La traduzione inedita di Emidio Vergani ci restituisce tutta la bellezza e la profondità degli Inni che Efrem il Siro (306-373), padre della Chiesa siriaca, ha dedicato a Nisibi, sua città natale e avamposto dell'Impero romano più volte assediato dai Persiani. In questa raccolta si trovano tutti gli aspetti centrali e fondamentali della teologia di Efrem e la sua ammirevole poetica. «Le prove che la città e i suoi abitanti hanno subìto, e la salvezza che viene loro data, provengono dall'opera redentrice di Colui che per noi si è incarnato, ha accettato volontariamente la sua passione e ci ha fatto rinascere, germogliare, essere ricreati grazie alla sua rugiada di risurrezione», spiega padre Manuel Nin (vescovo titolare di Carcabia ed esarca apostolico per i cattolici di tradizione bizantina in Grecia) nella Presentazione del volume. Oltre agli Inni di Nisibi, viene presentato nel volume un inedito Inno sulla Chiesa. Efrem utilizza simboli e allegorie bibliche per illustrare la natura della salvezza e la guarigione del mondo, raffigurando Cristo come il medico divino che cura l'umanità malata. Il libro esplora anche il tema della risurrezione del corpo, usando la metafora del seme e della terra per spiegare la dinamica escatologica della risurrezione. Efrem confuta gli increduli che negano la risurrezione, sottolineando l'importanza dell'incarnazione e la centralità di Cristo nella speranza cristiana. Una lettura edificante per il suo valore spirituale e poetico
Lezionario Ambrosiano riformato a norma dei decreti del Concilio Vaticano II.
Questa pubblicazione intende offrire a tutti la possibilità di leggere gli interventi della scuola per animatori liturgici che si è svolta nei primi mesi del 2024, come ulteriore occasione per lasciarsi prendere per mano dalla liturgia ed essere condotti a vivere il Mistero da essa dischiuso. Ci sono ancora molti pregiudizi da superare e molti equivoci da chiarire riguardo alla celebrazione liturgica della Chiesa. I contributi di questo testo non discutono direttamente le opinioni o le deformazioni dell'idea di liturgia, ma concorrono a delineare un quadro convincente dentro il quale non solo la liturgia trova adeguata giustificazione, ma il credente stesso, nella totalità e verità della propria umanità, può (ri)scoprire la celebrazione rituale come luogo che è possibile abitare, anzi in cui trovarsi accolti e interpretati. La liturgia non ci aliena dalla realtà, a meno che la ritualità, che corrisponde a un'esigenza autentica della persona, non scada in ritualismo compiaciuto di sé e ripiegato su sé stesso; al contempo, chiede la disponibilità a esserne cambiati, addirittura "trasfigurati". In primo luogo perché il suo dinamismo ci conduce "oltre noi stessi", aprendoci alla trascendente presenza di Dio che dà alla nostra vita "la forma di chi si affida"; poi perché, in una cultura individualistica e narcisistica, chiede al nostro spirito, di armonizzarsi con il testo e il gesto liturgico, che allargano i nostri orizzonti oltre quello che noi sentiamo e proviamo in questo momento. Che i contributi di questa pubblicazione possano aiutare i fedeli a ritrovare nelle liturgie delle nostre comunità delle autentiche "scuole di preghiera", magari grazie al fascino della "nobile semplicità" con cui vengono celebrate e all'"incanto" che esse propiziano.
Il calendarietto tascabile va dal 1° settembre 2024 al 30 settembre 2025, riporta per ogni giorno la festa o la solennità prevista dalla liturgia, la memoria obbligatoria o facoltativa del santo, l'indicazione delle letture e il ritornello del Salmo responsoriale, nonché la settimana del Salterio della Liturgia delle Ore.
L'anno del Giubileo offre l'occasione provvidenziale per sperimentare che il fastidio, la noia, lo scoraggiamento, la scarsa stima di sé che il peccato insinua in noi non si riducono a sospirare una liberazione, a dire basta, ma ci chiamano a metterci in cammino come pellegrini di speranza per ottenere il perdono e la bellezza, la gioia della vita di Dio in noi.
