Magistrale il "vento delle parole" che si susseguono in un lessico della pagina a proprio volere, libere dagli schemi tradizionali. Siamo Verbo e siamo Carne, più sostantivi che Aggettivi. Più Contenuto che contenente. Il superfluo non esiste nell'artista che si batte per la dignità della persona, per l'inno all'Essenza della Vita, comune a tutti.
Poesia come parole che arrivano inattese e che non sono programmabili. Come via poi faticosamente costruita ed elaborata per tentare un dialogo interiore che colleghi i conflitti attuali alle ragioni personali, tutte, di chi queste parole accoglie e dà sulla carta. In questi testi le tracce dell'esperienza personale, ambientata fra storia e memoria, si legano al triste fascino della pena che opprime il segno biologico e del "frastuono morale" che ferisce ogni percorso umano.