Bernardo pone al centro della vita cristiana l'esperienza di Dio amore. Ne "L'amore di Dio" egli ci presenta Dio come un Padre che ci ama come figli nel Figlio, che vive e parla nel nostro cuore, che ne diviene il tempio vivo, e chiede la risposta del nostro amore, della nostra fiducia, del nostro abbandono, della nostra preghiera, del nostro dono ai fratelli. Ne "I gradi dell'umiltà e della superbia" Bernardo indica l'umiltà come un camminare sulla via di Cristo, Verbo di Dio e immagine perfetta del Padre, che nella sua Incarnazione si è presentato come l'Umiltà stessa. L'"imitazione" di Cristo rimarrà, d'ora in poi, il centro focale di ogni autentica spiritualità cristiana.
Il libro sviluppa alcune importanti questioni di ecclesiologia: il ruolo sacramentale della Chiesa nella sua interezza; la funzione della grazia; la presenza incessante dello Spirito; il sacerdozio universale; lo sguardo dell’autore si apre su ampi orizzonti di vedute, animato dalla ricerca delle vie dello Spirito attraverso la storia di peccato e santità degli uomini.
La "Mystica Theologia" del monaco certosino Ugo di Balma fu pubblicata per la prima volta alla fine del 1400 in un volume di opere del francescano san Bonaventura e per secoli è stata erroneamente attribuita a quest'ultimo. Da tempo tuttavia gli studiosi ne hanno ridefinito la paternità, restituendo l'opera al suo legittimo Autore. Possiamo così leggere queste pagine di alta spiritualità alla luce dell'esperienza certosina nella quale si sono formate. È un piccolo trattato, ma conduce il lettore a scoprire la strada privilegiata per vedere Dio, la via della mistica lungo la quale l'uomo si lascia plasmare dalla preghiera fino a raggiungere l'unione con il vero e unico Bene. Una strada che, a partire proprio dalle pagine qui presentate, percorreranno poi alcuni giganti della mistica, come Teresa d'Avila e Giovanni della Croce. Una strada aperta anche oggi, per chi desidera a piccoli passi incamminarsi verso la felicità.
Taisija, badessa del monastero di leušino e Elizaveta feodorvna, gran principessa, appartenente alla famiglia dello zar, due personalità molto diverse, sia per ambiente culturale e religioso sia per sensibilità umana, ma accomunate dall'accoglienza coraggiosa del comandamento evangelico dell’amore per Dio e per il prossimo. Il libro riunisce la lettera a una novizia di taisija – opera letteraria in cui la forma epistolare ben rappresenta la profonda intimità tra la monaca anziana e la giovane – e antologia di lettere effettivamente inviate da Elizaveta ai suoi corrispondenti in varie parti di Europa.
San Benedetto da Norcia (480/490-547) è stato uno dei grandi protagonista del VI secolo. Erede dei monaci del deserto, fu allo stesso tempo un fondatore di monasteri e il "teorico" della vita monastica al quale farà riferimento tutta la tradizione occidentale. La sua Regola diede una nuova e autorevole sistemazione alla complessa, ma spesso imprecisa, precettistica monastica precedente. Nel solco di san Benedetto sorsero centri di preghiera, di cultura, di promozione umana, di ospitalità per i poveri e i pellegrini. Diventerà così il "padre dei monaci d'Occidente", prima di essere proclamato da Paolo VI "Patrono dell'Europa cristiana". Questa biografia non si limita a narrarne la vita, ma ricostruisce anche l'importanza della sua opera per i secoli a venire.
Fonti greche sulla vita di Pacomio e dei suoi discepoli. Introduzione, traduzione e note a cura di L. d'Ayala Valva.
Quattro monaci e un vagabondo, tradizioni diverse, esperienze uniche, ma un’identica tensione: cercare il Signore nella vita di ogni giorno, in mezzo a una comunità, nella solitudine o per le strade del mondo nella povertà estrema. La sapienza di questi uomini può portare frutto in ogni epoca, un messaggio che siamo chiamati a decifrare per discernere il cammino verso la vita piena e beata cui ciascuno di noi anela. Questi testimoni di un cammino di sequela, alimentato alla linfa del vangelo, possono ancora parlare agli uomini e alle donne del nostro tempo?
André Louf (1929-2010) è stato uno dei più autorevoli maestri spirituali del nostro tempo. Monaco e poi abate dell’abbazia trappista di Mont-des-Cats, ha contribuito con i suoi scritti e la sua umile sapienza alla riscoperta degli elementi essenziali della vita cristiana in occidente e al rinnovamento della vita monastica. Presso le nostre edizioni ha pubblicato, tra gli altri, Cantare la vita (2002), L’uomo interiore (2007) e Discernimento: scegliere la vita (2017).
