«Il Signore - il Kyrie - ha deciso di venire ad abitare in mezzo a noi come un semplice uomo. Si è fatto bambino, è nato piccolo, lui, il Creatore del Cielo e della terra! Ci ha raggiunto a casa nostra per stare con noi.» Età di lettura: da 6 anni.
Fratelli, sorelle! Vorrei raggiungere ogni casa per portare la benedizione di Natale. Vorrei visitare ogni famiglia per ascoltare una confidenza, per raccontare una storia, per stringere le mani. Pensavo che l'impresa fosse impossibile e me ne intristivo. C'era persino una voce che mi rimproverava: «Dunque vuoi lasciare i tuoi fratelli e le tue sorelle senza un augurio di Natale? Ma che fratello sei?». Per fortuna ho incontrato il signor Angelo, gli ho confidato la mia inadeguatezza e il mio rammarico. E il signor Angelo ha trovato subito una soluzione: «Ma non preoccuparti: ci vado io!». E così io vi raggiungo tramite l'Angelo: lui visita tutte le città, lui entra in tutte le case. Per tutti avrà una parola, per ogni casa avrà una benedizione, ha persino tempo per ascoltare le confidenze e consolare qualche lacrima. Ecco, viene a nome mio il signor Angelo: accoglietelo bene! Ha il volto del vostro prete, ha il volto del diacono, della suora, degli altri amici della parrocchia che bussano alle vostre porte mentre dappertutto si prepara il Natale: sono belli e buoni come l'esercito del cielo che la notte di quel Natale rallegrarono la terra con il loro inno festoso e avvolsero di luce la vita della gente. Non so come esprimere la mia gratitudine al signor Angelo e non so come dirvi il mio affetto e il mio augurio, fratelli e sorelle. Forse vi sembrerà poco conveniente che io mi metta a raccontare storie mentre dovrei fare discorsi più seri. Però la colpa, se è una colpa, è del signor Angelo che aveva tanta premura di venire a casa vostra che non mi ha lasciato il tempo per scrivere messaggi più elevati e parole più convenienti. Prendetelo com'è! È un angelo... E che sia un buon Natale, per voi e per tutti: pace in terra agli uomini amati dal Signore!
"Dalle stelle... alla stalla" indica immediatamente il percorso che il Dio cristiano ha scelto come sua identità, anzi, come la felicità della propria esistenza. Attraverso i personaggi che gli evangelisti e la tradizione citano nel contesto della nascita di Gesù, è possibile comprendere a piccoli passi il grande mistero di una scelta per noi così ardua, tanto da essere divina. Nessun personaggio è quindi banale, né tanto meno frutto di un semplicismo pittoresco: si tratta invece sempre di figure tipologiche che rispecchiano il nostro porci di fronte a Gesù e al suo mistero. Con uno stile semplice, l'autore si immedesima nelle principali figure che oltre duemila anni fa hanno vissuto più da vicino gli eventi connessi alla nascita del Cristo, facendo comprendere come un avvenimento apparentemente così lontano sia in realtà sempre attuale per la vita di ogni uomo.
Anche quest'anno, in occasione del Natale, il cardinale Angelo Scola ha voluto scrivere il proprio tradizionale augurio alle famiglie. "Tenere accesa la speranza", questo il titolo della lettera 2012, è un modo sincero che l'Arcivescovo ha scelto per testimoniare a tutte le famiglie la propria vicinanza, per dimostrare il proprio affetto verso tutti i credenti. Partendo dall'esperienza del Family 2012, le parole del Cardinale esortano ad affrontare le difficoltà quotidiane con l'entusiasmo di chi ha la certezza di far parte di un disegno buono, di chi non è mai solo nel suo percorso quotidiano.
Lettera per la visita alle famiglie del Card. Arcivescovo di Milano Angelo Scola
I giovani senza speranza, gli stranieri senza cittadinanza, i lavoratori senza lavoro, le famiglie divise, le persone sole: cinque malattie del nostro tempo, forse le piaghe più diffuse nella città.
Il cardinale Dionigi Tettamanzi, nella sua lettera per la visita alle famiglie in occasione del Natale 2010 - Se qualcuno mi apre la porta (Centro Ambrosiano, pagine 32, euro 0.60) - ha pensato di visitare queste situazioni, entrando nel vissuto, parlando a persone reali, e non attraverso le statistiche e i discorsi generali.
Quello dell’Arcivescovo è un messaggio di speranza e di salvezza: «Sono convinto - scrive - che ogni incontro possa essere un’occasione per intuire parole di consolazione e promesse di benedizione».
La lettera che l'Arcivescovo di Milano rivolge ogni anno ai più piccoli per introdurli alla scoperta della bellezza del Natale è ormai un appuntamento irrinunciabile. Quest'anno il Cardinale Dionigi Tettamanzi prende i nostri bambini per mano e li accompagna a compiere un passo in più sul cammino già tracciato con le lettere precedenti: se l'anno scorso, infatti, si richiamava la necessità del loro cuore accogliente per curare un mondo sempre più a pezzi, quest'anno li invita ad avvicinarsi al mistero di Gesù Bambino che, venuto in una grotta al freddo e al gelo, si fece povero fra i poveri per amore di noi uomini. Età di lettura: da 6 anni.
"Lo sguardo del cristiano sulla vita non è ingenuo, non è ottimista per partito preso. Ma le confidenze della gente che raccolgo in rapidi saluti o in lettere commoventi o in testimonianze silenziose e splendide mi convincono sempre di più che l'amore di Dio è in mezzo a noi e muove instancabilmente al bene e attrae pazientemente alla speranza e si rivela fuoco che arde e non si consuma proprio nel miracolo di trarre anche dal male il bene: anche dalla fatica di vivere l'amore per la vita, anche dalla prova estrema la preghiera". Anche quest'anno il Cardinale Tettamanzi riserva un augurio speciale per le famiglie che si apprestano a vivere la gioia del Natale: "Chi entrando nella vostra casa vi ha regalato questa lettera, vi ha portato come dono più prezioso la benedizione di Dio e vi ha rivolto uno sguardo che desiderava assomigliare a quello di Dio: uno sguardo d'amore!".