Il testo introduce in maniera approfondita e critica i fondamenti epistemologici e teorici della metodologia di tipo narrativo in psicologia della devianza: la ricerca qualitativa e le analisi dei contenuti, l'utilizzo delle narrazioni e i principali modelli di lettura dei materiali narrativi, i meccanismi di rendicontazione dell'azione deviante e la costruzione narrativa del Sé in situazione, gli aspetti tecnici e operativi dell'utilizzo dei software più idonei e le loro implicazioni. Nella seconda parte i costrutti introdotti vengono esemplificati in termini di ricerca empirica con la descrizione di un ampio studio condotto utilizzando le narrazioni di una serie di reati alla ricerca delle modalità e delle strategie di ricostruzione narrativa delle azioni devianti. I risultati, elaborati con l'ausilio del programma per analisi di informazioni qualitative ATLAS.ti, vengono discussi a diversi livelli di complessità, coerentemente con l'approccio di tipo costruzionista adottato.
Cinque analisti, un biologo molecolare e uno storico delle religioni, esprimono in questo libro idee a volte convergenti, a volte distanti sulla omosessualita. ...Si potrebbe dire che se da una parte l'assimilazione dell'omosessualita nella cultura occidentale l'ha resa piu vivibile e comunicativa, restituendole il suo ruolo di parte integrante della sessualita, d'altra parte questa integrazione tende ad attutire la consapevolezza della sua intrinseca - e in un certo senso ineludibile - problematicita... Il libro si fa carico proprio di questo...Ipotesi, quindi, per riconoscere il carattere insaturo e problematico di qualsiasi riflessione sull'omosessualita; gay, per segnalare l'esigenza di guardare con piu sincerita e responsabilita, rifiutando i pregiudizi e superando gli steccati. "
In questo libro si vuole introdurre un concetto, quello di area traumatica, che si pone come possibile orientamento per individuare il cammino percorso nella cura e quello ancora da percorrere, e quindi fornire una bussola orientativa a tutti gli operatori. E' possibile fare un bilancio della situazione della psichiatria in Italia non tanto sul piano delle leggi o della organizzazione sanitaria e sociale, ma sulla base di quanto avvenuto in questi anni e avviene tuttora nei vissuti, nelle idee, nei modi di sentire degli operatori psichiatrici? E' possibile chiedersi che cosa sia cambiato nell'animo e nella mente, nella formazione mentale e scientifica, dopo tanti anni di lavoro e di profonde trasformazioni? Se da un lato i successi sono imponenti - chiusura dei manicomi, realizzazione di residenze, centri, inserimenti professionali, progressi farmacologici e psicoterapici - dall'altro la psicosi e alcuni disturbi della personalita - in particolare il disturbo borderline - sembrano sottrarsi ostinatamente a una loro riduzione a una prassi consolidata e condivisa...
Un testo sull'unita mente-corpo nella psicoanalisi. L'unita mente-corpo e un'idea acquisita e scontata e difficilmente viene avversata; ma come accade spesso per tutto quello che si da per acquisito, si corre il rischio di non tenerne piu conto, finendo per affermarla a parole e negarla nei fatti. Anche se si continuano a mantenere i due ambiti come se fossero separati e attinenti a due statuti diversi, quello biologico e quello psichico, non vuol dire che non si possa fa altro. Anzi, si moltiplicano i gia numerosi tentativi di raccordarli per rilevare le convergenze, le interferenze e le reciproche influenze, come sta facendo in parte la neurofisiologia. Sarebbero sufficienti queste annotazioni per accogliere con favore l'uscita di un nuovo libro su questi argomenti... "
Una raccolta dei contributi di psicoanalisti psicoterapeuti di adulti e bambini, di operatori sociali, di psichiatri e di psicoanalisti. Questo libro raccoglie i contributi di psicoanalisti psicoterapeuti di adulti e bambini, di operatori sociali, di psichiatri e psicoanalisti. Questi diversi gruppi professionali perseguono spesso i loro dibattiti scientifici all'interno di riviste definite dal punto di vista professionale, e all'interno dei rispettivi ordini professionali. Nel libro sono rappresentati una vasta gamma di sviluppi per quanto riguarda il lavoro psicoanalitico con i bambini e le famiglie all'interno dell'Europa. Tre cose appaiono predominanti nel libro: il grado di ricchezza e di profondita dell'esperienza clinica che fa di questo libro una risorsa preziosa per i clinici, rendendolo un'eccellente risorsa per il training; le implicazioni per lo sviluppo dei servizi; e, infine, il libro e una promettente testimonianza del lavoro che si sta svolgendo alla fine del secolo in molti centri...". "
Le risposte di Freud e di Lacan alle tre questioni di Kant: Che cosa posso sapere? Che cosa devo fare? Che cosa mi e permesso sperare? L'etica della psicoanalisi come unica risposta possibile alla deriva ideologica delle neuroscienze e alla retorica della validazione pseudoscientifica delle psicoterapie. Alcuni psicoanalisti si danno convegno per esaminare le risposte di Freud e di Lacan alle tre questioni di Kant: Che cosa posso sapere? Che cosa devo fare? Che cosa mi e permesso sperare? Sono animati da una passione inedita: far scaturire da Kant una verita che possa illuminare l'Orientamento lacaniano sia per quanto attiene alla clinica che per quanto concerne la dottrina.
