Le pagine che seguono costituiscono un frammento di una riflessione più ampia, la quale ruota attorno ad una questione di fondo: il matrimonio, inteso sia come atto costitutivo della famiglia (matrimonium in fieri, come dicono i canonisti) sia come la famiglia stessa che su questo si fonda e che dura nel tempo (matrimonium in facto esse), è un istituto strutturato dal diritto o un istituto strutturato dalla legge? L'interrogativo oggi si pone per più ragioni, non ultima quella relativa alla differenza sessuale quale prerequisito inderogabile del matrimonio. In questo ambito si coglie un divario tra le ideologie del gender, che distinguono e contrappongono natura e cultura, ed il diritto canonico, che viceversa continua ad esprimere una concezione la quale tiene insieme natura e cultura. Nel testo si tenta di dare una risposta all'interrogativo iniziale e cioè che si tratta di istituto strutturato dal diritto e non dalla legge, nel senso che "veritas, non auctoritas facit matrimonium."
L'idea di quest'opera nasce durante le vacanze estive del 2012, quando Girolamo Geraci e Carmelo Sciumè, dopo l'ennesimo pomeriggio passato a cercare immagini da inserire in una relazione per un convegno, si sono chiesti: "Perché non realizzare un atlante tutto nostro?". Nasce così quest'opera, che si rivolge soprattutto ai giovani che si avvicinano per la prima volta all'affascinante mondo dell'Endoscopia dell'alto tratto digerente. Nelle pagine di questo libro è possibile trovare immagini delle patologie endoscopiche più frequenti di esofago, stomaco e duodeno, con riferimento a casi clinici particolarmente complessi o rari, presentatisi nel corso del lavoro quotidiano degli autori. L'atlante non ha la pretesa di "insegnare" l'Endoscopia digestiva, ma ha il solo scopo di presentare una carrellata ragionata ed ordinata di immagini endoscopiche, con il proposito di consentire a un giovane medico di appassionarsi a questa disciplina, frutto di decenni di lavoro e di impegno professionale.
"Non solo cocktails" la fama di una vita mondana e un po' frivola di cui gode il servizio di Stato all'estero nasconde una realtà ben diversa e poco conosciuta. Chi, seguendo con la famiglia un dipendente del Ministero degli Esteri, si è trovata nelle turbolenze del Vicino e del Medio Oriente, racconta in queste pagine storie avventurose di bombardamenti, fughe, privazioni, rapimenti, attentati, vissute con coraggio e senso dell'umorismo, smentendo così molti dei vecchi luoghi comuni ai quali siamo stati abituati.
Il legame tra bellezza e annuncio del Vangelo, paradigma della tradizione millenaria della Chiesa cattolica, ribadito nell'esortazione apostolica Evangelii Gaudium di papa Francesco, è stato efficacemente suggellato da queste parole del papa emerito Benedetto XVI: "Le immagini sacre, con la loro bellezza, sono anch'esse annuncio evangelico ed esprimono lo splendore della verità cattolica, mostrando la suprema armonia tra il buono e il bello, tra la 'via veritatis' e la 'via pulchritudinis'". Il connubio arte-fede all'inizio del XX secolo fu il motore e l'ispirazione dell'opera di Biagio Biagetti. Esperto conoscitore delle tecniche artistiche e di conservazione, convinto e impegnato cattolico, non fu semplicemente un "pittore", ma sempre "pittore religioso" anche quando non si dedicò a tematiche sacre. La risposta di Biagetti alle espressioni figurative del Novecento spesso in rotta con il passato era un idea di arte cristiana "piena del sentimento del presente e con gli occhi rivolti all'eternità". Il suo anelito all'unità tra sacro e profano, passato e presente, trova risposta nella certezza che il messaggio di Cristo, è lo stesso ieri, oggi e sempre.