Mons. Mario Delpini – Arcivescovo di Milano
(dalla proposta pastorale 2024-2025 Basta. L’amore che salva e il male insopportabile)
Una raccolta di meditazioni teologico-spirituali per riscoprire una figura di per sé sfuggente come san Giuseppe, e tuttavia "santo", ossia uomo in cui Dio opera, e di sommo rilievo, specie se si pensa che, dopo Maria, è il santo più importante per la Chiesa. Una varietà di voci attorno alla figura del Patrono della Chiesa universale, tracciando un percorso a tre fuochi: una lettura attenta e appassionata della Lettera apostolica di papa Francesco, Patris corde; una rassegna degli Inni liturgici, che sono come il fiore poetico e musicale della meditazione cristiana sulla figura di Giuseppe; infine, la presentazione del Santuario giuseppino di Milano, ancora in gran parte sconosciuto, con l'illustrazione di tre grandi e pregevolissime tele, veri e propri gioielli d'arte e di cultura cristiana custoditi nel Santuario, raffiguranti alcuni "misteri" della vita di san Giuseppe. Chiude il volume un'Appendice con tre omelie tenute nel Santuario in occasione delle tre liturgie principali dell'anno dove si fa memoria del santo.
Nel compiere l'itinerario della Via Crucis si contempla tutta la vita di Gesù, che trova nei giorni della Settimana Santa il suo pieno compimento. In questo percorso ci accompagnano le meditazioni di Charles de Foucauld, che cercò per tutta la sua esistenza di vivere in piena adesione a Cristo. Guardiamo a lui come a un fratello maggiore nella fede, che ci prende per mano nel cammino di sequela.
«Le indicazioni offerte da papa Francesco e la recezione del suo magistero nella Chiesa italiana hanno consentito alle Chiese di Lombardia e alla Diocesi Ambrosiana di percorrere un cammino che questa pubblicazione raccoglie e offre alle comunità cristiane della Diocesi Ambrosiana. Diamo quindi avvio operativo a un percorso di discernimento, di formazione, di accompagnamento per giungere all'Istituzione dei ministeri dell'Accolitato, del Lettorato, del Catechista», scrive l'arcivescovo Mario Delpini nell'introduzione al volume, che raccoglie i seguenti documenti: Spiritus Domini e Antiquum ministerium, di papa Francesco; I ministeri istituiti del lettore, dell'accolito e del catechista per le Chiese che sono in Italia, della Conferenza Episcopale Italiana; Lettori, accoliti e catechisti. Orientamenti per le Diocesi lombarde, della Conferenza Episcopale Lombarda; I ministeri istituiti: lettore, accolito e catechista, dell'Arcidiocesi di Milano.
Il pellegrinaggio ha radici antiche, ricche di storia e di tradizioni, potentemente innervate nel cuore dell'umanità. Per la vita dell'uomo resta fondamentale l'esperienza del cammino, capace di restituire alla persona che si mette in movimento la sua consistenza autentica e la sua densità ontologica. Un saggio teologico-spirituale che conduce per mano alla scoperta dei bisogni del pellegrino, in un viaggio interiore che implica l'apprendimento, la continua ricerca, la disponibilità a un modo di essere inedito, che ridefinisce completamente il nostro stare al mondo.
Il cammino di riflessione della Quattro Giorni Comunità educanti è sempre un'esperienza significativa di Chiesa che raduna catechisti, catechiste e tanti operatori pastorali della diocesi Milano. In un tempo caratterizzato da eventi preoccupanti come la pandemia e la guerra e dunque attraversato da grandi sfide, l'ascolto, la riflessione e il discernimento comunitario favoriscono la formazione di un sentire comune e l'emergere di una mentalità condivisa, che aiuti ad affrontare con serenità e competenza le domande poste alla vita della Chiesa e alla coscienza di singoli. La docilità allo Spirito permette di «essere a nostro agio nella storia», come dice l'Arcivescovo Delpini, luogo di collaborazione attiva all'azione di Dio. In particolare, la riflessione proposta ai catechisti per il nuovo anno pastorale raccoglie alcune provocazioni circa la ministerialità nella Chiesa, l'introduzione dei ragazzi dell'Iniziazione Cristiana alla partecipazione liturgica e le domande degli adulti che stanno emergendo in un tempo complicato come il nostro.