In queste pagine scritte col ritmo di un'inchiesta poliziesca, che sono in parte l'autobiografia di una conversione e in parte uno studio biblico, Scott Hahn esplora, come non era mai stato fatto prima, i riti della Pasqua ebraica e la loro importanza nel prefigurare l'Alleanza fra Dio e gli uomini che culmina nella salvezza in Gesù di Nazaret. Nel raccontare le vicende dei suoi anni di formazione, quand'era studente impetuoso e ricercatore scrupoloso di risposte ai grandi interrogativi delle Sacre Scritture, l'Au tore ci mostra i rapporti fra Abele, Abramo, il sacrificio di Isacco, la liberazione degli Ebrei dalla schiavitù in Egitto e la simbologia dell'agnello nella Pasqua ebraica. In un crescendo dell'indagine, svela gli indizi affascinanti del legame fra il tradizionale quarto calice di vino a conclusione della celebrazione della Pasqua ebraica e il sacrificio pasquale di Cristo (dall'Ultima Cena alla morte in Croce) che si rinnova nel mistero eucaristico.
Sant’Alfonso ha coniugato il buonumore, la tenerezza, l’accoglienza verso tutti, soprattutto i più umili, con una grande intelligenza nel giudicare i comportamenti. Chi lo conosceva era colpito soprattutto dal fatto che sapesse voler bene, e infatti grazie a lui la confessione è cambiata, da tribunale severo, a luogo della misericordia.
Dalla Prefazione di Costanza Miriano
Tra i più nobili dei santi per il suo lignaggio, ma nello stesso tempo il più radicale nel dedicarsi ai più poveri dei poveri, sant’Alfonso Maria de’ Liguori (1696-1787) è figlio del comandante della flotta da guerra partenopea, avvocato apprezzato, teologo, vescovo, infine santo e Dottore della Chiesa. Pare che fosse di costante buon umore (altrimenti che napoletano sarebbe?), capace fino alla fine di sdrammatizzare i malanni più fastidiosi. È conosciuto ancora oggi per le sue opere e le sue canzoni, tra cui Tu scendi dalle stelle.
Il reportage, finora inedito, sulla storia avvincente e sui segreti del Dipinto che, nella concezione comune, insieme con la Sacra Sindone di Torino, dà una fisionomia certa a Gesù di Nazaret. Il Volto miracoloso che ha dato vita a un culto praticato da milioni di persone. Parliamo dell'autentica immagine della Divina Misericordia, che Gesù ha chiesto alla santa mistica polacca Faustina Kowalska di far realizzare. Dalla Polonia alla Lituania, passando per la Bielorussia, le vicende del Quadro si snodano in una vera e propria spy-story che - sullo sfondo dell'avanzata nazista e dell'invasione sovietica - racconta il viaggio straordinario di questa sacra Immagine miracolosamente salvata da alcuni sacerdoti e, soprattutto, da un manipolo di donne coraggiose che l'hanno nascosta, rubata, comprata e riscattata a beneficio dell'umanità intera.
Nei contributi raccolti in questo libro - sintesi di interventi pubblici quali conferenze, interviste e omelie - l'arcivescovo Georg Gänswein presenta un'entusiastica difesa della fede cattolica e della tradizione cristiana, esponendo nello stesso tempo profonde osservazioni sullo stato della Chiesa e sul suo ruolo indispensabile, in una società sempre più laica, come forza civilizzatrice nella cultura. A tal fine, sottolinea l'esigenza di una riforma personale di sacerdoti e vescovi, una conversione rinnovata, affinché diano la priorità all'annuncio della Parola di Dio e la incarnino nella loro vita e nella loro missione. Fedele al suo motto episcopale «Testimoniare la verità», l'Autore offre in queste pagine un'ottima guida per rimanere cristiani autentici nella Chiesa e nel mondo di oggi. Prefazione del principe etiope Asfa-Wossen Asserate.
"Abbiamo bisogno di contemplare Gesù sacramentato, di fargli compagnia, di 'mangiarlo', per imparare docilmente a essere figli, e anche a crescere come figli e a comportarci come figli fedeli". In questo nuovo libro il prelato dell'Opus Dei aiuta a riscoprire l'Eucaristia come centro e radice della vita interiore di ogni cristiano, il "luogo" privilegiato per incontrare l'unico vero Maestro che sempre viene incontro, che comprende e che consola.
