Umberto Veronesi è stato per cinquant'anni una delle figure centrali del mondo scientifico italiano, un simbolo di eccellenza e di empatia nei confronti dei pazienti, e un grande catalizzatore di energie nella ricerca come nelle politiche sociali. In questa biografia, che si concentra anche sul Veronesi più intimo, Alberto Costa, anch'egli medico, amico personale e collaboratore per più di trent'anni del grande oncologo, racconta la carriera di Veronesi e la sua passione per la professione di medico attraverso mille piccole storie quotidiane: dalle notti insonni dopo un intervento difficile, al sorriso delle moltissime donne salvate dal tumore al seno. Una passione che Veronesi ha dimostrato anche nella sua attività politica, come ministro della Sanità e senatore, e nell'impegno sociale che lo ha fatto diventare una figura di spicco e molto seguita dal grande pubblico italiano. Nella parte finale del volume sono raccolti, in forma di monologhi in prima persona, gli appunti dell'autore tratti dai suoi ultimi incontri con Veronesi, che offrono al lettore uno sguardo illuminante sulla vita privata del medico milanese. Mostrandoci la dimensione pubblica e quella più personale di questo sognatore tenace, questa biografia disegna il ritratto di un uomo che ha lasciato un segno indelebile non solo nell'approccio alla cura del cancro, ma anche nel cuore di tutti.
«Una società non è davvero democratica finché non si sposta decisamente verso la voglia di capire.» È a questo desiderio che Umberto Veronesi si è ispirato nella sua ricerca, nel suo lavoro quotidiano di medico e nella sua vita. Da qui è partito per cercare di comprendere un mondo sempre più complesso e più sfuggente, ma anche capace di offrire grandi opportunità a patto di saperle vagliare in modo critico, libero, responsabile. Alla base di tutto sta il nostro diritto di essere umani - donne o uomini, sani o malati, stranieri o cittadini. Un diritto che si esercita nell'arte dell'ascolto, nel confronto con gli altri, nella passione per la scienza e per la conoscenza, nel rispetto profondo della dignità di ciascuno. Che parli della sua «medicina della persona» o delle ultime frontiere della bioetica, dell'inutilità del dolore o del lusso della salute, della miseria della guerra o del miracolo della pace, Veronesi mostra nei pensieri raccolti in questo libro un'empatia e un acume che sono la traccia della sua essenza più profonda: quella del vero umanista, che vive a fondo la propria realtà senza mai smettere di immaginare un futuro migliore.
Al centro della riflessione sono le parole della cura, vale a dire alcuni termini chiave - medicina, terapia, farmaco, chirurgia - capaci di delineare nel loro insieme l'ambito, la natura, gli strumenti e le finalità di quella che convenzionalmente viene definita scienza medica. Nell'esplorazione di questo territorio, si risale più volte alle origini storico-concettuali della medicina, affondando anche nel repertorio mitologico, letterario e filosofico del mondo classico. Con la convinzione che, a differenza di ciò che si potrebbe superficialmente pensare, la storia della medicina non può essere paragonata a un album contenente l'illustrazione delle invenzioni più celebri. Al contrario, un primo passo per superare una concezione banalmente positivistica della medicina può essere compiuto da un lato valorizzandone il percorso storico, i successi e le sconfitte, e dall'altro misurandosi senza censure con le grandi questioni soggiacenti alle "parole" che ne definiscono il campo.
Rispettare i bisogni irrinunciabili dell'essere umano: non soffrire, essere informato, mantenere la dignità. Per Umberto Veronesi è questo il punto di partenza per rifondare la medicina del futuro. Una convinzione che si dispiega con lucidità e limpidezza nelle pagine del suo libro dove affronta i nodi cruciali del rapporto tra scienza, politica e religione, mettendo a fuoco gli aspetti principali di quella che appare come una vera e propria "rivoluzione etica". Una riflessione intrecciata a ricordi e aneddoti che hanno cambiato la visione del mondo e della scienza di un grande medico.