In tempi recenti, le ripetute crisi economiche e alimentari hanno riacceso l'attenzione della Comunità internazionale sul diritto all'alimentazione. Ed è proprio in questa situazione di crisi che si è manifestata la "debolezza" del sistema di tutela dei diritti umani a protezione di tale diritto. Il volume affronta il dibattito relativo al diritto all'alimentazione sotto due aspetti principali: il suo riconoscimento come diritto umano fondamentale e le condizioni attraverso le quali tale diritto può essere realizzato. Il testo dedica inoltre una particolare riflessione al diritto all'accesso al cibo nelle situazioni emergenza.
Questo volume prosegue idealmente il discorso iniziato nel precedente L'Italia e i mass-media (Aracne, 2012). I saggi qui raccolti, occupandosi di aspetti diversi della cultura contemporanea e delle variazioni narrative e comunicative nei nuovi mezzi di comunicazione e in quelli tradizionali, vogliono dare un contributo interdisciplinare alla riflessione sul rapporto tra lingua, cultura e creatività nei mass-media in Italia.
Ricco di testimonianze antiche e moderne, articolato in due parti e un intermezzo sullo sguardo maschile, il volume offre, tra luci e ombre, una panoramica quanto più ampia e aggiornata della presenza femminile nei lunghi secoli della Serenissima Repubblica. La prima parte propone uno spaccato della società lagunare nella varietà dei suoi aspetti, continuamente attraversata da donne di ogni età, estrazione, tipologia; la seconda presenta un'affollata galleria di ritratti in cui rifulgono le più autorevoli protagoniste della cultura, dell'arte, della giocondità salottiera. Un testo fondamentale sulla caleidoscopica venezianità muliebre, dalle lontane origini agli ultimi bagliori del Settecento.
Il volume raccoglie le lezioni magistrali del Quinto Corso di Alta Formazione sui valori giuridici fondamentali promosso a Roma dall'Unione Giuristi Cattolici Italiani nel mese di settembre 2014, sul tema Biogiuridica cattolica.
Esiste una stretta correlazione nel pensiero di Levinas tra alterità, infinito e felicità. L'autore si distingue dai contemporanei per una concezione radicale di "altro", cui l'Io si relaziona in maniera asimmetrica. Tale presupposto trova il suo culmine nell'idea di Infinito: Levinas si ispira alle Meditazioni di Cartesio, mettendone in discussione la concezione quantitativa del divino. La radicale esteriorità dell'Infinito ha come conseguenza il superamento della felicità, stadio egoistico che coincide con la pienezza dell'esistere. Il comandamento dell'Infinito, che si rivela nel Volto altrui, richiama l'Io a una totale donazione, aprendo tuttavia a una possibile alienazione del sé.
A partire dalla fine degli anni Cinquanta, Paolo Ketoff, fonico, sound engineer e inventore attivo sia nell'industria cinematografica sia in quella discografica, diviene il punto di riferimento per l'avanguardia musicale romana ogni qualvolta la ricerca musicale incrocia la tecnologia elettroacustica. Il Synket, sintetizzatore portatile messo a punto da Ketoff per l'American Academy in Rome tra il 1964 e il 1965, riassume e simboleggia il contributo di Ketoff a un'intera comunità di musicisti. Questo libro ripercorre alcuni dei momenti salienti della carriera di Paolo Ketoff e affronta le vicende del Synket dalla sua genesi alla conclusione del suo ciclo vitale nel 1977.
Questo breve manoscritto descrive, attraverso esempi di percezione visiva, i concetti di realtà, pensiero e illusione in psicoterapia. Lo scopo è quello di illustrare il processo della psicoterapia tramite una serie ragionata di esperienze psicologiche condotte su particolari disegni, appositamente costruiti per ingannare la mente. Attraverso queste immagini ambigue e confondenti, cercheremo di far comprendere al lettore che cosa succede nella mente di un paziente che si sottopone psicoterapia, e quali possono essere gli ostacoli al cambiamento prodotti da una "visione" delle cose. Ci proponiamo quindi di offrire una mappa cognitiva di un viaggio che, se percorso ordinatamente tappa dopo tappa, condurrà il lettore a sentire il bisogno di promuovere in se stesso il cambiamento psicologico che di solito una psicoterapia richiede e sollecita.