La potestà esercitata dai superiori degli istituti di vita consacrata è una potestà pubblica o privata? La sua origine si trova nella potestà attribuita da Cristo agli Apostoli e ai loro successori, oppure scaturisce dalla volontà consociativa della comunità religiosa? È identificabile con la potestà di governo di cui al can. 129? Sulla base di tali questioni, il presente libro affronta la realtà degli istituti misti di vita consacrata, come terza tipologia a fronte della bipartizione codiciale fra istituti clericali e istituti laicali, specialmente in relazione al servizio dell'autorità.
Qual è la differenza tra anima e spirito? Spesso questi termini vengono confusi o usati col medesimo significato, sminuendo così l’inesauribile ricchezza dell’interiorità umana. In un tempo in cui la materialità prevale sulla spiritualità diventa importante riscoprire la dimensione della corporeità, quella della spiritualità e ciò che lega queste due. Il presente lavoro esamina l’evoluzione che le due locuzioni hanno avuto nel corso della storia del pensiero e della riflessione teologica. Nella prima sezione se ne analizza sinteticamente l’etimo partendo dalla lingua ebraica e passando poi a quella greca. Successivamente si prendono in esame le informazioni che arrivano dalla sacra Scrittura per capire in che maniera, all’interno dei vari libri e generi che la compongono, questi vengono utilizzati. Nella terza sezione si analizzano le riflessioni che la speculazione teologico–filosofica del passato ci ha consegnato, con particolare riguardo al rapporto che intercorre tra i due sin dai primi secoli. Nella quarta sezione si prendono in considerazione i significati che emergono dagli interventi magisteriali partendo dal Concilio Vaticano II per arrivare ai nostri giorni. Si termina con uno sguardo d’insieme facendo sintesi dei contenuti acquisiti e introducendo alcune interessanti ricerche odierne sul fronte delleneuroscienze, dove si stanno facendo interessanti passi in avanti nella comprensione della complessità dimensionale dell’uomo.
Il sistema che si è dimostrato più efficace per imparare la gestione di una crisi è il metodo del caso, che aiuta a capire la dinamica reale degli avvenimenti e le soluzioni migliori. I presenti "Scenari di crisi nella Chiesa" raccoglie casi di situazioni di conflitto o di crisi in ambito ecclesiale, a modo di palestra virtuale per gli addetti alla comunicazione di istituzioni di Chiesa: diocesi, ordini e congregazioni religiose, movimenti apostolici, conferenze episcopali, ONG cattoliche, ecc. Le storie riportate sono adattamenti di casi reali, sebbene semplificati in ragione del tempo disponibile per la discussione e modificati per non ledere né la privacy, né la carità.
"Viviamo nella società delle immagini" è ormai una frase senza senso. Se tutto è immagine, come distinguere tra visione e visione, a ognuna attribuendo una certa fattura, significazione, presa sul reale? Da tempo la semiotica si è data il compito di capire la sintassi delle immagini, il modo in cui forme, colori, posizioni e testure disegnano ciò che vediamo. Si è poi anche data l'obbiettivo, più arduo, di sviluppare un discorso razionale, intersoggettivamente controllabile, scientifico, sul senso delle immagini, su ciò che accade al soggetto e alla cultura quando un'icona si forma, circola, colpisce l'occhio e la mente. Questo numero di Lexia accoglie una sfida ulteriore: non basta conoscere la fabbrica formale delle immagini, né fissarne il senso nel triangolo fra mente, società, e cultura. È necessario anche spingere lo studio semiotico oltre, verso una pragmatica del visivo, per comprendere il modo in cui le immagini esercitano un'agentività nel mondo. Immagini efficaci, immagini inefficaci. Immagini che fanno fare, pensare, sentire, ovvero che falliscono nelle loro ingiunzioni.
"Con questa Rivelazione Dio invisibile con immenso amore parla agli uomini come ad amici" (DV 2). La Rivelazione di Dio non è mero evento informativo, ma evento di autodonazione gratuita che ha la sua fonte nell'"abundantia caritatis": Dio è amore. Dio, come un innamorato, si mette alla ricerca degli uomini, parla e si intrattiene con essi perché possano partecipare, nella fede e con la fede, alla pienezza di vita che Lui dischiude ed entrare nello spazio vitale e trasformante della sua amicizia, l'unica che libera le grandi potenzialità dell'umano.
I bulgari sono una delle piccole, grandi nazioni balcaniche. Piccola numericamente, ma grande per la sua storia. Una storia molto varia, caratterizzata nei secoli da rapporti tutt'altro che superficiali e marginali con l'Italia. La Bulgaria può essere considerato un significativo case study per misurare i successi e i limiti della transizione dal socialismo alla democrazia e il beneficio che l'integrazione europea può aver prodotto nelle società dell'ex-blocco sovietico.
