Bastone e calzari sono gli unici strumenti veramente necessari perché la missione della sequela si compia. Quello del discepolo è un cammino di fedeltà, che dallo stare in ascolto ai piedi di Gesù lo porta fino al compimento del suo mandato. Il testo offre un interessante e insolito viaggio attraverso il Vangelo di Marco, avendo come guida proprio il tema del discepolo. L'autore, passo dopo passo, analizzando i punti fondamentali del Vangelo, dalla chiamata dei primi quattro discepoli fino alla passione di Gesù, ci mostra come Marco non costruisca una semplice narrazione ma piuttosto esponga una vicenda storica nella quale trovano risposta i quesiti sul discepolato, che altro non sono che i quesiti della nostra vita.
Il volume comprende 12 interventi del mons. Manicardi, autorevole biblista, che sono raccolti sotto la chiave di lettura, come allude il titolo, dell'evangelizzazione. L'insieme dei testi è al servizio della formazione del "discepolo-missionario", come indicata da papa Francesco in "Evangelii Gaudium", al n° 120:"La nuova evangelizzazione deve implicare un nuovo protagonismo di ciascuno dei battezzati. Ogni cristiano è missionario nella misura in cui si è incontrato con l'amore di Dio in Cristo Gesù; non diciamo più che siamo discepoli e missionari, ma che siamo sempre discepoli-missionari". Se non siamo convinti, guardiamo ai primi discepoli, che immediatamente dopo aver conosciuto lo sguardo di Gesù, andavano a proclamarlo pieni di gioia. E noi che cosa aspettiamo?.
Percorso tra le opere d'arte che, in ogni tempo, hanno raccontato l'icona biblica del buon samaritano, icona principale anche nella Lettera enciclica di papa Francesco Fratelli tutti. Un viaggio ricco di sorprese anche per chi segue l'arte sacra, per riscoprire un'icona senza tempo.
Il libro si consegna come l'evangelica lanterna della donna che cerca, sul pavimento della propria casa, la moneta perduta. Attraverso riflessioni esegeticamente fondate su ciascuno dei dodici apostoli, il libro diventa un vero e proprio campionario di toni e tratti di humanum redento e si propone quale strumento semplice, coinvolgente e particolarmente adatto a chi - giovane o adulto, consacrato o laico - voglia ripercorrere l'itinerario di coloro che per primi hanno sperimentato la possibilità di vivere pienamente il proprio essere uomini.
Cosa accomuna il piccolo Malco, il soldato Caio, il tranquillo Josef, Simone di Cirene o sua moglie Rebecca? La passione di Gesù. Ciascuno di loro, infatti, nei racconti di questo libro si trova a misurarsi con gli ultimi momenti terribili della vicenda dell'uomo di Nàzaret. Allo stesso modo ecco Giuditta, la moglie di Zaccheo, Cleopa, uno dei discepoli di Èmmaus, Giuseppe e Giovanni, due seguaci di Gesù, il buon rabbi Simone di Cafàrnao... Tutti loro hanno incrociato in qualche modo Gesù e la sua predicazione, rimanendone affascinati o anche sconcertati, ma non indifferenti. "Tutti - scrive monsignor Sigalini nella prefazione - si portano dentro il loro mondo, la loro cultura, la loro storia, e partendo da questa reagiscono alle parole di Gesù. Questo punto di vista è utilissimo per renderci Gesù sempre più umano [...]. È un'operazione di incarnazione vera. Gesù è il Figlio di Dio, ma è visibile, sperimentabile nella dignità, bellezza, direi anche fascino, della sua umanità". Che sia questo il... "segreto" della Maddalena?
Maria di Nazaret, Maria Maddalena, Pietro, Guida, Pilato... Quanti uomini e donne hanno incontrato Gesù, hanno avuto una parte nella vicenda della sua esistenza. Persone note, perché nei secoli la testimonianza dei Vangeli e la tradizione dei cristiani hanno elaborato e fissato le loro fisionomie, le loro caratteristiche. Proprio in rapporto a Gesù. Il libro raccoglie otto "interviste" con altrettanti personaggi del Vangelo che raccontano, dialogando con l'autore, qualcosa di Gesù, quello che hanno capito di quell'uomo conosciuto in Palestina e che, per ciascuno di loro, ha significato una svolta decisiva nella vita. Così come ha segnato il destino dell'intera umanità.
«L'originalità del libretto è nella cifra giornalistica misurata sulla curiosità del lettore d'oggi che si accosti ai Vangeli con intelletto d'amore. (...) Leggendo queste interviste abbiamo l'impressione di scorgere il nostro inviato nei Vangeli accostarsi con discrezione a uno di quei personaggi e attaccare bottone com'è giusto che faccia un giornalista» (dalla Prefazione di Luigi Accattoli).<br/
Sono tanti, oggi, gli spazi nei quali ci si incontra senza guardarsi, senza riconoscersi, in cui si cammina come estranei tra estranei (i non-luoghi, di cui parla Marc Augè). Ve ne sono altri invece, molto significativi: i luoghi del vivere, dell'abitare, del lavorare; i luoghi del desiderio, del tempo perduto, del credere.
Anche il Vangelo è disseminato di luoghi: la casa, la strada, la bottega, la sinagoga, il pozzo, il tempio, il giardino... spazi di accoglienza o di rifiuto, di sequela o di tradimenti nei confronti di quel Nazareno che li attraversava, annunciando una parola "altra".
