Ritorna il celebre classico, tradotto in tutto il mondo, che ha mostrato come ragione, storia, esperienza confermino la Verità del Vangelo. Dal 1976 questo libro è stato continuamente ristampato e tradotto. Tanto da essere uno dei saggi più diffusi non solo in Italia (oltre un milione di copie), ma anche nel mondo intero, dove circola in una trentina di lingue. Ormai un classico, ma scritto da un autore il cui motto è: «Studiare come un buon professore e scrivere come un buon giornalista». Per questo non è stato contestato dagli studiosi razionalisti e al contempo è stato letto con passione anche da chi non abbia una particolare cultura. Il lettore è coinvolto in una ricerca appassionante che conferma i cattolici nella fede e che può fa riflettere gli increduli. Queste pagine infatti - scritte sì da un cristiano, ma convertito in età adulta dall'agnosticismo - si affidano soltanto all'evidenza dei fatti e della storia.
«Perché devo far fatica, quando basta un click?». A chi ci rivolge questa domanda noi rispondiamo così: siamo per il tempo e l'approfondimento, in piena contrapposizione con chi esalta, al contrario, la rapidità e la superficialità. «Futuri sumus» dicevano i latini: «Il futuro siamo noi». E se non combatteremo il diffondersi di questa ignoranza dovuta all'illusione di avere a portata di mano una forma virtuale di sapere onnisciente, allora tutto il nostro capitale umano sparirà. È molto bello e romantico pensare a un mondo che, arrivato sul punto di autodistruggersi, riesca a trovare proprio nei millennials la forza di fermarsi e di ripartire con consapevolezza, nel rispetto del pianeta...
Questo libro si prefigge di spiegare con esempi pratici e attingendo da esperienze personali quanto sia importante la lettura per tutti, a tutte le età e in tutti gli stadi della vita. È un testo stimolante su come, perché e cosa leggere. È adatto a chiunque desideri scoprire il bene che può offrire la grande letteratura.
Che cosa collega la CIA a Timothy Leary? Gli scienziati nazisti ai rave party? Allen Ginsberg agli psichiatri militari? I Grateful Dead agli esperimenti segreti di Menlo Park? La risposta sta in unasigla: LSD. Questa potente sostanza fu scoperta dal chimico Albert Hofmann nel 1938 e si aggiunse a poche altre che stavano affascinando scienziati, rivoluzionari, filosofi, militari e agenti segreti. L'LSD sembrò la medicina meravigliosa per vincere l'alcolismo, la follia e le ingiustizie; per illuminare le menti o creare la spia perfetta. Queste sostanze furono studiate da grandi istituti di ricerca strategica e inserite nei protocolli di esperimenti top secret prima di diffondersi nelle strade, nei salotti, nella società del boom economico e oltre, in un'onda lunga che influì profondamente sulla cultura della droga dagli anni Settanta sino al XXI secolo. Da qui, la «rivoluzione psichedelica», che sedusse psichiatri, artisti e scienziati del comportamento; il suo effetto cambiò le università, dipinse i colori degli anni Sessanta, ispirò i suoni del rock e degli hippies, la rivolta di Berkeley, l'utopia di Haight-Ashbury e il Sessantotto. Ormai un classico, Rivoluzione psichedelica - qui in edizione accresciuta, arricchita, rivista - racconta fedelmente ciò cheaccadde quando trame segrete e sogni ingenui accomunarono persone che non avevano niente in comune fra loro. Un racconto di ieri ma, soprattutto, un racconto di oggi.
Nato da un’esperienza di dialogo con i ragazzi nella scuola e a essi principalmente rivolto, il libro costituisce anche per il lettore adulto una possibilità di approfondimento sulla nascita e lo sviluppo della civiltà europea. Lo smarrimento dell’identità causato dal nichilismo dominante può indurre alla paura e al risentimento. Invece, la scoperta dello straordinario patrimonio di umanità generato nei popoli che si sono lasciati investire dall’annuncio cristiano apre a una nuova concezione della persona e della storia. Lungo i secoli questa concezione, in cui sono confluiti l’apporto biblico, quello greco e quello romano, ha dato forma alla fisionomia dell’uomo europeo. Dopo i cenni sulla crisi della modernità, gli autori segnalano alcuni esempi delle moltissime realtà di vita buona oggi attive in Italia, in Europa e nel mondo. Realtà generate «dal basso», cioè non dalle istituzioni, ma dalla libera aggregazione delle persone. A riprova che le radici sono ancora vive e continuano a produrre.
