Questo libro, dice l'autore nella sua Introduzione, è un omaggio affettuoso e riconoscente al grande Aquinate, di cui abbiamo voluto mettere in risalto soprattutto il suo magistero dottrinale, sollecitati in questo da alcune affinità: il condividere lo stesso ideale di vita religiosa (l'ordine domenicano) che ha come programma apostolico la predicazione della verità; il fatto di svolgere la stessa attività di docenza e di ricerca teologica di cui egli è esemplare e sommo maestro; il trovare in lui una consonanza di metodo, di princìpi, di dottrina vivamente raccomandati dalla Chiesa, maestra di verità (p. 7).
Il libro è la ripresa, con qualche variazione, di un saggio dell'autore apparso in Divus Thomas, 116 (2013) sull'interpretazione di John Milbank, fondatore di Radical Orthodoxy, del pensiero di san Tommaso d'Aquino, aspirando a ricollocare il Maestro domenicano al centro dell'elaborazione teorica contemporanea, in quanto capace di oltrepassare il dualismo del pensiero moderno e postmoderno, che trova le sue radici nell'univocismo di Scoto e nel nominalismo di Ockham e la succedanea invenzione del concetto di secolare. L'oltrepassamento, secondo Milbank, viene dato da una rinnovata valorizzazione della nozione di partecipazione.