QUESTO PRIMO VOLUME TRATTA IL COLLOQUIO CLINICO COME TECNICA DI INDAGINE, COME STRUMENTO, CIOH, DI ESPLORAZIONE DELLA PERSONALITA. Questo e`il primo volume di un lavoro che abbiamo ritenuto opportuno suddividere per motivi di ordine pratico, tenuto presente, anche, che con l'intr oduzione delle lauree brevi" vengono "settorializzati" i contenuti delle discipline, a seconda dell'indirizzo. In ques to volume e`trattato il colloquio clinico come 'tecnica di indagine', come strumento, ci oh, di eplorazione della personalita, essenziale per giungere ad una valutazione di normalita o di patologia, di idoneita o meno ad intraprendere determinati percorsi. Nel s econdo volume saranno trattate le tecniche di intervento, quelle, cioh, il cui obiettivo h un cambiamento della struttura psichica. Per colloquio di indagine non si intende solo quello diagnostico il cui scopo h la scelta di un trattamento, ma, sono compresi nel termine anche quelli che - puo`essendo diagnostici, nel senso che "indagano" sulla personalita - hanno finalita diverse... "
Il libro
«Parlare in un quadro liturgico, abbandonarsi alle risorse immediate del cuore e della mente, non è mai un evento estemporaneo, come quelli che mi avviene di vivere quando parlo come conferenziere; è collocarsi in un "luogo" dove affluiscono i silenziosi apporti sapienziali dell'assemblea, che in quel momento non è un pubblico, è un soggetto attivo e creativo.
Queste pagine dunque non sono, a parlare rigorosamente, mie, sono state dettate dall'assemblea domenicale della Badia fiesolana che ormai, pur nell’avvicendarsi naturale delle presenze e delle assenze, da due decenni è in viaggio verso l'adempimento. Esse fanno parte di una Trilogia che si aggiunge alle altre due — II mandorlo e il fuoco e Il Vangelo della pace — con il titolo Gli ultimi tempi. Anche in questo caso, il titolo non è arbitrario, intende esprimere l'indole del tempo in cui la meditazione corale si è svolta, i secondi anni 80. Il tempo corre, per chi lo viva con ottica evangelica, non per pura successione quantitativa ma secondo ritmi qualitativi tra loro diversi. Ebbene, io ho vissuto quest'ultimo arco di anni come sopraffatto dai segnali di una svolta epocale su cui batte la luce degli ultimi Eventi. Lo sguardo escatologico rende possibile una specie di sintesi a priori, in cui la forma immutabile è, appunto, la categoria dell'Oggi di Dio, dell'eschaton, dei tempi ultimi, e il contenuto è la trama empirica della storia collettiva. Quando questo contenuto è contrassegnato, come in questi anni — gli anni della perestroika, della caduta del muro di Berlino, dell'ecumenismo ecologico, della Guerra del Golfo — da profondi processi di mutazione, si ha l'impressione che l'istanza ultima prenda carne e sangue nel tempo mutevole, offrendoci, in forza della fede, il dono del discernimento. È questo il sentimento dominante della mia predicazione degli ultimi anni» (Ernesto Balducci).