"Quando Dio piange può essere considerato un vero e proprio studio biblico, in cui il tema della sofferenza viene brillantemente analizzato a trecentosessanta gradi. Questa sapiente analisi del perché l'essere umano soffre è resa possibile dalla combinazione di due ingredienti eccezionali: la straordinaria esperienza di Joni Eareckson Tada insieme alla profonda preparazione biblica del pastore Steven Estes. [...] È un libro per chi ha bisogno di risposte e che, attraverso l'esperienza e l'insegnamento degli autori, può fare veramente crescere chiunque nella conoscenza del nostro buon Padre celeste" (Alessia Zambon - Joni and Friends Italia).
"Molte donne di oggi lottano per una posizione e per il riconoscimento in una società altamente competitiva, ma Nella gioia e nel dolore dimostra al di là di ogni dubbio, attraverso la storia della vita di quattro donne cristiane del passato, che il segreto di una vita significativa sta nella vera pietà. Scopriremo come ognuna di queste donne affrontò le sfide e le difficoltà quotidiane; conosceremo i loro trionfi spirituali, ma anche i loro fallimenti. Celebri brani delle loro opere ci ispireranno a ricercare la stessa dedizione e la stessa passione per il Redentore che amarono e servirono" (Faith Cook).
Nella storia di John Bunyan, William Cowper e David Brainerd ritroviamo la forza di anime che, in mezzo alle difficoltà della vita, non solo riescono a tenere duro, ma anche ad onorare Dio. Colui che dà la vita e ci sostiene li ha resi capaci di adorarlo in mezzo alle loro sofferenze. È per questo che la loro sofferenza ha dato tanti frutti. La storia della loro sofferenza, della loro perseveranza e della loro passione, è capace di far nascere anche dentro di voi lo stesso amore per la supremazia di Dio in tutte le cose.
«È noto come la posizione speculativa di Antony Flew sia stata rigorosamente atea […]. Colpisce perciò la sua scandalosa apostasia. Nel libro There is a God - qui accuratamente tradotto - abiura il suo ateismo in forza di una scoperta talmente evidente e forse per questo tanto negata: avere fede nella ragione […]. Il creato ed il suo significato non possono reggersi sul vuoto, sul caso o tanto meno sul niente» (LUCA VOLONTÈ - Presidente Gruppo Popolari-Cristiano Democratici Consiglio di Europa).
«La clamorosa abiura dell’ateismo da parte di uno dei suoi esponenti più famosi, Antony Flew, ha suscitato scalpore all’interno della comunità scienti fica poiché a far cambiare idea al filosofo inglese non è stata un’improvvisa illuminazione religiosa o una nuova argomentazione teoretica, ma le sempre più convincenti prove empiriche che sembrano dimostrare, per l’estrema complessità dell’universo e dei modi in cui si è formata la vita, il coinvolgimento di un’intelligenza superiore» (GUGLIELMO PIOMBINI - Opinionista).
«Per il Flew prima maniera, l’uomo autenticamente “ragionevole” non può affatto accettare l’esistenza di un Essere Supremo, men che meno l’idea di un Dio Creatore come lo è il Dio rivelato nella Bibbia. Autorevole e influente, lo “scandalo” che le posizioni del filosofo hanno generato è stato notevole. Tutto cominciò quando Flew cercò di confutare la plausibilità dei miracoli difesa in pubblico da C. S. Lewis (1898-1963). Oggi invece Flew si arrende e s’inchina, e afferma che la scienza - la scienza vera - spazza come pula al vento le superstizioni e le ubbie neodarwiniste» (MARCO RESPINTI - Autore di Processo a Darwin, 2007).
«Flew si conferma un interprete importante della cultura filosofica contemporanea. Dopo decenni di ateismo militante, vissuto nelle aule e nelle accademie più prestigiose, si arrende all’evidenza e ricomincia a credere e pensare partendo dal Creatore. Il libro Dio esiste è una straordinaria testimonianza della vitalità e della coerenza del teismo, oltre che della sua onestà intellettuale» (GIUSEPPE RIZZA - Docente - Università di Trento).