Rileggere e riascoltare le parole di Benedetto XVI, mentre il Signore Gesù percorre la via della croce, ci aiuterà davvero a capire che vale la pena amare Dio, anche solo perché è grandissimo, infinito, eterno il suo amore per noi.
Le ultime parole pronunciate dal papa emerito Benedetto XVI prima di morire danno il titolo a questa Via Crucis: «Signore, ti amo!». Alla fine di tutta la sua lunga vita, con un’ultima semplice e profondissima preghiera, Joseph Ratzinger ci ha consegnato il segreto di tutta l’esistenza: vivere nell’amore di Dio. Anche nei suoi quasi otto anni vissuti da papa non ha mai smesso di insegnarci questo segreto. Rileggere e riascoltare le parole di Benedetto XVI, mentre il Signore Gesù percorre la via della croce, ci aiuterà davvero a capire che tutto corrisponde a questo amore, che vale la pena amare Dio, anche solo perché è grandissimo, infinito, eterno il suo amore per noi.
Un tempo prezioso, da non lasciarci sfuggire, è proprio la Quaresima che ogni anno torna per farci ritrovare i passi giusti, per ricaricare il cuore, raddrizzare il sentiero e recuperare così le forze perdute. Un tempo per stare "accanto a Gesù", per dirgli il nostro amore. Stare accanto a lui per impararne i segreti del cuore, per "rivestire i suoi sentimenti", come l'apostolo Paolo migliaia di anni fa diceva ai cristiani della città greca di Filippi, la prima del nostro continente toccata dall'annuncio del Vangelo. Sui passi di Gesù, con gli uomini e le donne che lo accompagnarono sulla via della croce. Perché il fuoco della sua passione sia scintilla per il nostro cammino.
Il cammino della croce è un pellegrinaggio nel deserto della città e nel cuore, che ci ricorda che siamo pellegrini e peregriniamo insieme. Allora seguiamo Gesù, per scoprire con lui e i nostri amici che «nessuno ha un amore più grande di questo».
Stai vicino al Signore Gesù sulla Via della Croce. Guarda i suoi piedi: non si stancano di camminare anche quando c’è da offrire la vita.
Tanti sono i piedi che condividono la stessa strada del Signore, che devono portare una croce, una sofferenza o un dolore. Non importa il loro colore o la loro provenienza. Non guardare nessuno dall’alto in basso, ma concentrati solo sui piedi e, come Gesù, chinati e mettiti al servizio. Vedrai che bello!
La via della croce ci lascia sempre con il fiato sospeso e, insieme all’affetto e alla compassione per Gesù, ci fa talvolta provare anche perplessità e fatica. Sentimenti con cui anche i ragazzi si confrontano e che stimolano domande e riflessioni.
Ma dove vai, Gesù?, con un linguaggio schietto e “tecnologico”, accompagna i giovani alla ricerca del senso più profondo del sacrificio di Cristo e li rende testimoni di un momento essenziale nel percorso di fede.
Con un salto nel tempo la Via Crucis ci metterà in dialogo con coloro che hanno atteso il Messia, il Salvatore potente che "solo" poteva redimere il mondo. La parola dei profeti e dei sapienti che hanno annunciato la venuta del Signore ci farà percorrere la via della croce con maggiore consapevolezza.