Nell'Antico Testamento, la via designa la condotta dell'uomo in cammino verso Dio. Questa accezione permane nel Nuovo Testamento (cf. Mt 22,16) là dove questa via regale è qualificata come stretta (cf. Mt 7,14), sempre da raddrizzare (cf. Mt 3,3). Il Cristo stesso si definisce come la Via (Gv 14,6). Anche negli Atti degli Apostoli la "via" designa la vita cristiana conforme all'evangelo (cf. 9,2; 18,25-26; 19,9.23; 22,4; 24,14). Secondo la lettera agli Ebrei è una "via nuova e vivente" (10,20).Come l'unica casa del Padre ha molti posti (cf. Gv 14,2), così l'unica via cristiana conosce diversi itinerari, aventi ciascuno punti di partenza e tappe differenti, ma un fine comune. La via monastica potrebbe essere paragonata ad un labirinto, un percorso disseminato di ostacoli e possibilità. Come colui che percorre un labirinto deve innanzitutto penetrarvi e percorrerlo fino al centro per poi uscirne, così il monaco che percorre la via monastica deve innanzitutto penetrare fino al centro di se stesso per poi uscire da sé.
Nessuno riporta in maniera più teologicamente mirabile di San Giovanni l'Ultima Cena, quando Cristo istituì la Santa Messa e il sacerdozio. Parole, gesti, rivelazioni di Gesù sono trasmessi dall'apostolo più caro al suo Cuore in forma divina, trinitaria. In questo libro. Madre Agnese Carandente la rivive, mantenendo il sacro rispetto e con mistica partecipazione. Nel Settantesimo di Professione Religiosa, dopo una vita di preghiera e contemplazione, offre ai consacrati uno strumento per comprendere i passi giovannei e per dare ragione alla chiamata dei prescelti, non sognatoti, bensì innamorati che vivono da protagonisti la storia con Dio, trasmettendo le meraviglie della Santissima Trinità. "Non cielo chiamata senza prospettiva di ciò che si abbraccia. Dio si rivela nella luce che mi invade l'anima, Alloa il mio sì, libero e voluto, mi apre orizzonti infiniti. Nessuno al mondo può darmi questa Luce, la ricevo dal Verbo fatto Uomo, Luce Eterna del Padre. Ed è questa Luce- Parola che mi dà libertà", proposta da Cristo, con cui l'agostiniana è entrata in profonda comunione grazie ad umiltà, docilità, perseveranza e grazie anche al mistico San Giovanni.
Finalmente abbiamo in italiano le più belle composizioni liturgiche dell'Ortodossia, della Chiesa di lingua greca. Sono testi poetici usati per la liturgia delle grandi feste. Magnifici dal punto di vista letterario e ricchissimi di contenuto teologico: sono un'ispirata esposizione della Divina Economia secondo l'esperienza ecclesiale maturata nei più prestigiosi monasteri, come San Saba in Palestina e Studios a Costantinopoli. Hanno come autori i grandi Padri della Chiesa greca, come Basilio Magno, Gregorio di Nissa, Gregorio di Nazianzo, Giovanni Crisostomo, Efrem il Siro, Giovanni di Damasco. Sono monaci che componendo i testi liturgici hanno voluto trasmettere la bellezza del Dio Gesù Cristo, contemplato e amato, e educare alla fede. Per essi la storia della salvezza è il poema epico del popolo cristiano, che partecipando ai Santi Misteri vive la vita della umanità deificata di Cristo e diventa per grazia ciò che Dio è per natura. Il curatore del volume, il prof. Pietro Galignani, ne mette in luce le fonti, gli aspetti più originali e i temi di fede a cui gli inni vogliono introdurre il credente. Prima edizione a livello mondiale con testo greco e traduzione italiana a fronte.
Il libro illustra la genesi e i primi tempi del monachesimo, fino al VI secolo. Dopo un primo capitolo dedicato alla problematica delle origini, si sofferma sui grandi personaggi che dalla metà del III secolo sono stati protagonisti delle diverse forme di vita monastica in Oriente e in Occidente: Antonio padre degli eremiti, Pacomio padre dei cenobiti, san Basilio padre del monachesimo Orientale, Evagrio Pontico e Giovanni Cassiano, Agostino e la comunione fraterna, Benedetto patriarca dei monaci d'Occidente.