Questo volume non si rivolge solo agli studenti universitari, ma anche agli operatori giuridici privati, ai funzionari della Pubblica Amministrazione e agli operatori del mondo dell’informazione, tutti quotidianamente investiti da tematiche di rilevanza internazionale.
Il sistema giuridico internazionale viene qui presentato nella pluralità delle sue dimensioni funzionali.
In particolare:
a) come uno degli strumenti di gestione del mutamento mirato alla salvaguardia dei livelli minimi di stabilità e prevedibilità delle relazioni internazionali;
b) come linguaggio finalizzato al raggiungimento dell’accordo, o come strumento di gestione del “disaccordo pacifico”;
c) come elemento di maggiore consapevolezza strumentale ad una migliore tutela dell’interesse generale e di quelli privati di portata internazionale;
d) come una delle chiavi di lettura delle dinamiche della società internazionale contemporanea.
Le tre funzioni su cui si fonda l’ordinamento giuridico internazionale – formazione, accertamento e attuazione coercitiva delle regole – vengono analizzate nella dimensione storico-sociale moderna e contemporanea. Tale analisi mette in rilievo come le regole giuridiche internazionali – sebbene elaborate dagli Stati e ad esse indirizzate – incidano sui privati e sul funzionamento degli ordinamenti giuridici nazionali.
Le numerose esemplificazioni della prassi relative alla formazione, accertamento ed esecuzione delle regole internazionali sono state scelte per fornire indicazioni anche relativamente al contenuto delle regole di comportamento del diritto internazionale, particolarmente, in tema di trattamento degli stranieri e delle loro attività economiche, diritti umani, utilizzazione e protezione dell’ambiente, immunità giurisdizionali e uso della forza.
Il volume – rivolto agli studenti e ai cultori che si affacciano allo studio del diritto costituzionale comparato – si propone di fornire un quadro esauriente degli aspetti metodologici della materia.
Sinora, gli apporti per la costruzione di una metodologia comparatistica nell’ambito delle discipline giuridiche sono stati offerti soprattutto dai privatisti, mentre nella sfera costituzionalistica l’approccio al diritto comparato degli studiosi di diritto interno è spesso preordinato alla mera comprensione del diritto nazionale. Al contempo, le ricerche sono permeate molte volte da un esasperato eurocentrismo.
I fenomeni di globalizzazione giuridica e di comunicazione tra ordinamenti giuridici richiedono però al comparatista di formazione pubblicistica una particolare sensibilità nell’uso degli strumenti più idonei, nella definizione dell’ambito degli studi, nella verifica delle condizioni di comparabilità, nel rapporto tra diritto e altre scienze. Si esige insomma da lui una piena consapevolezza dei rischi di una comparazione superficiale o “esotica”, e dei “costi” di una indagine comparativa seria. In breve, gli si chiede l’utilizzo un metodo scientifico corretto e l’apertura a realtà anche lontane dalla sua cultura.
Questo nuovo libro, che fa seguito a due precedenti volumi dedicati al diritto pubblico comparato Cedam, 2002 e 2007), intende offrire, con linguaggio chiaro e puntuale, gli elementi metodologici indispensabili per lo studio del diritto costituzionale comparato, enfatizzando in particolar modo la comparazione per differenze, rispetto a sistemi, famiglie e ordinamenti estranei al modello liberal-democratico.
Indice: Prefazione. - Parte I: Questioni metodologiche e profili storici. Parte II: Ambiti e strumenti del metodo. - Parte III: Fattori di unificazione e di differenziazione nel diritto pubblico comparato. - Bibliografia.