Il Sacro Manto, preghiere, novene, tridui, coroncine e devozioni a san Giuseppe.
Don Mario Aldighieri, già autore di "Il ragazzo di Nazareth", con questa nuova narrazione cerca di entrare nell'intimo di Giuseppe, padre di Gesù, per mettere in luce i sogni e le speranze, i dubbi e le incertezze, il calore umano e la grandezza di chi "per amore e solo per amore" ha fatto della sua vita la fedele opera d'arte plasmata dalle dita di Dio. Giuseppe, purtroppo dimenticato dalla tradizione religiosa cattolica e dalla devozione popolare, è stato scavalcato da tanti altri santi, ridotto a silenzioso e vecchio custode del figlio di Maria, patrono della buona morte e, quando la problematica sociale è giunta al suo apice, il buon falegname è stato scelto come patrono dei lavoratori e degli operai, icona della Festa del Lavoro. Incoraggiato da papa Francesco, che ha definito il falegname di Nazareth custode del mistero del figlio di Dio, don Aldighieri fa parlare direttamente Giuseppe, secondo la finzione letteraria del diario. Ne esce un racconto intenso dove conoscenze bibliche, vita e spiritualità sono intimamente connesse.
Questo volumetto ospita gli interventi di studiosi e artisti di san Giuseppe che attestano l'attualità del Santo per diversi aspetti, con l'aiuto di pagine evangeliche, delle arti figurative e di tradizioni devozionali o folcloriche tuttora vive. Sono lavori che evidenziano nelle opere letterarie e artistiche prese in esame la non marginalità della figura di san Giuseppe all'interno della Sacra Famiglia e nella Chiesa, bensì il suo ruolo primario di padre e custode.
In questo libro sono presentate le virtù e la vita dello sposo terreno della Vergine Maria. Emblema di una vita fatta di silenzio, di riflessione e di dolce cura ovvero di quei cardini che hanno reso la sua esistenza ricca di amore infinito. San Giuseppe è stato, dunque, il primo sacerdote di Cristo.
Il libro ripercorre e approfondisce la figura paterna di Giuseppe di Nazaret, secondo l'approccio teologico e antropologico, in sintonia con la professione dell'autore, psicologo e psicoterapeuta con competenze teologiche. L'analisi, semplice e allo stesso tempo approfondita, si dirige sulle quattro relazioni fondamentali del santo: Giuseppe padre, sposo, figlio del Padre e, infine, la relazione con se stesso nella comprensione della missione insita già nel significato del suo nome. Un libro che cerca di porre in luce il vero padre terreno di Gesù, spesso "assente" nella teologia; secondo l'autore, Gesù con la sua esistenza terrena ci ha offerto oltre l'immagine del Dio invisibile anche l'immagine di suo padre Giuseppe, così da svelare chi egli fosse, sia sul piano delle relazioni familiari sia sul piano della storia della Salvezza.
Nella nostra società del frastuono, la lezione del silenzio di San Giuseppe è un regalo prezioso che ci stimola a trovare uno spazio di discernimento tra le tante proposte che riceviamo.
In queste pagine il silenzio si fa parola, l’umiltà si fa energia e forza nei momenti difficili e burrascosi della nostra vita come in quella di San Giuseppe, che non è mai stato lasciato solo - la carezza di Dio l’ha sempre accompagnato, specialmente quando i suoi sogni erano diversi dai progetti di Dio.
Questo libro è il tentativo di rispondere ad una domanda che da sempre attanaglia chi conosce la figura del Redentore solo dai racconti dei vangeli canonici: chi era quest’uomo? Cosa ha fatto nei suoi primi trent’anni? Con un po’ di fantasia ed il solido “aiuto” dei fatti narrati nei tanti vangeli “apocrifi”, potrete leggere il racconto della prima parte della vita della figura più conosciuta della cultura occidentale, narrato dalla fonte più autorevole in materia: suo padre Yussuf, il falegname. Dalla fuga in Egitto agli esordi della predicazione, bambino, fanciullo ed uomo, diverso ma comune, prescelto eppure simile agli altri: potrebbe davvero essere andata così? Starà al lettore decidere quanto i fatti narrati possano avvicinarsi alla propria idea del Salvatore come personaggio storico. Questo è infatti un libro che accontenterà coloro i quali desiderano un motivo in più per riflettere, sebbene possa essere, ugualmente, letto con estrema leggerezza.
Queste pagine ci conducono per le strade della Palestina, alla scoperta della figura di Giuseppe, sposo e padre di famiglia.
In questo testo il lettore troverà la pratica devozionale dei Sette dolori di San Giuseppe. Spunti personali di riflessione, Salmi e invocazioni della devozione popolare, tracciano un itinerario meditativo sulle orme di San Giuseppe.
Un testo su San Giuseppe che raccoglie e ordina quanto hanno detto di lui, nell'arco di quasi mezzo secolo, due grandi Pontefici: Paolo VI (1963-1978) e Giovanni Paolo II (1978-2005).
Nel suo appassionato studio l'autore sviluppa la dottrina dell'esortazione apostolica "redemptoris custos" illustrando con particolare attenzione la cooperazione di San Giuseppe al piano della salvezza. I Vangeli qualificano infatti San Giuseppe come Figlio di Davide sposo di Maria padre di Gesù giusto e lavoratore. L'incarnazione del Figlio di Dio è avvenuta nell'ambito di questa presenza umana divinamente "preordinata" nella quale la Chiesa ha sempre riconosciuto una "figura insigne" un maestro per tutti di vita interiore, un modello di virtù e il suo potente protettore. DALLA PRESENTAZIONE DI TARCISIO STRAMARE, O.S.J.
Il Sacro Manto è un particolare omaggio reso a San Giuseppe per onorare la sua persona e per meritare il suo patrocinio.
Sono senza numero le grazie che si ottengono da Dio ricorrendo a San Giuseppe attraverso queste invocazioni, che si consiglia di recitare per trenta giorni consecutivi, in memoria dei trent'anni di vita vissuti da San Giuseppe in compagnia di Gesù Cristo, Figlio di Dio.