Questo libro di Atti raccoglie la quasi totalità delle relazioni esposte da alcuni dei più importanti storici e ricercatori sul tempo di papa Innocenzo III che con entusiasmo hanno accettato di aderire all’Anno Innocenziano, organizzato dal Comitato “800 anni Innocenzo III 1216-2016” in occasione dell’ottavo centenario dalla morte del grande pontefice. I testi, riordinati in vista della pubblicazione, sono stati presentati in conferenze, incontri di studio e convegni volti a delineare la complessità della figura di Innocenzo III, al secolo Lotario dei Conti di Segni.
Federica Romiti laureata nel 2005 in Conservazione dei Beni Culturali, presso l’Università degli Studi della Tuscia - Viterbo, ha conseguito nel 2009 il Master in Sistema cultura. Metodologie, strumenti e tecniche di valorizzazione e gestione dei beni culturali nell’Ateneo di Cassino. Ha svolto attività scientifica, scavi archeologici, studi di settore e ricerche topografiche. Attualmente è direttrice del Palazzo di Bonifacio VIII in Anagni, membro del Comitato “800 anni Innocenzo III 1216-2016” e incaricato per i beni culturali della Diocesi di Anagni Alatri.
Questo saggio evidenzia al lettore italiano come la comunicazione sia oggi un elemento essenziale per la Chiesa armeno-cattolica e per tutte le Chiese orientali, nonostante le difficoltà che queste sono oggi chiamate ad affrontare, dalla diaspora dei fedeli al terrorismo fondamentalista. Le radici e l'identità, come anche l'unità dei cristiani, sono i cardini fondamentali di questo studio. Il libro inoltre illustra gli effetti del genocidio degli armeni di inizio '900, che perdurano fino ai nostri tempi. Si presentano anche alcuni elementi nuovi per le realtà ecclesiastiche relativi al management ed alla comunicazione digitale oggi.
Il dialogo ecumenico fra le Chiese cristiane "separate" è un punto fermo del mondo cattolico dopo il Concilio Vaticano II, ma in realtà possiede una storia molto più antica nel tempo, e si intensifica a partire dal XIX secolo. In modo particolare papa Benedetto XVI ha indicato nel dialogo con il mondo ortodosso la grande frontiera della riconciliazione fra i cristiani del secolo XXI. Ma quello che in Occidente e in Italia è poco noto è il punto di vista delle chiese ortodosse, a loro volta articolate in posizioni non sempre omogenee. Grazie ad una serie di inedite traduzioni di documenti delle chiese ortodosse questo saggio espone per la prima volta in modo integrale e coraggioso le posizioni dei cristiani d'Oriente, nelle cui chiese molte sono oggi le resistenze verso le proferte della chiesa cattolica e il concetto di "ecumenismo" in quanto tale.
Questo saggio vuole ricondurre alla concretezza della storia il mito dei Templari, della loro genesi e del ruolo fondamentale e carismatico che ebbe nei confronti dell'Ordine del Tempio il santo, uomo di cultura e uomo politico che fu Bernardo di Chiaravalle. Per comprendere tutto questo in modo adeguato è necessario vedere e capire come è nata e in cosa all'inizio consistesse quella che noi, spesso genericamente, chiamiamo "cavalleria". Inoltre l'autore illustra il fenomeno del cosiddetto "templarismo", nato nel XVIII secolo che si è trascinato fino al giorno d'oggi sfociando nel Il Codice Da Vinci di Dan Brown.
Fin dal proprio sorgere, la Massoneria individuò nella Chiesa Cattolica la garante di antichi equilibri religiosi, sociali e politici da mutare radicalmente: da qui il ruolo propositivo della Massoneria all'interno di tutte le Rivoluzioni dei secoli XVIII e XIX, dalla Rivoluzione Francese al Risorgimento italiano. La risposta della Chiesa non si fece attendere, e Papa Leone XIII, il grande Pontefice codificatore della Dottrina Sociale Cattolica, attraverso l'Enciclica Inimica Vis vergò una scomunica contro la Massoneria che è nel contempo una completa risposta alle tesi ed agli scopi massonici. L'Enciclica rappresenta un fonte essenziale per comprendere da un lato i fondamenti dottrinali di quella che viene definita la "setta massonica" e nel contempo le motivazioni che condussero la Chiesa Cattolica - in una condizione di fortissima pressione politica e poliziesca da parte delle giovani istituzioni dell'Italia appena unificata - ad impegnarsi in una battaglia culturale e spirituale contro la potentissima organizzazione segreta.