"Dopo aver percorso una lunga strada, la civiltà umana è giunta a un bivio. Bisogna scegliere uno dei due sentieri. Entrambi conducono verso l'ignoto. Uno porta alla distruzione dell'equilibrio climatico, all'impoverimento di risorse insostituibili, al degrado di valori esclusivamente umani e alla possibilità che la civiltà come la conosciamo giunga alla fine. L'altro porta al futuro." Da cosa dipende dunque il destino della prima èra davvero globale della storia, la nostra? Secondo l'autore, dalle risposte che sapremo dare a sei grandi questioni: la globalizzazione, con il nuovo rapporto e le tensioni tra capitale, lavoro e mercato; internet e la "mente globale" che collega miliardi di persone; il passaggio di poteri dagli Stati Uniti ai Paesi emergenti ma anche dai sistemi politici ai mercati; il rapido esaurimento delle risorse del pianeta; la rivoluzione delle biotecnologie e della genetica. E infine, la rottura radicale del rapporto tra gli uomini e gli ecosistemi naturali. Questo saggio che si avvale di dati, rapporti e approfondimenti precisi e aggiornati, rappresenta il culmine di un lavoro pluriennale volto a presentare quello che i maggiori esperti al mondo ci dicono riguardo al futuro che stiamo creando. Perché, spiega Gore, "abbiamo già attraversato epoche di trasformazioni rivoluzionarie, ma nessuna che fosse così intensa o così carica di pericoli e opportunità come quella che si sta dischiudendo davanti a noi."
La terra sta attraversando una grave crisi climatica. Se non interveniamo subito, la situazione è destinata a peggiorare. Tifoni e uragani saranno sempre più frequenti. Il livello dei mari salirà e molte città saranno sommerse. I ghiacci si scioglieranno e numerose specie animali, tra cui il pinguino imperatore e l'orso polare, spariranno per sempre. Ma c'è anche una buona notizia: siamo ancora in tempo per salvare il nostro pianeta, e ciascuno di noi può contribuire a risolvere il problema del riscaldamento globale. Il Premio Nobel per la Pace Al Gore, ex vicepresidente degli Stati Uniti d'America, ha deciso di raccontare la crisi del riscaldamento globale al maggior numero di persone possibile, prima attraverso una serie di conferenze e poi con il film documentario da cui questo libro è tratto (www.uip.it/unascomodaverita/). Età di lettura: da 10 anni.
Solo un radicale ripensamento del nostro rapporto con la natura può salvare l'equilibrio ecologico del nostro pianeta. Questo ripensamento è però assai di là da venire. Al Gore, proponendo una summa del pensiero ecologista, presenta dati e teorie sullo sviluppo della terra e del suo inquinamento, affrontando problemi all'ordine del giorno fra cui l'effetto serra, l'esplosione demografica, la sostenibilità dei diversi stili di vita, le risorse energetiche, la desertificazione e lo scioglimento dei ghiacciai, l'innalzamento delle acque. Per Al Gore, la crisi ambientale affonda le sue radici in ogni aspetto della vita sociale e la risposta deve essere commisurata alla gravita della situazione. È necessaria una mobilitazione mondiale senza precedenti che incida anche sulle tendenze demografiche, sulle scelte tecnologiche, sull'educazione.