Per decenni, a partire dal 1930, Fulton J. Sheen spopolò con le sue trasmissioni in radio e in tv, vincendo due Emmy Award e guadagnandosi anche la copertina di Time. Questa antologia di testi, basata sulle sue trasmissioni, è un viaggio che si snoda tra il Getsemani e il Calvario. Il punto di partenza è la nostra concretezza fatta di imperfezioni, di dolori e di dubbi, via via rischiarati da un incontro altrettanto concreto con Cristo.
Una storia raccontata da un bambino di 8 anni, Davide, che ha avuto dal cielo il dono di vedere cosa ci sarà dopo la morte. Un racconto fatto non solo di parole, ma con una vita passata dalla tragedia di una malattia incurabile alla speranza e alla gioia. A Davide sono venuti incontro gli Angeli, la Madonna (due volte al santuario di Cassano delle Murge) e poi Gesù - dal giorno della prima Comunione. Così testimoniano i suoi genitori, Elisa e Salvatore, che il bambino ha condotto sulla strada della fede: «Nelle parole certe di nostro figlio e nei suoi occhi pieni di luce, abbiamo visto che esiste il Paradiso. Davide non vedeva l'ora di andarci e ora ci attende là!».
“Come bisogna andare a Dio? Amico mio,
diritti come una palla di schioppo”
“Fra poco, figli miei, quando io terrò Nostro Signore tra le mie mani, quando Egli vi benedirà, domandategli che vi apra gli occhi del cuore,
ditegli, come il cieco di Gerico: «Signore, fate che io veda!»,
e otterrete di certo quello che desiderate, poiché Egli vuole solo
il vostro bene. Ha le mani colme di grazie,
e cerca solo di distribuirle, ma nessuno le vuole”
San Giovanni Maria Vianney
In queste pagine si leva alta la voce del santo Curato d’Ars: le omelie, le orazioni, i catechismi, ma anche le conversazioni, le sue citazioni preferite e gli incoraggiamenti fraterni, rivivono così come sono stati raccolti in presa diretta dall’abbé Alfred Monnin, sacerdote della diocesi di Belley che ebbe la fortuna di conoscere direttamente Jean Marie Vianney, di cui fu ospite, divenendone discepolo e amico. Esprit du Curé d’Ars uscì infatti in prima edizione francese, con l’autorizzazione del vescovo di Belley, il 4 agosto 1864, nel quarto anniversario della morte del santo, e da allora è considerato «il suo libro».
Patrono dei parroci, patrono di tutti i sacerdoti del mondo, san Giovanni Maria Vianney spese interamente la sua missione terrena dividendosi fra la celebrazione dell’Eucaristia, l’adorazione davanti al tabernacolo, e l’ascolto dei penitenti nel confessionale, dove negli ultimi tempi passò fino a 17 ore al giorno. Del resto ad Ars si presentavano ogni anno per confessarsi circa 100 mila pellegrini provenienti anche d’oltre confine e Vianney voleva tutti ricevere. Di lui veramente si può dire che non avesse altra preoccupazione al di fuori della salvezza delle anime.
Giovanni Paolo II, che lesse e consigliò questo libro, definì Vianney «un rivoluzionario, sullo sfondo della laicizzazione e dell’anticlericalismo del XIX secolo» e un grandissimo santo, perché nelle molteplici conversioni e guarigioni attribuite alla sua intercessione si è manifestata «la potenza della grazia che agisce nella povertà dei mezzi umani». E l’attuale Pontefice, nell’indire nel 2008 l’anno sacerdotale, l’ha indicato come il modello da seguire, per aver vissuto il suo ministero nella piena comprensione che «Dio è la sola ricchezza che gli uomini desiderano trovare in un sacerdote». «Il presente testo», ha scritto don Michele Dolz nella Prefazione, «potrà aiutare, dalla viva voce del santo Curato, a comprendere meglio il suo stile e a imitarlo».
Di Alfred Monnin esiste anche una pregevole Vie de M. Jean Marie Vianney, pubblicata nel 1861. Da essa si è tratto spunto per la biografia breve del santo curato che completa il volume.
