«La lettera ai Romani è considerata giustamente uno tra gli scritti più significativi del periodo apostolico; per Lutero essa è addirittura la testimonianza per antonomasia resa al vangelo della grazia e della salvezza in Cristo. Da Lutero in poi, d’altronde, è certamente il libro del Nuovo Testamento che ha suscitato, per vari secoli, le più vivaci discussioni e polemiche tra le diverse chiese, dato che era in gioco la loro identità. Oggi le divergenze si sono attenuate, ma la posta in gioco resta certo importante come allora, giacché quella che viene rimessa in discussione è la coerenza stessa del discorso paolino: sulla legge mosaica, su Israele e il suo ruolo storico, sulla giustificazione mediante o senza le opere, e via dicendo. Nessuna presentazione può esimersi dal segnalare tali discussioni, pur se renderne conto non risulta così facile. Determinare i motivi di queste ultime equivale in realtà ad evidenziare la scrittura ricca ma complessa dell’apostolo Paolo: non è più possibile leggere questa lettera senza tenere conto delle numerose e varie tecniche letterarie con cui essa è stata redatta. In poche parole, bisogna evitare una lettura immediatamente teologica, a rischio di far dire a Paolo il contrario di quanto dice. È indispensabile qualche precauzione per gustare tutta la bellezza di questo scritto, che è massimamente ispirato»
Jean-Nohel Aletti, gesuita, è professore al Pontificio Istituto Biblico di Roma. È noto per i suoi libri, studi e commenti sulle ricerche di san Paolo. Per le edizioni Borla ha già pubblicato i volumi Gesù Cristo: unità del Nuovo Testamento? (Roma, 1995) e La lettera ai Romani e la giustizia di Dio (Roma, 1997).
Cesare Marcheselli-Casale, nato a Venezia-Mestre nel 1941, dal 1984 è professore ordinario di esegesi del NT presso la Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale. Autore di numerosi volumi e di diverse pubblicazioni scientifiche, è inoltre membro della Society for New Testament Studies (SNTS). Nella sua attività di ricerca s'interessa al mondo giudaico ellenistico e palestinese, alla documentazione di Qumran, ai rapporti tra esegesi e archeologia e tra Bibbia e psicologia del profondo.
Il libro
Le Lettere Pastorali raccontano, ma potremmo anche dire: Paolo, Timoteo e Tito si raccontano. Il presente volume costituisce infatti una monografia che si inoltra nelle due Lettere a Timoteo e nella Lettera a Tito, di tarda tradizione paolina, onde carpirne storia (Parte prima) e messaggio (Parte terza). La crescente attenzione al profilo letterario dei tre testi rivela il metodo e gli approcci necessari a sondarli e comprenderli. Disposizione retorica e strutturale, tesi, tema e temi (Parte seconda) spingono a considerare le tre lettere come un corpo unico, inviato a chiese e pastori rappresentativi della vitalità ecclesiale nell'ampia conca del Mediterraneo: Efeso e Creta; Timoteo e Tito, all'insegna di un'evoluzione sempre bisognosa di un ritorno alle origini. Copioso il frutto cristiano ed ecclesiale sul finire del I sec. d.C: mentre istituzione e carisma si promuovono reciprocamente in un dialogo rispettoso, l'assemblea protocristiana rivela una permanente dinamica di autocomprensione (self-identification); questa poi avviene nella celebrazione liturgica nella quale prende profilo un enorme potenziale socio-ecclesiale.
Il neo del dissenso e il dinamismo del «deposito» contribuiscono a consolidare quel profilo: ansia ecumenica e interreligiosa. Frammenti innici propri di ogni lettera, colonne portanti del messaggio, sono l'espressione di una spiritualità che indica nella Parola di Dio, nella Pasqua, nel Battesimo e nella comunione ecclesiale il terreno su cui essa si articola e sviluppa. Ne nasce e fiorisce un'etica della maturità nella fede, sempre in tensione verso il meglio; prende corpo un progetto pastorale, sempre ancorato alla concretezza ecclesiale.
Dati tematicamente ordinati, a servizio dell'omiletica, della catechesi e di confronti impegnati con la Parola di Dio anche nella forma di Lectio Divina, intendono rispondere a un bisogno ecclesiale crescente nel nostro tempo. La traduzione integrale delle Pastorali in disposizione tematica apre il lavoro: il racconto delle Lettere Pastorali continua.