Il volume vuole offrire un supporto utile agli studenti di scienze della formazione primaria e ai docenti già in servizio in merito ai concetti fondanti della Storia e della Geografia in relazione all’Educazione alla cittadinanza ma anche all’educazione ambientale e interculturale per cui le due discipline sono un validissimo strumento. Il testo propone in modo semplice e chiaro un percorso che muove dalle caratteristiche epistemologiche della storia e della geografia per poi addentrarsi nelle modalità di progettazione, fino a fornire una panoramica degli strumenti utilizzabili fin dalla scuola dell’infanzia per promuovere la maturazione delle competenze disciplinari in una logica verticale. La trattazione è arricchita da alcuni esempi di unità di apprendimento di carattere geo-storico.
Giocare-senza-giocattoli non è uno slogan né una moda del momento, ma la proposta del recupero del gioco libero e spontaneo dei bambini mediato da non-giocatti ossia da elementi naturali o oggetti della quotidianità che non sono stati progettati originariamente per giocare. L'esperienza del cestino dei tesori, del gioco euristico, degli adventure playground e della playbox costituiscono alcune delle proposte per la rivalutazione delle attività ludiche che non richiedono uso di giocattoli preconfezionati, prodotti dell'industria specializzata del giocattolo, ma si riferiscono a materiale "povero", quotidiano e all'esperienza dell'outdour education. Un aspetto particolare del gioco senza giocattoli è rappresentato dalla mindfulness che viene proposta come attività ludica per favorire l'attenzione selettiva, la concentrazione e il silenzio anche con bambini piccoli. Esperienze e ricerche compiute con educatrici ed insegnanti connotano le proposte presentate per giocare senza giocattoli.