Con testi di: Giuseppe Masiero, Antonio Mastantuono, Armando Matteo, Vito Piccinonna, Dino Pirri, Nicolò Tempesta, Domenico Sigalini, Ugo Ughi.
L'autore ci affida all'invito di Paolo ad assumere con gioia la vita di Cristo nella concreta ferialità dei comportamenti personali e sociali: "Vivere la santità significa costruire la propria maturità umana come Dio la sogna, guardando il suo Figlio". Il percorso del libro si snoda attraverso i diversi fuochi tematici del testo paolino, secondo un medesimo andamento: all'invito ad aprire il cuore e la mente, segue il richiamo ad un testimone esemplare (da Anna Politkovskaja a Walter Tobagi, da mons. Nyugen Van Thuan ad Annalena Tonelli, da Vittorio Bachelet a Rosario Livatino e Gino Pistoni); l'ascolto della Parola è arricchito da preziose indicazioni per una lettura personale e comunitaria, che aiutano ad osservare il testo, ad interpretarlo correttamente e quindi ad applicarlo alla vita. Ogni parte si chiude, infine, con un invito alla preghiera impreziosito da vere e proprie perle spirituali, tratte dall'Esortazione di Paolo VI su La gioia cristiana e completate con alcune invocazioni conclusive. In questa sua architettura interna, il libro mette a frutto non solo la competenza teologica dell'autore, ma anche la sua esperienza di guida e accompagnamento spirituale.
Bastano poche parole per dire le finalità del libro e le sue modalità d'uso. Come ha scritto autorevolmente Giovanni Paolo II in quella 'carta di navigazione' per la Chiesa del III Millennio qual è la Novo Millennio ineunte, "è necessario che l'ascolto della Parola diventi un incontro vitale, nell'antica e sempre valida tradizione della lectio divina, che fa cogliere nel testo biblico la parola viva che interpella, orienta, plasma l'esistenza". Questo è appunto lo scopo del testo: favorire la diffusione dell'esperienza della lectio divina, in modo che la Parola di Dio diventi il pane della quotidiana ruminazione per un numero sempre maggiore di credenti. Dopo aver proposto, in questa stessa collana, delle tracce di esercizi spirituali rispettivamente su ognuno dei quattro vangeli e sulla Prima Lettera di Pietro, l'Autore dedica questo itinerario ad un percorso contemplativo, ricavato dalla Lettera di S. Paolo ai Romani. Un prezioso strumento pensato principalmente per accompagnare una persona o un gruppo in un corso di esercizi spirituali. Ogni singola lectio può offrire materiale per un ritiro o una giornata di 'deserto'. Opportunamente adattato, il testo si potrebbe utilizzare anche per una scuola di preghiera o per una settimana di spiritualità.
La nostra società accusa un drammatico deficit di speranza. Per tanta gente la vita è tutto un correre, competere, confliggere: e poi? L'uomo di oggi vive senza sapere più perché; è come un viandante che non sa più chi sia e dove stia andando. . . La speranza è tramontata nell'orizzonte dell'uomo postmoderno perché egli ha smarrito la memoria, e il futuro gli causa più paura che desiderio. Esercizi di speranza indica un metodo, destinato a essere sempre più importante nella vita della Chiesa: un metodo di lettura sapienziale della storia, capace di quel discernimento che fa tesoro della Sacra Scrittura, guardando al presente con occhio critico e insieme partecipe. Francesco Lambiasi ci propone un cammino "spirituale" sulla Prima Lettera di Pietro, cioè un itinerario, scandito attraverso nove tappe, ciascuna organizzata a partire da un brano della Traccia di preparazione al Convegno di Verona 2006 che fa da apertura a una riflessione dagli ampi orizzonti, per terminare con suggerimenti per l'esercitazione personale e per la preghiera: un significativo strumento per annunciare e condividere la fede in Gesù Cristo, crocifisso risorto, unica salvezza del mondo e di ogni uomo e donna.
Prosegue l'itinerario di Francesco Lambiasi attraverso i Vangeli, arrivando a quello di Giovanni. Colpisce qui la diversità del ritratto che l'evangelista traccia di Gesù: ne emerge il profilo di una persona descritta non solo nei suoi gesti e nelle sue parole, ma nel profondo mistero umano e divino che il suo cuore racchiude. Ed è "Nella casa di Gesù" che siamo invitati a sostare, portati proprio dalle pagine di Giovanni. Il tema di fondo, indicato nel titolo, è ispirato a un verbo centrale nel Quarto Vangelo: dimorare. Gesù è sceso sulla terra, ma continua a dimorare nel grembo del Padre. Il vero discepolo è colui che non solo si mette alla scuola di Gesù, ma accoglie l'invito ad abitare nella sua stessa casa. Con questo volume si conclude il viaggio nei quattro vangeli proposto dall'autore. Un "viaggio nell'anima", come l'Azione Cattolica definisce ogni cammino di formazione teso a far crescere uomini e donne secondo la statura di Cristo. Non dunque libri di commento o di esegesi, ma esercitazioni spirituali che coinvolgono il lettore in un corpo a corpo con la pagina evangelica e il suo Protagonista vivo.