Non è vero che siamo nel caos. È vero tuttavia che siamo in una difficile situazione. In tale quadro diventa perciò interessante allungare lo sguardo anche al là dei limiti dell’attuale ordine costituito. Mettendosi su questa via la prima e più imponente realtà in cui ci si imbatte in Italia è la visione del mondo cristiana, oggi in larga misura tagliata fuori dalla vita pubblica del Paese. Che cosa da essa può saltar fuori di buono per tutti? Vale certamente la pena di domandarselo.
"Come ci si prepara a morire?". La domanda frontale che ha segnato ogni poeta, dalle inquietudini di Gilgamesh alle folgorazioni di Ungaretti, stigmatizza anche questo poema di Roberto Gabellini, dedicato all'"ultima marcia" del tenente Charles Péguy, fulminato alla testa dei suoi soldati il 5 settembre 1914. Il ritmo incalzante, la felicità delle immagini, la nitidezza della scrittura, fanno rivivere gli snodi esistenziali e artistici dell'autore del Mistero della carità di Giovanna d'Arco, nonché la sua vocazione da "irregolare" e la sua fede "ritrovata". Ma dalle arcate dei versi di Gabellini riemerge anche "il mondo di ieri": l'invasione della Francia, le tradotte dei soldati, quei sogni di gloria presto affondati nei fanghi delle trincee e della "terra di nessuno". "L'ultima marcia del tenente Péguy" è senz'altro un'opera coraggiosa, uno scavo sul senso della vita e sul mistero del dolore, che può essere capovolto d'improvviso dalla forza spiazzante della Grazia. Il testo, frutto anche di un lavoro di ricerca su fonti francesi mai tradotte in italiano, viene a colmare la lacuna, nella bibliografia italiana, sulla partecipazione di Charles Péguy alla prima guerra mondiale e sulla sua morte.
Ezra Pound (Hailey, Idaho 1885 - Venezia 1972), riconosciuto fra i più grandi poeti del ventesimo secolo, è anche autore di originali saggi storici, economici e politici. L’Autore dei Cantos ha sempre sottolineato con fervore la necessità di studiare la storia e l’economia per poter apprezzare la bellezza e difendere la giustizia, che sono in fondo l’unica, vera missione di un poeta.
Anche se ha vissuto per decenni in Europa, Pound si è sempre considerato un autentico patriota americano, come dimostra il saggio, qui tradotto per la prima volta in italiano da Andrea Colombo, che esprime tutta la sua ammirazione per i primi Presidenti degli Stati Uniti d’America e in particolare per Thomas Jefferson e John Adams, uomini retti e colti, che si diedero alla politica nell’esclusivo interesse del loro popolo.
Il testo è preceduto da un importante saggio di Luca Gallesi, che ricostruisce motivi e contenuti della smisurata ammirazione di Pound per il Presidente Jefferson.
Sposa e mamma novella? Casalinga disperata? O manager frustrata? E' questo il libro che cercavi.
Se hai perso la bussola e rimbalzi stressata tra casa e ufficio, scopri i segreti per una vita serena e di successo.
Vuoi imparare a fare la spesa in modo intelligente, a trovare la colf ideale, a farti aiutare da marito e figli? Vuoi coniugare le riunioni a scuola dei gemelli, con il consiglio di amministrazione dell'azienda? Ecco i consigli che fanno al caso tuo: le strategie per organizzare con efficacia la casa e avere molto più tempo per te.
Ogni fatto ed episodio qui narrati non sono frutto di fantasia, ma vita vera (e sudata) di ogni giorno e trasmettono fedelmente il percorso interiore compiuto dall'autrice che, chiudendo queste pagine, non si sente moglie, amante, madre, amica e professionista perfetta, ma semplicemente donna più consapevole e felice.
