Considerato il "don Bosco del XXI secolo", padre Pepe è l'ultimo rappresentante di una tradizione di impegno della Chiesa argentina con gli emarginati, quella dei curas villeros, i sacerdoti che negli anni Sessanta hanno deciso di vivere con gli abitanti delle periferie più povere di Buenos Aires. In questo libro padre Pepe racconta la propria vita: gli anni di seminario durante la dittatura, l'esperienza di sacerdote e l'incontro con le villas miseria di Buenos Aires-, l'amicizia con Bergoglio, il cammino fra i più poveri, la lotta contro la droga, fino alle minacce di morte da parte dei narcotrafficanti, l'esilio a Santiago dei Estero e, infine, il ritorno a Buenos Aires, nella baraccopoli di Villa La Càrcova, Completano il volume una scelta di suoi discorsi, alcuni significativi documenti del Gruppo di sacerdoti per le villas d'emergenza di Buenos Aires da luì coordinato e la famosa intervista a Papa Francesco realizzata insieme ai giovani di Villa La Càrcova, Il libro è pubblicato contemporaneamente in Italia e in Argentina.
In Marco Aurelio, prima console e poi imperatore romano nel II secolo, Renan ritrova quella stessa passione per la filosofia e la ricerca intellettuale che aveva segnato il suo passaggio dagli studi teologici a quelli filosofici. Scritto nel 1882, come parte del più ampio progetto di una storia delle origini del Cristianesimo, il racconto della vita di Marco Aurelio assume le forme di una profonda riflessione sui concetti di giustizia e tolleranza e del loro rapporto con lo sviluppo politico e sociale dell'uomo. La Roma imperiale riproduce quella tensione tra il pensiero filosofico e l'idea religiosa, che ancora non riesce a trovare una composizione pacifica. Marco Aurelio, fedele alle tradizioni della società romana, non fermerà la persecuzione dei credenti, di cui mal tollerava la spiritualità astratta e irrazionale. Tuttavia, egli sarà sempre un "mite persecutore" e non sarà in grado di fermare lo sviluppo ormai straripante della Chiesa di Roma.
Nell'estate del 1932, a pochi mesi dall'ascesa al potere di Hitler, il ventiseienne Dietrich Bonhoeffer tiene un corso universitario sull'essenza della Chiesa. Sviluppate dal punto di vista della teologia protestante, le riflessioni di Bonhoeffer si concentrano sul rapporto tra l'istituzione ecclesiastica, espressione di Dio nel mondo, e la società che la circonda. Con un'analisi lucida e schietta, il giovane teologo riconosce le difficoltà della Chiesa di rappresentare adeguatamente nel mondo la realtà divina, indicando allo stesso tempo la necessità di continuare a trasmettere ai fedeli il significato dell'appartenenza a una comunità spirituale. Per non perdere il contatto con il mondo, in cui è storicamente collocata, la Chiesa deve recuperare l'autenticità e la passione delle origini, deve cioè ritornare ad essere il "luogo" di Dio in Terra. La presente edizione è arricchita da due lettere inedite scritte nel 1936 dal seminario clandestino di Finkenwalde, in cui Bonhoeffer prosegue la sua riflessione sulla vera natura dell'istituto ecclesiastico.
Nel dicembre 2004 David Storey, un australiano di 22 anni ha comprato per 26,500 dollari veri un'isola che non c'è, che esiste soltanto in Project Entropia, in un mondo virtuale. Ogni sera migliaia di persone si danno appuntamento in locali fantasma, per ballare e cantare sul monitor, abbracciandosi stando a migliaia di chilometri di distanza. Un cinese è arrivato a uccidere nella realtà per uno sgarro commesso in un mondo inesistente. Qualcuno ha deciso di unirsi in matrimonio per interposta persona, tramite il proprio avatar, l'alter ego virtuale, che drammaticamente può anche invecchiare. Il libro raccoglie esempi di realtà virtuale che sembra essere diventato un mercato molto reale.
