Nel rievocare la figura del Cardinale Pietro Gasparri (18521934), Segretario di Stato di due Papi, grande artefice della codificazione canonica del 1917 e della stipula dei Patti lateranensi del 1929, vengono illustrate le vicende poco note che indussero il porporato a scrivere le proprie Memorie, solo parzialmente edite nel 1972 da Giovanni Spadolini. In tali vicende fu coinvolto Giuseppe Dalla Torre (18851967), noto esponente del movimento cattolico italiano ed allora direttore del quotidiano della Santa Sede "L'Osservatore Romano", per ragioni di ufficio strettamente legato alla persona del Gasparri. Il Dalla Torre iniziò a stendere la biografia del Cardinale e continuò a collaborare con lui nella redazione dell'opera rimasta in molta parte sconosciuta -, anche dopo che il Gasparri, ormai a riposo, aveva deciso di scriverla personalmente. In appendice è pubblicato un profilo biobibliografico del direttore del giornale vaticano.
Un'alternanza di poesia e prosa sulla varietà di gesti esemplari e simbolici compiuti da papa Giovanni Paolo II, un "rivoluzionario d'amore" che ha suggellato il percorso intellettuale e spirituale dell'autore.
"Il Vento di Cracovia" è un'analisi interpretativa sul percorso del personaggio Wojtyla, prima e dopo l'elezione al soglio di Pietro, e del pensiero wojtyliano sullo sfondo della storia e della cultura cracoviense. Il testo si articola in nove capitoli che trattano la personalità di papa Wojtyla, la sua azione e il suo pensiero, il suo approccio alla politica, la sua visione ecumenica, l'antropologismo teologico, il cattolicesimo e le fedi del mondo, i limiti di una loro possibile intesa, la cultura, il viaggio ideale tra Cracovia, Roma e Gerusalemme. Si tratta di un'analisi complessa e stimolante attraverso la problematica wojtyliana dell'essere papa, pastore, intellettuale, guida della Chiesa, filosofo.