L'Europa incontra la cultura cinese mediante viaggiatori laici e missionari, soprattutto francescani. Disponibile a breve fra l'europa e l'asia orientale vi furono contatti fin dall' antichita. Il volume ricostruisce l'immagine dell'asia pro dotta e trasmessa in occidente dall'epoca della grecia prec lassica fino agli inizi dell' eta moderna. Le conoscenze riguardo a quelle terre lontane e sconosciute rimasero per lungo tempo limitate al ricordo del viaggio leggendario di alessandro magno e alla letteratura fantastica sulle meraviglie dell'india. I primi viaggiator i che giunsero a karakorum furono i francescani giovanni di pian del carpine e guglielmo di rubruck. Dopo di loro la storia e le narrazioni proseguono. Ci sono tracce di quei racconti anche fra le letture di colombo e, contribuiscono a spiegare origine e presupposti della sua impresa. Complet ata da numersoe tavole a colori, dalle carte geografiche con i principali itinerari di viaggio e da un elenco completo dei viaggiatori in asia centrale e orientale nei secoli xiii-xv, la ricerca offre una sintesi ricchissima di storia dei viaggi reali e immaginari e delle modifiche da essi introdotte nella mentalita, cultura e costume degli europei.
L'autore ricostruisce l'esemplare impegno dei Frati in ambito sociale e politico, in favore della pace fra i comuni d'Italia nel Medioevo. Nel 1233 alcuni abili e brillanti esponenti dei nuovi ordini mendicanti danno avvio a una ben concertata campagna di predicazione di massa, che nel giro di pochi mesi raggiunge numerose citta dell'italia sette ntrionale, in primo luogo dell'emilia e del veneto. Il fran cescano gerardo da modena e il domenicano giovanni da vicenza ne sono i protagonisti piu`famosi. Essi diffondono un'imm agine dell'autorita divina c he sanziona, grazie anche a prodigi e miracoli, la loro stessa autorita e ne legittima gli interventi nella sfera civile; i predicatori si impegnano a risolvere dispute tra le fazioni e fungono da arbitri in conflitti sociali e politici, attingendo alle forme del diritto romano e intervenendo sugli statuti cittadini per creare procedure flessibili di mediazione, giungono a riformare gli ordinamenti comunali per inserirvi il loro messaggio di armonia sociale.