Narratore di genio e pensatore originale, C. S. Lewis è uno scrittore dichiaratamente cristiano, ma di una religiosità senza moralismi e facili consolazioni, alimentata e messa alla prova nel quotidiano confronto con la vita. I nove testi contenuti in questa raccolta sono un perfetto esempio di come la sua riflessione dialogasse con i mutamenti sociali della nostra epoca, e di quanto rigorosa e attuale sia la sua denuncia delle illusioni ideologiche del mondo moderno, a cominciare dagli pseudo-miti dello scientismo e del progresso materiale. Originariamente pubblicati su diversi periodici britannici tra il 1942 e il 1963, e qui per la prima volta tradotti in italiano, i saggi tracciano un percorso che va dalle relazioni con l'altro (Tre categorie umane, Il problema con "X"..., Non abbiamo "diritto alla felicità") alle diverse manifestazioni della fede (Il Grandioso Miracolo, Lavoro e preghiera, Miracoli), fino ad affrontare apertamente le nuove, inquietanti, possibilità di confronto con l'assoluto in una prospettiva apocalittica (Vivere al tempo dell'atomica, Religione e viaggi interspaziali e L'ultima notte del mondo). La fluida prosa di Lewis - limpida nella convinzione che per parlare di ciò che è più importante occorrano parole semplici - riconduce così ogni aspetto del reale a un orizzonte metafisico, riscoprendo una naturale necessità nel pensare e nell'agire religioso.
Quali sono le radici della spiritualità di Papa Francesco? Quali sono i nuovi orizzonti e paradigmi della Teologia della Liberazione? In un serrato confronto con le più recenti elaborazioni teologiche, col Magistero della Chiesa e con la tradizione (in particolare quella ignaziana), padre Libanio condensa una vera e propria agenda programmatica per la Chiesa dei prossimi anni. Il testo si sviluppa a partire dal tema dei “nuovi paradigmi della teologia della liberazione” di cui enuclea in maniera densa i punti più rilevanti, collocati in una prospettiva d’insieme rinnovata e globale. Povertà, cura dell’ambiente, promozione della giustizia, apertura ai segni dei tempi, nuovo slancio missionario sono i principali temi su cui aprire un vero confronto nelle comunità cristiane di tutto il mondo.
La vita sociale, l'economia, gli spostamenti, le città. L'intero mondo degli umani si è fermato per fronteggiare la minaccia pandemica della Covid-19. Non ci era mai successo prima, e non sappiamo che conseguenze comporterà. Siamo ancora nel presente del "tempo sospeso", ma il pensiero già corre al domani, paure e speranze, che tutto sarà uguale, che tutto sarà diverso.
È vero che il 2 è il numero primo più piccolo, il 3 il più piccolo numero dispari, il 14 il più piccolo numero scomponibile? E ancora: perché il 13 o il 17 portano sfortuna? Günter Ziegler scrive un libro istruttivo, rivelandoci quante sono le formule numeriche che si nascondono dietro le situazioni quotidiane più comuni e ricorrenti. Con grande ironia e semplicità, l'autore ripercorre gli eventi e i personaggi più importanti che hanno segnato la nascita e lo sviluppo del mondo dei numeri. I misteri, gli enigmi, ma anche le inesattezze e le leggende che circondano la loro storia, svelano al lettore quella realtà affascinante e complessa che condiziona ogni momento della nostra esistenza.
Oggi si sta sempre più prendendo coscienza dei molteplici lati oscuri della globalizzazione. Per la diffusione che questo processo ha conosciuto negli ultimi decenni, i Paesi industrializzati hanno infranto norme etiche basilari, puntando esclusivamente sul soddisfacimento dei propri interessi: a farne le spese sono stati i Paesi in via di sviluppo, e soprattutto i poveri che li abitano. Ma è possibile conciliare il perseguimento dei propri interessi con l'etica? E fino a che punto possono spingersi le logiche del mercato? Secondo Stiglitz è possibile, sollecitando interventi e politiche di riforma delle istituzioni. L'etica, alla fine del suo percorso, resta una bussola imprecisa, ma è l'unica a offrire un orientamento, seppur minimo, in un mondo in cui l'unico faro troppo spesso indica la direzione sbagliata.
