L'opinione comune ritiene che su matrimonio e famiglia, ormai, si possa dire qualsiasi cosa. Questo libro desidera ricordare che esiste una verità ragionevole e inequivocabile sulla persona, sull'amore, sulla sessualità, sulla responsabilità. Desidera, inoltre, accogliere l'invito, rivolto dall'esortazione apostolica post-sinodale Amoris Laetitia, sull'importanza di un'educazione sessuale autentica, tale come è possibile considerarla «solo nel quadro di un'educazione all'amore, alla reciproca donazione» (AL, 280). Con la speranza che tra i primi lettori di queste pagine ci siano soprattutto i giovani che «devono potersi rendere conto che sono bombardati da messaggi che non cercano il loro bene e la loro maturità. Occorre aiutarli a riconoscere e a cercare le influenze positive, nel tempo stesso in cui prendono le distanze da tutto ciò che deforma la loro capacità d'amare» (AL, 281).
Unico e straordinario è il disegno di Dio: prima Cristo e poi Adamo! Come a dire: "la soluzione precede il problema". Non esistono due progetti, come se il peccato avesse costretto Dio a cambiare piano, esiste un unico e straordinario disegno. Infatti, il peccato di Adamo può aver sorpreso Dio fino al punto da sconvolgere il suo disegno originario d'amore? La Scrittura rivela che Cristo è prima di tutte le cose, tutte sono state create per mezzo di lui (cfr. Col 1,16). Siamo stati pensati e voluti nel Redentore. All'inizio di tutto c'è Cristo morto e risorto e solo in Lui si rivela il mistero dell'uomo e della Chiesa. Il testo conduce il lettore alla scoperta di questa meravigliosa visione cristocentrica che Giacomo Biffi ha meditato e proclamato per tutta la sua vita. Postfazione di Matteo Maria Zuppi. Prefazione di Inos Biffi.
Nel 5° anniversario dalla morte del Cardinale Giacomo Biffi, don Samuele Pinna e Davide Riserbato con l'Arcidiocesi di Bologna ci offrono un libro in sua memoria. Non una semplice antologia di testi, ma una sintesi del suo pensiero teologico e pastorale nei punti fondamentali della sua teologia: Cristo, la Chiesa, l'uomo e l'importanza dell'annuncio della verità nella carità. Postfazione di Matteo Maria Zuppi.
La vicenda di Zaccheo, considerata con saggezza in questo volume, ci apre al mistero della misericordia di Dio e alla etica della gratitudine e della riconoscenza. L'incontro con Cristo cambia indubbiamente il cuore del capo dei pubblicani di Gerico. Gesù stesso prende iniziativa verso di lui. Egli valorizza questa "ostinata curiosità" che porta Zaccheo a voler vedere Gesù salendo sopra un albero di sicomoro, data la sua bassa statura. La vita cambia anche moralmente quando la libertà asseconda la grazia di un incontro. È questa l'etica della gratitudine e della riconoscenza di cui abbiamo bisogno nel nostro tempo, determinato spesso da pensiero calcolante. L'etica della gratitudine scaturisce dalla grazia di un incontro che corrisponde a quella ostinata curiosità che il libro di don Sergio Stevan giustamente elogia.
La ricerca teologica contemporanea appare sempre più orientata ad operare una scissione tra cristianesimo e pensiero greco; quest'ultimo sarebbe stato come "aggiunto" arbitrariamente dalla Chiesa alla fede dei primi apostoli e andrebbe dunque rimosso per poter cogliere il messaggio di Gesù nella sua purezza originaria. Per i fautori della separazione tra teologia e lógos greco, la metafisica classica non rappresenta più uno strumento utile a render ragione della fede; essa è, al contrario, una sorta di retaggio obsoleto, un paramento inutile ed ingombrante che risulta, in ultima analisi, solo di intralcio allo sviluppo di una riflessione teologica libera e adulta. Ma le cose stanno veramente così? A partire dal discorso di Papa Benedetto XVI tenuto a Ratisbona nel 2006, l'autore riflette sulla legittimità di questo processo di de-ellenizzazione, analizzandone le origini storiche, le intrinseche incongruenze e le inevitabili ricadute sul pensiero teologico e sul rapporto che lega fede, ragione e conoscenza.
