«Il libro di Ronza non è preoccupato di definire, ripropone l'esperienza di Giussani e del Movimento che lo segue come provocazione e suggerimento per riaccendere fede e speranza nei tempi attuali che sembrano esserne così carenti». (Dalla Prefazione di Giancarlo Cesana). Chi è stato Luigi Giussani? E che cos'è il Movimento di Comunione e Liberazione da lui fondato? Perché l'uno e l'altro hanno avuto e hanno tuttora un impatto molto forte nella vita ecclesiale e sulla società da non lasciare nessuno indifferente? Fondatore di Comunione e Liberazione, uno dei maggiori movimenti ecclesiali nati nel XX secolo, finora mons. Luigi Giussani (1922-2005) resta, per così dire, imprigionato in tale suo pur rilevante ruolo. In realtà egli fu assai più di questo. Senza certo pretendere di sostituire il molto che si è già scritto su di lui, questo libro si offre come una guida rapida e non convenzionale a chi voglia scoprire o riscoprire Giussani, il suo pensiero e la sua opera, percorrendo un rapido itinerario segnato sia dal racconto di esperienze e di incontri sia da suggerimenti di lettura.
Non è vero che siamo nel caos. È vero tuttavia che siamo in una difficile situazione. In tale quadro diventa perciò interessante allungare lo sguardo anche al là dei limiti dell’attuale ordine costituito. Mettendosi su questa via la prima e più imponente realtà in cui ci si imbatte in Italia è la visione del mondo cristiana, oggi in larga misura tagliata fuori dalla vita pubblica del Paese. Che cosa da essa può saltar fuori di buono per tutti? Vale certamente la pena di domandarselo.
Il racconto di Ronza è incentrato sul ritorno alla terra delle origini (le Prealpi e le Alpi intorno al Lago Maggiore) e a domande da lungo tempo trascurate di un manager di successo.