Fin dai tempi più remoti l'uomo ha associato un significato ai fiori. E verso la fine del XVIII secolo si diffusero opere che ne codificavano le regole per permettere agli spasimanti di scambiarsi segreti messaggi d'amore, altrimenti proibiti dalle castigate convenzioni dell'epoca. Kranz recupera questa tradizione e ne segue gli sviluppi fino ai nostri giorni attraverso libri, film e opere musicali. Propone quindi, in ordine alfabetico, un elenco di settantasette fiori particolarmente ricchi di rimandi: dalla «American Beauty», una conturbante rosa omonima del film di Sam Mendes, alla più casta verbena, col suo vescovile viola, passando per la misteriosa Dalia nera, al centro del famoso noir di James Ellroy, il giglio parlante di «Alice attraverso la specchio» e il papavero, il cui lattice ha indotto molti a credere ai "paradisi artificiali". Ogni fiore, a cui è dedicata una pagina, dischiude un piccolo scrigno di curiosità e fantasia, e tutti insieme aprono le porte di un giardino delle meraviglie da esplorare senza fretta, lasciandosi conquistare dalla bellezza.
Gli alberi più antichi delle nostre città hanno uno strano destino: li sfioriamo, li guardiamo ogni giorno, ma difficilmente i nostri occhi vanno oltre. Eppure sono le creature più longeve della Terra: quando nasciamo sono già lì e con buona probabilità ci sopravviveranno. Testimoni muti delle epoche, assistono apparentemente impassibili ai cambiamenti ambientali e allo scorrere delle nostre vite. Alcuni di loro hanno fisionomie e storie eccezionali, sono individui unici e riconoscibili. Tiziano Fratus, appassionato e scrupoloso cercatore di alberi, col piglio rigoroso del naturalista e il suo inconfondibile afflato poetico, ci offre un viaggio inedito attraverso le città d'Italia in cui è possibile incontrare questi immensi eremiti secolari e ci invita a guardarli con attenzione, ad ascoltarli. Torino, Milano, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Palermo, Cagliari sono solo alcune delle tappe di questo itinerario che attraverso apposite mappe e un ricco apparato di immagini mostra il lato più ancestrale dei luoghi che pensiamo di conoscere meglio, in cui le storie dei giganti arborei si intrecciano a quelle degli umani.
II libro è un manifesto di resistenza botanica, personale e ironico, che partendo dalla polemica contro i giardini oggi di moda offre uno spaccato della nostra società. L'autore prende in considerazione i giardini dei collezionisti fanatici, ossessionati dalla rarità e particolarità delle specie al punto da scordarsi di trarre piacere dall'aspetto o dal profumo dei fiori; i giardini delle signore per bene, viziati da un'inventiva asfittica e meccanica, leccati e finti; i giardini miliardari, status-symbol e sfoggio di ricchezza, uno dei massimi esempi di non-giardino perché chi lo possiede non ha un briciolo di passione, e si affida a professionisti dal nome inevitabilmente inglese, i garden-designer; i giardini moreschi, che hanno sostituito il giardino giapponese nel trend esotista occidentale... Per fortuna, in questa valle degli orrori, ci sono anche piacevoli sorprese, come i giardini dei benzinai, quelle aiuole selvagge e imprevedibili, concimate dall'inquinamento, che per qualche bizzarria della natura danno vita a creazioni sorprendenti e toccanti.
La coltivazione delle orchidee è una passione alla portata di tutti. Infatti prendersi cura di questi fiori così affascinanti non è difficile: basta conoscere i loro bisogni. All'interno di questo manuale vengono descritte le orchidee più belle e i loro ibridi. Dalla A di Angraecum alla Z di Zygopetalum, a ogni varietà corrisponde una scheda dettagliata e riccamente illustrata. Per ciascun genere: Una descrizione botanica, con precise spiegazioni sulla provenienza geografica e sulle caratteristiche del genere. Una selezione di specie e varietà interessanti. Tutto quello che bisogna sapere per coltivarle con successo (temperatura, esposizione, frequenza delle innaffiature e delle nebulizzazioni, periodo di fioritura, moltiplicazione, cure specifiche...).
Solo un radicale ripensamento del nostro rapporto con la natura può salvare l'equilibrio ecologico del nostro pianeta. Questo ripensamento è però assai di là da venire. Al Gore, proponendo una summa del pensiero ecologista, presenta dati e teorie sullo sviluppo della terra e del suo inquinamento, affrontando problemi all'ordine del giorno fra cui l'effetto serra, l'esplosione demografica, la sostenibilità dei diversi stili di vita, le risorse energetiche, la desertificazione e lo scioglimento dei ghiacciai, l'innalzamento delle acque. Per Al Gore, la crisi ambientale affonda le sue radici in ogni aspetto della vita sociale e la risposta deve essere commisurata alla gravita della situazione. È necessaria una mobilitazione mondiale senza precedenti che incida anche sulle tendenze demografiche, sulle scelte tecnologiche, sull'educazione.
Un volume ricco di approfondimenti dedicati alla difesa dei diritti degli animali e alla salvaguardia dell'ambiente: 400 schede, 1.000 specie citate, oltre 900 illustrazioni a colori. Strutturato a schede, propone per ciascun esemplare una esauriente carta d'identità: caratteristiche, vita e habitat, dove è possibile incontrarlo, i problemi ecologici, le curiosità. Il volume è corredato da fotografie supportate da didascalie e concise descrizioni, da approfondimenti e mappe geografiche.