Umberto Zanotti Bianco (1889-1963) per circa mezzo secolo, tramite l'Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno (Animi), ha condotto un laboratorio di riforma indirizzato alla concreta emancipazione civile, culturale ed economica delle fasce sociali più povere del Meridione. La sua opera, superando la visione di un Sud incapace di fare emergere saperi e potenzialità organizzative, mira a far crescere il lievito della consapevolezza e della capacità di governarsi. Tramite il suo impegno, l'Animi è diventata anche un esperimento di mobilitazione politica, legando il Mezzogiorno a rilevanti questioni internazionali della prima metà del Novecento (in particolar modo alla situazione armena, albanese ed ebraica). I piani dell'intervento sperimentati nel Sud, secondo Zanotti Bianco, potevano fungere da modello anche per agire a favore di quegli altri popoli del Mediterraneo che apparivano deficitari di strumenti per lo sviluppo democratico. Questa declinazione dei problemi dell'Italia meridionale da lui proposta, pur avendo visto con netto anticipo la necessità di un ponte culturale ed economico tra Mezzogiorno, Mediterraneo ed Europa, è stata però relegata nella penombra rispetto alla ricostruzione canonica del groviglio di problemi genericamente indicato come "questione meridionale".
Frutto di un progetto unitario, il Manuale di storia della Chiesa diretto da Umberto Dell'Orto e Saverio Xeres, in quattro volumi, si propone come strumento di consultazione e di sintesi per conoscere lo sviluppo della Chiesa nel corso della storia. Le pagine iniziali di ogni volume presentano il relativo periodo storico: l'Antichità cristiana, dalle origini della Chiesa alla divaricazione tra Oriente e Occidente (secoli I-V); il Medioevo, dalla presenza dei barbari (secoli IV/V) in Occidente al Papato avignonese (1309-1377); l'epoca moderna, dallo Scisma d'Occidente (1378-1417) alla vigilia della Rivoluzione francese (1780-1790); l'epoca contemporanea, dalla Rivoluzione francese al Vaticano II e alla sua applicazione (1789-2005). Nell'opera vengono evidenziati i collegamenti tra le varie epoche e tematiche, mentre alcuni inserti approfondiscono vicende o concetti particolari. Ogni capitolo è arricchito da una bibliografia selezionata che indica tanto i testi utilizzati per elaborare l'esposizione quanto quelli che permettono di meglio conoscere e comprendere gli argomenti trattati.
Questo volume è un memoriale, quasi un'autobiografia di un sacerdote che ha lavorato per molti anni in ambito catechistico, pubblicando e diffondendo testi e sussidi. Inoltre don Pasquale è stato per diversi anni direttore spirituale della beata Alexandrina Maria da Costa e ha intrattenuto un lungo e fecondo rapporto spirituale con suor Lucia di Fatima.
Gli ultimi sovrani d'Italia hanno regnato per ventitre giorni. Erano stati preparati per il regno e, secondo gli osservatori più attenti, sarebbero stati forse i migliori che l'Italia avrebbe avuto, ma la storia si è incaricata di mutare il loro destino, quando gli italiani hanno scelto la democrazia e la famiglia reale ha scelto l'esilio. L'autrice ripercorre la vita degli ultimi sovrani d'Italia esaminando la loro storia personale, i momenti e i movimenti politici e sociali in cui si sono trovati a vivere e le decisioni. L'autrice vuole restituire il ritratto umano di Maria José e di Umberto di Savoia, collocando la loro vicenda personale nel contesto di una pagina complessa della storia italiana dell'immediato dopoguerra.
Il football è un sistema di segni, cioè un linguaggio. Esso ha tutte le caratteristiche fondamentali del linguaggio per eccellenza, quello che noi ci poniamo subito come termine di confronto, ossia il linguaggio scritto-parlato (Pier Paolo Pasolini). Il gioco del calcio nelle parole dei poeti, degli scrittori, dei giornalisti, dei cantautori e dei tifosi. Dalle liriche, edite e no, di autori del passato (Saba, Sanguinea, Pasolini, Luzi, Sereni, Giudici, Gatto...) e contemporanei (De Angelis, Damiani, Ramai, Cucchi, Lamarque, Rossani...) agli scritti di Arpino, Pratolini, Brera, Viola, Tortora, Carosio, Gramellini, Fazio... fino ai testi dei cantautori, (Vecchioni, Rino Gaetano, De Gregori, Dalla, Jannacci, Ligabue...) e ai vessilli dei tifosi. Prefazione di Alessandro Bonan.