Una approfondita analisi di alcuni concetti che si sono rivelati fecondi specie nel trattamento della psicosi. Questo e il primo e fondamentale libro dell'opera di Piera Aulagnier, una figura di primo piano della psicoanalisi francese, recentemente scomparsa, di cui, pur essendo italiana di nascita e di studi, in Italia e stato finora tradotto solo un lavoro in un'opera collettiva. Gia all'epoca della sua pubblicazione in Francia il libro fu considerato un'opera magistrale per l'approfondita analisi e l'originalita di alcuni concetti qui introdotti che si sono rivelati fecondi specie nel trattamento delle psicosi. L'analisi che l'Autrice compie del funzionamento psichico dal punto di vista dell'attivita di rappresentazione, introduce accanto ai processi primario e secondario della topica freudiana, il processo originario e il pittogramma.
Schemi interpretativi della soggettivazione adolescenziale utili a sviluppare un piano adeguato di cura e le modalita dell'ascolto. Nell'adolescenza e la capacita o meno di sciogliere e riallacciare legami (gli stessi o altri, dello stesso tipo o di tipo diverso) che permette di veder chiaro nelle varie forme psicopatologiche e nelle conseguenze che esse potranno avere sull'organizzazione mentale ulteriore. La valutazione del successo o dell'insuccesso del processo di soggettivazione, in questa fase della vita, determina, caso per caso, la scelta del tipo di cura e delle modalita dell'ascolto, con tutte le varianti metapsicologiche che cio comporta. Questo vertice di osservazione permette allo psicoanalista di considerare il ruolo svolto rispettivamente dal determinato e dal casuale nell'organizzazione definitiva della mente e, soprattutto, la perdita dei punti di riferimento cui ci mette di fronte la societa moderna. "
In un linguaggio chiaro ed accessibile, l'autore affronta lo studio delle opere di Freud basandosi sulla sua lunga pratica della cura psicoanalitica classica. Leggere Freud propone di far conoscenza con l'opera psicoanalitica di Freud. Ispirandosi ad un seminario di lettura con psicoanalisti, l'autore presenta i principali testi freudiani in ordine cronologico, li colloca nel contesto della vita di Freud al momento della loro creazione, e accenna agli sviluppi di queste scoperte negli psicoanalisti postfreudiani. A scopo didattico, i capitolo sono costruiti su di un modello identico: una presentazione dell'opera studiata e dei riquadri specializzati, distinti per colore - Biografia e storia", "Evoluzione longitudinale dei concetti freudiani", "Post-freudiani", "Cronologia dei concetti freudiani", che permettono diverse modalita di lettura. "
Rivista psicoanalitica internazionale 1/2005. Indice generale: - Il tempo e l'apres-coup (Dana Birkted-Breen); - Controversie psicoanalitiche. Rimozione, transfert e ricostruzione (Harold P. Blum); - Replica ad Harold Blum (Peter Fonagy); - Controreplica a Peter Fonagy (Harold P. Blum); - Ripensare l'azione terapeutica (Glen O. Gabbard, Drew Westen); - Parte I. Violenza socialmente accettata: un punto di vista psicoanalitico (Otto F. Kernberg); - Parte II. Violenza socialmente accettata: un punto di vista psicoanalitico (Otto F. Kernberg); - Un esempio dall'analisi di una bambina con commenti di Johan Norman e Florence Guignard (Jill M. Miller); - Sull'incapacita di sognare (Thomas H. Ogden); - L'uso dell'osservazione nel trattamento psicoanalitico di un ragazzo di 12 anni con sindrome d'Asperger (Maria E. Pozzi); - Parole che toccano (Danielle Quinodoz); - Perche noi siamo anche quello che abbiamo perduto..." (Andrea Sabbadini); - Costruire ponti tra il corpo e la mente: l'analisi di un'adolescente con dolore cronico paralizzante (Barbara Shapiro); - Analisi del transfert: una prospettiva nordamericana (Henry F. Smith). "
Questa monografia tratta la Nevrosi Ossessiva lungo un progetto teorico-clinico. Questa seconda Monografia riguarda la Nevrosi Ossessiva. Segue quella sull'Isteria lungo un progetto teorico-clinico che ripartendo da Freud intende percorrere il cammino tra tradizione e scoperta di nuovi territori del pensiero psicoanalitico. Nella letteratura psicoanalitica e psichiatrica degli ultimi venti anni la Nevrosi Ossessiva e progressivamente scomparsa e lo stesso termine di nevrosi ossessiva" e stato sostituito con quello di "Disturbo ossessivo-compulsivo" che non puo pero essere sovrapposto ad essa. La collana che continua con la pubblicazione di questo volume si propone di articolare clinica e teoria, antico e nuovo, in un ripensamento dei temi clinici classici della psicoanalisi, a partire da un recupero dell'area nevrotica conflittuale. "