Che cosa si scatena dentro di noi dopo una diagnosi di malattia oncologica? Quali strumenti mettono in campo il nostro corpo e la nostra mente per contrastare la malattia? Quali relazioni si stabiliscono con chi ci cura e con chi ci sta vicino? Come si affrontano interventi chirurgici e terapie? Come sarà la vita dopo questo lungo, doloroso percorso? Umberto Veronesi e Gabriella Pravettoni, che da anni - ognuno per le proprie specifiche competenze - si prendono cura di persone ammalate di tumore, provano a dare risposta a queste domande con un approccio innovativo: la medicina della persona, che supera il concetto tradizionale di cura del corpo e dà spazio alla persona nella sua totalità (corpo e mente). Capiremo che le risposte non sono univoche perché diverse tra loro sono le persone che le pongono, ma anche che, nel baratro in cui ci precipita la malattia, ciascuno di noi può contare su impensabili risorse personali e numerosi alleati con cui combattere la sua battaglia: medici, psicologi, terapeuti, operatori, pronti ad affiancarci nel difficile percorso e capaci di mettere in atto per noi i progressi straordinari della ricerca scientifica. Scopriremo che la malattia può e deve essere vissuta come un'occasione di cambiamento: di stili di vita, di attitudini mentali, di visione del futuro, di senso stesso della vita. E che dopo tanta sofferenza potremmo ritrovarci a essere persone più forti e consapevoli.
"Voglio raccontare la tua vita come non è mai stato fatto prima". Annalisa Chirico irrompe così nella quotidianità del professor Umberto Veronesi. Gli propone un viaggio tra i ricordi per ripercorrere la "risalita controcorrente" di quel ragazzino che, nato da una famiglia di contadini della pianura lombarda è incluso per ben due volte nella rosa finale dei candidati al Nobel per la medicina. Nel dialogo serrato tra la giovane giornalista e l'uomo di scienza due generazioni si confrontano sui grandi temi dell'esistenza l'amore, le passioni, la morte, la pace, la religione - e sugli avvenimenti della storia e dell'attualità. Ne emerge il resoconto di una battaglia quotidiana tra desideri, tentazioni, aspettarive e bisogni. "La lezione che il professore consegna ai lettori è - nelle parole di Annalisa Chirico - l'umiltà dell'essere. È un uomo senza pretese da superuomo che si scopre in modo inedito nella propria umanità, finanche negli aspetti più intimi e delicati, con l'inevitabile carico di ridicolo che la vita di ciascuno di noi porta con sé".
Un manuale pratico, rivolto agli adolescenti, in cui Umberto Veronesi, l'uomo simbolo della scienza italiana, coadiuvato dalla giornalista Francesca Morelli, spiega quali sono i meccanismi che regolano la nostra salute, come oliarli, come proteggerli e come rafforzarli con uno stile di vita e di alimentazione corretto e facile da seguire. Concepito seguendo la giornata-tipo di un ragazzo, dalla colazione del mattino al momento del sonno, passando per lo sport, lo studio, il divertimento, il libro è una vera e propria miniera di consigli pratici, improntati alla filosofia che è meglio prevenire che curare e che una vita lunga e sana va costruita, amata e difesa giorno per giorno, a partire da subito. Come dice Veronesi: "La vita può essere paragonata all'insieme automobile-autista-autostrada. È importante che la macchina, che rappresenta la base genetica del vostro organismo, sia robusta e duri a lungo. Occorre però che il guidatore - dunque, tutti voi sia in grado di usarla in maniera corretta senza mandarla fuori giri, e infine è necessario che la strada percorsa dalla macchina sia buona e regolare, perché se è piena di buche rischia di mandarla in pezzi o danneggiarla seriamente".
A chi gli chiedeva se sarebbe mai potuto esistere un mondo senza mafia, Giovanni Falcone un giorno rispose: "Ha avuto un principio, ha una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine". Si può dire la stessa cosa riguardo al cancro? È una delle domande che il prof. Umberto Veronesi si sente rivolgere più spesso. Quanto ci separa dal primo giorno senza cancro? Arriverà l'alba della "mortalità zero"? Fra quanto tempo? Un libro che mette in luce i progressi effettuati in questo difficile cammino, le speranze più concrete per il domani, le nuove applicazioni e le certezze a cui aggrapparsi fin d'ora. Perché il primo giorno senza cancro è già oggi.