Nel nostro tempo, nel quale mediante la globalizzazione e la migrazione aumenta la mescolanza e la polarizzazione delle visioni del mondo, la convivenza in una società libera diviene più impegnativa, e il confronto tra le culture e le religioni imprescindibile. Il pluralismo culturale e religioso quindi diviene inevitabile e si impone come una realtà che va interpretata e richiede giuste soluzioni. L’autore nel libro si pone il problema di come si possa conciliare la verità sancita e indicata dal cattolicesimo con il relativismo, la pluralità di culture e di religioni che caratterizza la nostra epoca contemporanea.
Grazie alla loro esperienza di pastorale sia in Italia che in territori di missione, gli autori testimoniano in queste pagine di riflessione teologica il travaglio della Chiesa di oggi, che con fatica cerca di uscire da una situazione di stallo, di egoismo e di privilegio, per tornare a mettersi veramente a servizio dell'umanità intera e di tutto il creato. C'è la rassegnazione diffusa, anche all'interno della Chiesa, che l'egoismo sia la legge che impera nel mondo a tutti i livelli. Sembrerebbe che non ci sia più niente da fare. I poveri sono destinati inesorabilmente a continuare a soffrire, mentre altri difendono i loro agi. Spesso, coloro che cercano il senso della vita in Dio lo trasformano nel primo degli egoisti, per poter giustificare il loro egoismo: l'onnipotente al servizio dei potenti cattivi. Il poeta Mu'in Bsisunei suoi Quaderni Palestinesi trascrisse una frase imparata da bambino da un condannato a morte palestinese: «I ricchi hanno Dio e la polizia, i poveri hanno le stelle e i poeti». I poveri non sembrano percepire ancora oggi chiaramente che Dio sta dalla loro parte. L'immagine di un Dio potente e guerriero, simile ai forti del mondo, ha radici profonde difficili da estirpare perché si richiede un cambio di orizzonte nella fede in Dio. Gli autori non pretendono di dire qualcosa di nuovo su Dio, ma cercano di dirlo in modo nuovo, legato al vissuto dell'uomo di oggi, alla sua storia, alle sue domande di senso.
L'audacia del titolo - "Dimmi la verità. Dialoghi sul senso della vita" - pone a tema la motivazione che ha ispirato questo libro: un confronto sulla verità, tra un prete italiano e la massima autorità ecclesiastica cattolica dell'Est Europa. A partire da una questione decisiva per l'essere umano: «che cos'è la verità?». Una domanda che, d'un tratto, pare essersi fatta imbarazzante per la stessa Chiesa, al punto da risultare spesso elusa o rimossa. A farne le spese è l'essere umano, con la sua dignità e la sua libertà, i suoi fondamenti inalienabili. Sviatoslav Shevchuk arcivescovo maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina risponde alle domande di Paolo Asolan offrendo risposte chiare e mai ovvie su temi cruciali perché si possa dare un senso alla vita umana.
Un percorso attraverso i Salmi, mettendo al centro questa problematica, ci consente di scrutare/il mistero dell'animo umano che è costituito essenzialmente da questa fondamentale domanda che è la stessa per l'uomo di ieri e di oggi: è il tema dell'idolatria e dell'ateismo nei Salmi. L'ateismo è infatti una realtà che non riguarda solo i non credenti, ma in qualche modo lambisce anche l'anima del credente. Ecco allora la coraggiosa affermazione in alcuni Salmi circa l'assenza o lontananza di Dio lamentata, sofferta e perfino rimproverata a Dio stesso nella preghiera, tanto da apparire quasi il suo contrario. Un percorso a tappe, un viaggio faticoso, talvolta doloroso, che si conclude con una esperienza decisiva: l'esperienza viva, forte e dolcissima di una trascendente Presenza che dà certezza, solidità e gioia all'avventura umana.
"Nella sua duplice natura di florilegio di ricordi e di teoria di studi sul pensiero e il magistero di Giacomo Biffi, questa raccolta di scritti in suo onore, a un anno dalla scomparsa, si attesta quale evento editoriale assolutamente unico nel suo genere."
Con l'espressione 'contingenza umana' ci si riferisce al limite fondamentale imposto dal semplice fatto che non ci siamo autocreati. Siamo esseri che sono nati, che vivono insieme con gli altri e che devono morire. La nostra esistenza è un dono originario e gratuito.