Questo libro nasce da un'esperienza particolare, quella della Scuola Estiva condotta da un sacerdote di lungo corso con i giovani della riviera romagnola, ma anche dall'esperienza universale che ognuno di noi si trova a fare nei diversi momenti della vita, quando si è costantemente chiamati a discernere e a scegliere secondo coscienza tra ciò che è vero e buono e ciò che non lo è. Il percorso qui proposto, strutturato in brevi lezioni e guidato dai passi del Catechismo, nasce per i ragazzi, ma interroga chiunque abbia a cuore l'educazione. Un testo semplice ma profondissimo destinato agli adolescenti, agli educatori, agli insegnanti di religione, a tutti... Un libro che avvicina a Dio, una testimonianza vibrante e che affascina anche i più giovani perché espressione della fede viva dell'autore.
A quarant'anni dalla pubblicazione del "Cavallo rosso" si è voluto rendere omaggio a questo capolavoro attraverso una mostra speciale del Meeting di Rimini 2023 e questo pamphlet, mostrando, sul piano umano e letterario, il ruolo fondamentale che l'autore brianteo e il suo romanzo storico occupano nella letteratura del secondo Novecento. Amore, guerra, politica, amicizia, Provvidenza sono alcune delle molteplici tematiche presenti. Al centro della sua narrazione vi è, infatti, l'uomo, nelle sue dimensioni più autentiche e profonde, al di là della riduzione che ne hanno fatto le ideologie del secolo scorso.
Il culto dei santi è un'usanza tipicamente cattolica e risale agli albori del cristianesimo, al tempo delle persecuzioni e dei martiri. La fede restituisce certezza che i santi, in Paradiso con Dio, rimangono assolutamente partecipi della vita degli uomini di questo mondo. Seguendo quattro classiche tipologie (malattie e malanni; matrimonio e maternità; professioni, arti, mestieri e vocazioni; complicazioni e guai vari), l'Autore passa in rassegna i santi che la devozione popolare ha scelto, per fatti inerenti alla loro vita, quali protettori o patroni a cui rivolgersi in circostanze particolari. Il Santo non vuole niente. Certo, gli piacerebbe che, graziati, ci mettessimo ad amare Dio. Ma non ci forzerà e sarà disposto ancora a esaudirci perché conosce la fragilità umana. Ricco di esempi concreti, questo libro permette di scoprire a che santo votarsi in qualunque situazione, a partire da colui che sentiamo più vicino perché ha svolto il nostro mestiere o ha dovuto affrontare il nostro stesso problema.
Grande fu il contributo che italiani e italiane animati dalla fede cristiana hanno reso alla Resistenza tra il 1943 e il 1945. Il loro apporto, cosi consistente, è qui ampiamente documentato sulla scorta di una ricerca storica che si è avvalsa del lavoro sul campo attingendo a testimonianze, lettere e memorie civili. Non si riscontra nel saggio alcun intento polemico né il tentativo di strumentalizzare quel movimento popolare. A partire da fatti, numeri, volti e atti di eroismo e di martirio, emerge una storia di popolo che merita di essere ritrovata e raccontata. La Resistenza è stata anche cristiana, nella misura in cui vi hanno partecipato uomini e donne la cui coscienza era mossa dalla fede non meno che dal patriottismo. Erano tanti, patrioti e fratelli al di là dei luoghi, della notorietà e degli atti compiuti. L'apparato iconografico è parte documentale del saggio: le immagini sono talvolta piccole, sbiadite, rovinate ma sempre eloquenti. II lettore resterà impressionato dalla giovinezza e dall'innocenza dei volti dei protagonisti di questo spaccato di storia, una rassegna che unisce veri e propri condottieri a uomini sconosciuti e miti che hanno incontrato il martirio nell'eroico e disarmato esercizio della carità.
Alberto Leoni ha tradotto la storia del Risorgimento italiano scritta da Patrick Keyes O’Clery, con il titolo La Rivoluzione italiana (2000). Tra i numerosi titoli pubblicati con Ares: La croce e la mezzaluna (2007), Il paradiso devastato. Storia militare della campagna d'Italia (2012), "O tutti o nessuno!". Storia e ritratti dei 123 sacerdoti e religiosi morti in Emilia Romagna nella Seconda guerra mondiale (2020).
Stefano Rodolfo Contini, laureato presso la facoltà di Scienze politiche dell'Università di Milano, ha frequentato un master di primo livello in Security Studies presso l'Institute for Global Studies (Roma), organizzato in collaborazione con lo Stato Maggiore della Difesa.