Rachele, la protagonista di questa storia, che è madre a tempo pieno e lavora a tempo pieno, sentendosi derubata del suo tempo dalla famiglia e ostaggio dei figli e del compagno dentro casa vorrebbe scappare, ma trasforma l'istinto di fuga nel progetto di un viaggio di conoscenza; e parte per andare a condividere la quotidianità con due care amiche, donne e madri adulte, che hanno capito come (e dove) passare il loro tempo, per provare a capirlo anche lei e ritornare visibile a se stessa e agli altri. E fermarsi.
Il libro descrive come, già prima dell'entrata in guerra dell'Italia nel maggio 1915, durante tutto il conflitto, la direzione generale della sanità pubblica, d'intesa con la sanità militare, diede il suo significativo contributo per contenere sul piano igienico-sanitario gli effetti devastanti della guerra ed assistere adeguatamente, soprattutto nelle zone di confine, i feriti e i convalescenti. Decisivo per la ricostruzione storica degli eventi è stato il ricorso sia a fonti archivistiche italiane che soprattutto a quelle del Rockefeller Archive Center.
In relazione ai processi evolutivi dei modelli di sviluppo, il lavoro propone un lungo ragionamento sulla formulazione delle politiche europee e sul possibile ruolo attivo sia dei "territori deboli" che delle piccole e medie imprese. Partendo da questa prospettiva, l'autore propone una lettura dei fenomeni di cambiamento legati al processo di integrazione europea e di globalizzazione. Il lavoro propone una riflessione sulla relazione tra modelli di sviluppo, obiettivi di crescita economica sostenibile e sulle necessità di ragionare su una policy a diverse "scale" e una governance multilivello.
Anna ha quasi dodici anni e abita nella periferia di una grande città. Ha una famiglia numerosa, ma, dopo la morte della nonna, si sente proprio sola. Con la fantasia si crea un mondo tutto suo dove può vivere avventure fantastiche. Un cavallo dalla criniera d'oro e una gemella un po' brontolona le fanno compagnia, anche se riesce a vederli solo lei. I personaggi dei libri sono i suoi unici amici. Ma poi, in un'estate un po' magica, incontra un cane randagio e un ragazzino nomade. Con loro entra nel mondo reale, vive avventure che le danno più gioia, ma che le fanno anche più male. Età di lettura: da 10 anni.
Il libro è una selezione delle migliori interviste realizzate dall'autore, per la piattaforma online "We the Italians". Ogni intervistato ha un originale punto di vista dato dalla sua storia e dalla sua attività per analizzare il rapporto tra Italia e Stati Uniti. Ogni conversazione contribuisce a rafforzare la tesi secondo la quale quando l'Italia e gli Stati Uniti si incontrano e lavorano insieme, il risultato è meraviglioso. La comunità italiana negli Stati Uniti costituisce un gruppo prestigioso e vincente fatto da persone motivate, legate da un grande talento e dal desiderio di realizzare il loro sogno.
Il testo descrive sinteticamente il percorso storico delle scuole d'Arte a Roma, dalla fondazione della prima, creata dai pontefici alla fine del XVII secolo nel complesso del san Michele a Trastevere, a tutto il panorama dell'istruzione popolare di base sino al XIX secolo quando a Roma, come in gran parte del Paese, fu inserita nell'istruzione artigiana.
La storia di Martino è "un'immersione" nel mondo dei sentimenti. I giovani lettori respireranno una realtà fantastica che li coinvolgerà nell'avventura di un pesce ed un bambino, che vivono un'amicizia tra la terra ed il mare. L'accettazione delle loro diversità e l'amore per la famiglia, oltre alla descrizione divertente ed ironica dei loro mondi di appartenenza, guiderà il percorso di lettura. Il gioco della fantasia, inoltre, sarà ancora quel magico ed insostituibile strumento per stimolare il pensiero creativo. Età di lettura: da 7 anni.
Un libro attuale, di interesse scolastico, sindacale e politico dove l'Autore esamina le tante critiche fatte dai Sindacati a "La Buona Scuola" progettata dalla legge 107 del 13 luglio 2015. In risalto le contraddizioni delle varie contestazioni come anche l'infondatezza pedagogica delle critiche e delle richieste. Preoccupante la resistenza al cambiamento che i Sindacati oppongono in un'epoca in cui tutti i Paesi dell'OCSE avanzano nelle riforme scolastiche per rispondere adeguatamente alle nuove istanze sociali, produttive e occupazionali.
La "malattia" non è qualcosa di naturale, ma il risultato di una costruzione materiale complessa che permette di enunciarne, e quindi di appercepirne, il fenomeno che la determina proprio come disvalore antropologico e umano. Il volume illustra la costruzione materiale di questo disvalore della vita, iniziando dalla costruzione della sua appercezione, non nella "cura" ma nel suo accesso scientifico il cui fondamento si basa, appunto, sulla prassi, ossia sull'osservazione diretta della sua materialità fenomenica sequestrata in ogni singolo caso morboso e in ogni singolo decesso.
Attraverso il racconto lucido e a tratti commovente della figlia, emerge la figura di uno dei pensatori italiani più originali del '900, impegnato a declinare il messaggio evangelico in un serrato confronto con la modernità. Tra ricordi di infanzia e riflessioni postume, nel quadro storico di contese ideologiche e speranze di redenzione sociale, queste pagine offrono uno spaccato della vita culturale italiana tra gli anni '70 e '80 del secolo scorso.
Il volume raccoglie parte delle ricerche personali e degli ampliamenti effettuati dall'autore nel corso di trent'anni di insegnamento dell'Introduzione al Nuovo Testamento, con aggiunte e approfondimenti molto utili per l'inquadramento complessivo del NT e anche per rendere più concrete le concezioni generali proprie di tale materia, che ha assunto un'importanza fondamentale, essendo ormai lo studio della Sacra Scrittura disciplina obbligatoria per le Facoltà di teologia.
A seguito della Prima Guerra Mondiale vennero a mancare la speranza nel futuro e la fiducia nell'uomo, giungendo alla solitudine esistenziale attraverso forme concettuali confuse e astruse, inclusa la morte di "Dio" pensata da Nietzsche. Per cercare di capire la crisi della società contemporanea, serve trovare l'origine, che si colloca, secondo l'autore, negli anni che hanno portato alla Prima guerra mondiale.