Guidati dalle parole del Vangelo secondo Matteo, siamo invitati a camminare come famiglie, con lo sguardo sempre rivolto verso Gesù, nostro compagno di viaggio. In lui e grazie a lui, vogliamo attingere quella sapienza del cuore, per saper portare al mondo di oggi la testimonianza della bellezza del "Vangelo della famiglia". L'intento è quello di aiutarci a vivere e concretizzare quanto il Signore Gesù ci suggerisce, nei gesti che tutti i giorni siamo chiamati a compiere. Spesso sono ripetitivi e li viviamo come una routine che può anche diventare noiosa. Siamo certi che l'accostamento metodico alla Parola di Dio ci aiuterà a vivere la quotidianità degli affetti e delle relazioni, del lavoro e degli impegni, delle gioie e delle fatiche, con la forza e la libertà che ci vengono dalla novità del Vangelo di Gesù.
Realizzare "comunità educanti" in grado di accompagnare in particolare i più piccoli durante i primi anni di formazione cristiana, quelli scanditi da sacramenti della Riconciliazione, Prima Comunione e Cresima. Questo è il senso della Nota Pastorale del cardinale Angelo Scola, diffusa ben prima del tradizionale 8 settembre per dare modo ai sacerdoti e a chi opera in parrocchia di leggerla durante l'estate così da essere operativi alla ripresa della vita delle comunità. Nel testo, il Cardinale parte dalla constatazione che le "oggettive difficoltà" che incontra la Chiesa nel suo compito evangelizzatore dipendono dal "contesto di frammentazione in cui viviamo". Al di là della dedizione encomiabile di decine di migliaia di educatori il ragazzo sente il catechismo come una sorta di doposcuola che lo porterà al traguardo della Confermazione, giocoforza inteso dalla maggioranza con il termine di un percorso. Da qui l'emorragia che è sotto i nostri occhi. In questo modo, si fa sempre più forte la tentazione di rinunciare a educare e di abbandonarsi all'individualismo". Per l'Arcivescovo "la proposta educativa consiste dunque nell'offrire un incontro effettivo con Gesù, per imparare a seguirLo attraverso "la creazione di comunità educanti" in cui "l'incontro con Gesù venga vissuto e praticato effettivamente come principio d'unità dell'io e della realtà"...