Fra i dubbi e i problemi posti dal quotidiano, inequivocabile, emerge una certezza: la realizzazione femminile sul lavoro e in società si fonda sul cuore e sulla responsabilità che solo una donna sa mettere e prendersi nella sfera domestica (pp. 184).
Elisabetta Tumbiolo Stefanini ha 37 anni. Vive a Roma ma è di origini siciliane. Sposata, ha quattro figli. Ha collaborato con diverse redazioni giornalistiche e ha ricoperto più volte i ruoli di addetto stampa e capo ufficio stampa. Da alcuni anni si dedica ad approfondire tematiche che riguardano la donna e la famiglia passando con regolare frequenza dalla scrivania all'asse da stiro.
Marco Palmisano è dirigente Mediaset. E' giovane, ha un fisico prestante, un'intelligenza vivace e un buon gusto innato che gli garantiscono fascino e successo sul lavoro come nei rapporti personaliPoi, un giorno, del tutto inaspettata, la svolta che si traduce nel drammaUn problema agli occhi, un'operazione andata male e una seconda e poi ancora un'altra andate peggio lo inchiodano negli spazi angusti di un piccolo appartamento, al riparo della luce del sole, vittima di dolori lancinanti che presto coinvolgono il sistema nervoso. Tale penosa situazione lo «costringe» a lasciare ogni attività professionale e sociale.
Passano gli anni, anni di sofferenza, e la vita a Marco sembrerebbe aver perso senso, poi, di nuovo, inaspettata, una seconda svoltaLa scoperta di una fede più profonda, la fiducia riposta ancora una volta in Dio porta un frutto meraviglioso nella persona di Giovanna, un medico contattato per caso via Internet attraverso un sito di amicizie. Giovanna scopre come intervenire nel modo giusto sugli occhi dilaniati di Marco e lo porta piano piano con una nuova terapia a stare meglio; Giovanna, poi, ed è ancor più importante, sa anche intervenire sul suo cuore al punto da diventare sua moglie (pp. 152).
Vademecum è la storia semplice e vera di una riconversione alla vita. Vademecum sono, come recita il sottotitolo, «dieci appunti utili per la vita», e cioè l'amore, il lavoro, l'amicizia, la comunicazionei fondamenti per un'esistenza felice che si è imparata a vivere con spirito positivo e fiducia in Dio e nel prossimo.
Finalmente qualcuno ha alzato un deciso «veto». Il polemista Franco Palmieri si è schierato dalla parte dei lettori. Con un bonario, esilarante, ma sistematico j'accuse ha smantellato pezzo dopo pezzo l'ultima fatica di Eco: il romanzo illustrato La misteriosa fiamma della regina Loana. Con la prosa estrosa e pungente che lo caratterizza Palmieri ha riletto Eco senza timori reverenziali. Inoltre, ha arricchito il suo inesorabile divertissement con una miriade di gustosissimi anagrammi capaci di decriptare i significati sottesi della misteriosa Loana. A lettura completa si potrà convenire con Palmieri: Eco non ha scritto un romanzo, ha semplicemente visitato il solaio di casa sua.(pp. 184)Finalmente qualcuno ha alzato un deciso «veto». Il polemista Franco Palmieri si è schierato dalla parte dei lettori. Con un bonario, esilarante, ma sistematico j'accuse ha smantellato pezzo dopo pezzo l'ultima fatica di Eco: il romanzo illustrato La misteriosa fiamma della regina Loana. Con la prosa estrosa e pungente che lo caratterizza Palmieri ha riletto Eco senza timori reverenziali. Inoltre, ha arricchito il suo inesorabile divertissement con una miriade di gustosissimi anagrammi capaci di decriptare i significati sottesi della misteriosa Loana. A lettura completa si potrà convenire con Palmieri: Eco non ha scritto un romanzo, ha semplicemente visitato il solaio di casa sua. Come un antico alchimista ha cercato di trasformare una moltitudine di oggetti nell'oro del romanzo. Naturalmente non ci è riuscito. (pp. 184)