Se è vero, come è vero, che leggere un libro rappresenta uno dei modi migliori di viaggiare con la mente, questa guida ai luoghi più segreti del mondo è in grado di fare di più perché mette nero su bianco tutti quei luoghi che i poteri forti - siano essi di carattere politico, economico, militare o spirituale - non vogliono assolutamente farvi visitare. In questo modo i sotterranei del Vaticano, il giardino dei "banchieri della Regina" al 440 Strand di Londra, i club dove albergano le sette massoniche europee e americane o l'inquietante Area 51, la zona del Nevada in cui il governo statunitense condurrebbe esperimenti ufologici, vengono raccontati con la stessa chiarezza che ci si aspetta da una "normale" guida turistica. Un reportage sull'ignoto che comprende il fantomatico - e ufficialmente non esistente - "Club 33", creato da Walt Disney in persona, e il satanico Castello di Wewelsburg, quartier generale delle SS di Himmler, la siciliana caverna dei Beati Paoli e la norvegese isola di Svalbard, dove sono custoditi i semi di tutte le piante del mondo per porre rimedio a eventuali disastri ecologici. Abili nello smascherare misteri descritti come tali solo a uso e consumo dei turisti più sprovveduti, Klimczuk e Warner offrono al lettore un testo pieno di sorprese e la possibilità, più unica che rara, di visitare i luoghi più segreti del mondo e di svelare gli arcani a cui sono collegati.
Storia di vita e di intensa sperimentazione psicopedagogica, "A scuola con il mondo" racconta l'esperienza didattica e umana di Angelina Linda Zammataro: una maestra-psicologa romana che, tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta, mise la sua vita al servizio di una nuova idea di scuola. Con un linguaggio appassionato e appassionante, il lavoro della Zammataro riflette su una realtà in perenne mutamento, come quella che avrebbe portato la scuola a cimentarsi con la tematica dell'interculturalità, e, non senza ironia, denuncia i retaggi conservatori che ancora pesano sulle istituzioni didattiche italiane. Il risultato è un testo in cui, al valore scientifico, si unisce la testimonianza di un nuovo e concreto metodo pedagogico: la Psicoanimazione. Un approccio innovativo nel fondamento teorico dell'insegnamento e del tutto attuale per le soluzioni offerte alle più scottanti questioni sociali - dall'integrazione degli alunni provenienti da contesti extraeuropei all'inserimento dei diversamente abili - in grado di ricondurre le stesse all'interno di un percorso più ambizioso: dare vita a una scuola davvero capace di riportare il bambino al centro del processo educativo e restituirle così il suo autentico fine di formare esseri liberi e pensanti.
Quando, nell'Ottocento, William Perkin sfruttò il risultato casuale di un esperimento finito male, inventò il colorante malva e fece nascere la chimica industriale (degli esplosivi, della fotografia, dei profumi). Da allora siamo stati in grado di "sintetizzare", cioè produrre reazioni chimiche, e creare medicine come l'aspirina, colori, diamanti, carne e addirittura la vita. Emerge così una nuova categoria con cui classificare la realtà, il sintetico: qualcosa che non è distinguibile dal naturale, ma che esiste perché prodotto secondo processi che normalmente definiscono l'artificiale. Che significa? Oggi possiamo teoricamente produrre per sintesi un essere umano o la vita aliena per un altro pianeta. Quali domande etiche pone tutto questo? Ciò porterà a sconfiggere tutte le malattie oppure l'uomo, giocando ad essere Dio, trasformerà il futuro in un incubo distopico?