Francesco d'Avalos è un musicista ed è un principe, parole chiave di questa sua autobiografia che, narrata in prima persona, copre appena 27 anni della sua vita, dal 1930 al 1957, peraltro attraversati da eventi come la seconda guerra mondiale, la fine della monarchia, la ricostruzione dell'Italia nel dopoguerra e la sistematica distruzione dell'orgoglio di Napoli, col suo degrado urbano sui relitti dei fasti di una capitale del passato. Questo testo è di una chiarezza esemplare e spiega tutto senza lasciare dubbi e ombre: l'autore non si sforza di nascondere nulla e neppure di piegare la storia a quel che potrebbe risultare più piacevole o più utile per la sua immagine. Con un saggio di Dinko Fabris.
Lo scopo di questo libro, che si compone di una parte saggistica ed una letteraria (un diario di viaggio), è quello di proporre in forma - narrativa, appunto - un itinerario di conoscenza nell'intercultura. Si passa così dalla riflessione teorica, agli esempi concreti della comparazione educativa, della pedagogia interculturale, della narrazione presentata come una forma del pensiero; strumento principe di costruzione-organizzazione della conoscenza, spunto didattico e pedagogico di sicuro interesse e novità. Queste pagine dedicate, oltre che ai ricercatori e agli studenti, anche ai genitori, agli educatori e agli insegnanti, suggeriscono un approccio narrativo all'insegnamento e all'educazione attraverso riflessioni ed esempi.
"L'avventura meravigliosa" è una favola sul bonding pre-natale, quel legame speciale che lega il bambino e la madre prima della nascita. Numerosi studi hanno confermato che il feto non si sviluppa passivamente nel grembo materno ma interagisce col suo ambiente e compie diverse attività per prepararsi alla vita extra-uterina. Il bimbo della fiaba, nella pancia della mamma prova sensazioni, esprime sentimenti, sogna, elabora esperienze che condizioneranno nel bene e nel male la sua vita futura. La storia narrata è una richiesta d'amore che il figlio rivolge alla madre per aiutarla nel suo difficile compito di mamma. In nove mesi, giorno dopo giorno, si è compiuto il miracolo della vita: dal buio alla luce, dalla morte alla vita. Lo scambio col mondo materno gli ha permesso di gettare le radici di quello che sarà il suo mondo interno, il suo patrimonio emozionale a cui farà riferimento quando nel corso degli anni ogni conquista costerà fatica. Un pesciolino piccolissimo si racconta mentre con meraviglia scopre, attraverso il bagaglio che le generazioni precedenti gli hanno regalato, le tante potenzialità da sviluppare grazie all'amore. È dedicata ai bambini curiosi e ai loro genitori.
A partire dal 1901, ogni anno la Fondazione Nobel assegna un premio a chi si sia distinto per le più importanti scoperte o invenzioni nel campo della Fisica, della chimica, della fisiologia o della medicina, come riconoscimento di importanti contributi nel campo della letteratura e a chi abbia operato per la fraternità e la pace tra le nazioni. Limitandoci al campo scientifico, col tempo esso è divenuto il simbolo della consacrazione definitiva per qualsiasi scienziato che operi in uno dei settori sopra menzionati. La grande maggioranza delle assegnazioni fatte dal 1901 ad oggi per la fisica, la chimica e la medicina non si possono che condividere, tuttavia il non aver considerato l'opera di alcuni scienziati appare incomprensibile. Per corroborare questa affermazione e riferendoci solo al settore della fisica, in quest'opera vengono presentate brevi biografie di fisici che per l'importanza dei loro contributi avrebbero certamente meritato l'ambito premio.
L'America Latina è una parte di quel Villaggio Globale in cui, secondo Marc Augé, v'è abbondanza di luoghi, tempi e spazi e dove la presunta unicità del modello occidentale si scontra con l'immagine dell'"altro". Così, mentre si auspica la formazione di una società multietnica e/o multiculturale, fondata sul principio della tolleranza, nella quale diversità e omologazione dovrebbero coesistere senza contrasti, la diffusione di categorie, quali etnia e minoranza, evidenzia le difformità del nostro tempo. Partendo da concetti basilari come, ad esempio, quelli di cultura, alterità e identità, e con l'analisi di due case studies (Virgen de Guadalupe & San Martín de Porres), l'autore pone, in sostanza, un "problema" (esiste un'identità culturale latino-americana?), cui questo libro tenta di offrire alcune risposte, con l'obiettivo di suscitare un dibattito.