La nuova edizione di un libro di grande successo, preceduto dalla prestigiosa presentazione di Mario Pomilio. Il libro è composto da un insieme di prose e di versi che si alternano,indirizzati ai giovani e ai giovanissimi per introdurli per gradi ai grandi temi della vita umana e cristiana: Dio, il senso della vita, il dono della fede, l’amore, il dolore,la speranza,l’amicizia,il peccato…
Un itinerario della mente a Dio, da percorrere con i pensatori di tutti i tempi. Cristiani e no. Famosi e sconosciuti. Da Agostino a Pascal. Dal santo Curato d'Ars a Papa Benedetto. Compreso qualche ateo, qualche umorista, e qualche Pierino dell'oratorio. Pensieri, massime, aforismi per scoprire che Dio: è creatore e padre, ci dona un fratello in Cristo, ci raccoglie nella Chiesa, ci rinnova con i sacramenti, ci nutre di fede speranza e carità, ci fa crescere nello Spirito, ci suggerisce le Opere... e ci aspetta dietro l'angolo. Pensieri arguti, scapigliati, spassosi, graffianti, per dialogare giorno dopo giorno con il "Dio con noi". E forse concludere con il Dio di Pascal: "Consòlati: non mi cercheresti se non mi avessi già trovato".
In una stagione in cui troppi si affrettano a dipingere scenari da guerra, a svendere il proprio corpo e la propria sessualità, ad affermare il potere dell'uomo sulla donna, ho cercato di proporre un semplice itinerario alfabetico, fatto di "luoghi comuni", per un dialogo possibile con la propria interiorità e per un riconoscimento di quanto sta a cuore a ciascuno di noi. Ogni lettera dell'alfabeto può contenere sicuramente innumerevoli termini o parole chiave, quindi l'itinerario non è concluso, che tutto ciò che ci abita non è un circolo vizioso, ma un avvincente intreccio di conoscenza di Dio, di sé e dell'altro, di custodia del passato e di sguardo aperto al futuro, di ricerca di un Dio che dà ancora senso alla vita e di lotta contro i falsi dèi, che una società continuamente mi presenta, e che mi affascinano.
L'icona evangelica del Buon Samaritano puo' essere utile per provare ad interpretare la differenza tra il curare e il prendersi cura.
L’autore di questo libro, forte d’una lunga esperienza come predicatore di ritiri per il discernimento vocazionale, propone un cammino simile a quello percorso dai grandi santi del nostro tempo, fornendo punti di meditazione concreti in grado di far percepire quale sia la chiamata di Dio sulla vita di ciascuno di noi. Per questo “ritiro”, Abramo, Simon Pietro, Matteo, Maria Maddalena, il giovane ricco… fanno da guida: attraverso cammini differenti, ciascuno di loro desiderò con tutto il cuore essere operaio nella messe del Signore.
Philippe Madre, autore affermato, diacono permanente, sposato e padre di due figli, è medico e membro della Communauté des Béatitudes dal 1975. È inoltre il fondatore dell’associazione Mère de Miséricorde.
«Caro Ernesto, tu sei tra quelli che preferiscono pregare piuttosto che parlare di preghiera; sei tra quelli che preferiscono amare piuttosto che parlare di amore; sei tra quelli che aprono la porta a Dio: e Dio entra e uno spazio di mondo si riempie di luce e di speranza. Tu hai capito che il sogno di Dio dobbiamo costruirlo noi con Lui, seminando gesti d'amore che, come gocce d'acqua nel deserto, fanno spuntare i fiori: l'Arsenale della Pace è uno di questi splendidi fiori». (dalla Prefazione di Angelo Comastri)
Ė un testo che raccoglie – postume – le omelie, le catechesi, le riflessioni di don Antonio Serra, sacerdote della diocesi di Napoli, educatore, padre spirituale: un pastore innamorato del suo popolo, dalle cui parole, ogni credente può ricevere input, provocazioni, indicazioni per camminare sulle vie del Vangelo.
Il testo, avendo come intelaiatura lo scorrere di tutto l’anno liturgico – e in particolare i tempi forti di Avvento - Natale e Quaresima - Pasqua –, offre al lettore un accompagnamento spirituale per dare alle proprie scelte un senso cristiano, per dare profondità ai momenti liturgici, per vivere il tempo come risposta a Dio. Può essere consigliato a tutti coloro che desiderino capire come vivere «concretamente» il Vangelo; anche a giovani in ricerca vocazionale, religiose/i, seminaristi, sacerdoti.
L’uomo nel corso dei millenni ha venerato una moltitudine di dèi, e anche oggi deve far fronte a nuove seduzioni: i miraggi del denaro e del consumismo, l’individualismo, il successo ad ogni costo, il male di vivere della depressione. La fede cristiana è seriamente interpellata nel suo stesso senso primario.
Il cardinale Lustiger, attraverso meditazioni brevi e dirette, affronta tutti i problemi che si affacciano nella mente e nel cuore di chi deve annunciare il Vangelo a questo mondo così distratto, e rivela qual è il cammino spirituale perché la coscienza percepisca la verità più bella: che Dio apre sempre la porta della fede.
Jean-Marie Lustiger, cardinale e arcivescovo emerito di Parigi, è nato nella capitale francese nel 1926 da genitori ebrei. I suoi vengono deportati ad Auschwitz, dove la madre muore nel 1943. Il giovane Jean-Marie si salva perché riesce a rifugiarsi presso una famiglia di Orléans. Qui, all’età di 14 anni, decide di convertirsi al cattolicesimo. Frequenta il liceo a Parigi, si laurea in lettere (per mantenersi agli studi lavora in un’officina meccanica) e poi decide di diventare sacerdote. Ordinato a 28 anni, svolge la sua attività pastorale in diverse parrocchie parigine, fino a quando Giovanni Paolo II, nel 1979, lo nomina vescovo di Orléans e, dopo meno di due anni, lo promuove arcivescovo di Parigi. Nella capitale francese rimane titolare della diocesi fino al febbraio 2005, quando lascia l’incarico per raggiunti limiti di età. Membro dell’Académie Française, ha scritto oltre venti volumi, molti dei quali pubblicati in italiano.
Chi è lo scartagonista? Colui che, scartato dagli uomini, viene reso protagonista da Dio. Nella Bibbia, come nella vita di tutti i giorni, ci sono tanti scartagonisti: personaggi che, dopo aver subito un rifiuto, sono diventati protagonisti non solo della loro vita ma anche di quella degli altri. Questo volume passa in rassegna personaggi biblici, santi e persone comuni uniti dall’essere scartagonisti. Su tutte spicca Gesù Cristo, grande protagonista della storia dell’umanità che, prima di risorgere, fu scartato, appeso e ucciso su una croce. Gli Scartagonisti è uno spunto di riflessione, un piccolo contributo per mettere in atto il cambiamento di mentalità auspicato da papa Francesco: il passaggio da una “cultura dello scarto” a una “cultura dell’accoglienza”.
Nel Vangelo sono numerosissimi i passi in cui compaiono dei numeri: «uno solo è il vostro maestro», «amico, prestami tre pani», «se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto», «Chiamati a sé i dodici discepoli», «E quelli gli fissarono trenta monete d’argento», e così via. A volte hanno un senso letterale, altre simbolico: Enzo Romeo li ha raccolti, disposti in ordine crescente e commentati brevemente e con uno stile accessibile a tutti. Questo sguardo «matematico» produce riflessioni inaspettate e stimolanti, svelando i significati di alcuni riferimenti numerici del testo che a volte passano inosservati, o vengono frettolosamente trascurati.