno ritrovato la fede e la forza del perdono.