La testimonianza coraggiosa di un grande teologo, l'ultimo esponente della grande scuola romana di teologia che annoverava Cornelio Fabro, Antonio Piolanti, Luigi Bogliolo, Brunero Gherardini, Dario Composta, Raimondo Spiazzi, Enrico Zoffoli ed altri grandi menti. Mons. Antonio Livi in questo testo affronta alcuni temi della teologia con il coraggio e l'apertura che tutti gli riconoscono. Riccardo Cascioli, direttore de La Nuova Bussola Quotidiana, dice nella prefazione: "In queste pagine egli risponde anche ai suoi critici, soprattutto a quei giornalisti che amano dividere la Chiesa secondo logiche politiche: progressisti e conservatori, con papa Francesco e contro papa Francesco, buoni e cattivi. Dividere il mondo e i fedeli in tifoserie è un bel modo per evitare di confrontarsi sui contenuti. Monsignor Livi esce da questa logica, è chiaro che gli interessa soltanto ciò che porta a Dio, ci aiuta a discernere la vera teologia, che a Dio ci avvicina, dalla falsa teologia, che invece ci porta lontano senza neanche che ce ne accorgiamo". Aurelio Porfiri, curatore del volume, dice nella sua introduzione: "Io credo che bisogna tenere vicini e come grandi doni coloro che ci possono essere maestri. Essi sono una benedizione che Dio ci manda per aiutarci nel nostro pellegrinaggio terreno. Non sarà questo libro che darà la misura della grandezza di Monsignor Antonio Livi, ma il mio scopo è un altro. Quello di fornire un dito che indichi la luna, uno strumento che invogli poi a leggersi i lavori più impegnativi per scoprire un pensatore originale, dalla forte tempra e sempre fedele al perenne insegnamento della Chiesa. Ecco lo scopo di questo testo. Chi volesse approfondire il suo pensiero dovrebbe leggere il testo di William J. Slattery pubblicato dalla casa editrice Leonardo da Vinci, creatura dello stesso Mons. Livi. Qui, in questo libricino, c'è solo una riflessione fatta da lui sulla teologia. All'inizio, come per altri testi della mia casa editrice, avevo pensato ad un dialogo, ma poi ho pensato fosse meglio lasciare a lui l'iniziativa e ritirarmi nel ruolo di sollecitatore". Un libro denso, forse controverso, ma di non difficile lettura. Una lettura indispensabile per chi vuole comprendere cosa non va oggi nella Chiesa e quali sono le possibili soluzioni.Mons. Antonio Livi è nato a Prato il 25 agosto 1938. Ordinato sacerdote nel 1963. Direttore spirituale del Seminario romano per le vocazioni adulte dal 1967 al 1971; Cappellano di Sua Santità dal 1998. Direttore spirituale del Seminario arcivescovile di Benevento dal 200 al 2005. Attualmente fa parte del Clero romano ed è vice rettore della chiesa di Sant’Andrea del Vignola. Autore di numerosi scritti tra cui ricordiamo Vera e falsa teologia (di prossima pubblicazione), Filosofia del senso comune. Logica della scienza e della fede, Metafisica e senso comune. Per l'intera bibliografia si rimanda a: www.antoniolivi.comBiografia Mons. Antonio LiviPrefazione (Riccardo Cascioli)Introduzione (Aurelio Porfiri)Teologia come vocazioneTeologia come scienzaL'oggetto della teologiaTeologia o teologie?Teologia e liturgiaTeologia e moraleLibri di Antonio Livi
Fatima: la profezia che ha attraversato tutto il Secolo XX, e che secondo molti – fra cui Benedetto XVI – non è ancora finita. Questo libro racconta tutta la vicenda legata alle apparizioni della Cova de Iria, e al Terzo Segreto. Che è stato svelato nel giugno del 2000 durante il viaggio di Giovanni Paolo II a Fatima. Ma che secondo alcuni non è stato rivelato in maniera completa: c’era un ulteriore messaggio, che riguardava la fede e la Chiesa, a cui hanno accennato nei decenni passati molti testimoni. Nel libro si documentano le evidenze, le contraddizioni le ipotesi e le polemiche relative alla parte ancora non ufficializzata. E infine si rende nota quella che è la più recente e clamorosa notizia di questa saga: cioè il testo presunto del Segreto non ancora svelato, scritto da Suor Lucia dos Santos, giunto in maniera misteriosa nelle mani di uno scrittore spagnolo.
Quando Antonio Rosmini nel 1848 pubblicava il suo opuscolo sulle cinque piaghe della Santa Chiesa, egli certamente intendeva mettere in risalto quali fossero le sofferenze che la Chiesa attraversava in quel dato momento storico, o perlomeno quelle che lui percepiva come tali. L'autore, una delle menti più elevate della cultura cattolica, aveva con il suo pensiero spaziato negli ambiti più diversi, anche a volte controversi, ma mai perdendo di vista il suo essere figlio della Chiesa, come viene reso più ancora evidente dall'ardore da lui dimostrato nel lavoro sulle cinque piaghe. Un lavoro in cui lui certo muoveva alcune critiche, alcune obiezioni, ma sempre tenendo di fronte a lui la maternità della Chiesa come elemento fondante del suo agire. Non è possibile anche criticare la propria madre senza cessare di amarla? Oggi ci sembra che ogni critica debba essere considerata alla stregua di un tradimento, di una mancanza imperdonabile di rispetto, di un affronto ai diritti della nostra santa religione. Ma in realtà è attraverso critiche costruttive che possiamo evolvere, correggere, modificare per il meglio. Uno sguardo caustico ma sincero sui mali che affliggono la musica e la liturgia. Perché si può criticare quando è in gioco un bene così grande come quello della liturgia, della sua dignità, del suo decoro, anche attraverso l'uso della musica. Si può criticare, anzi in alcune circostanze, si deve.
Il libro raccoglie le risposte che Corrado Gnerre ha dato nel corso di questi anni a lettori che hanno scritto dalla redazione del mensile Radici Cristiane. Si va da contenuti teologici, a contenuti più specificamente morali, storici e filosofici. Ne vien fuori una piccola enciclopedia dei temi più scottanti l’apologetica cattolica; dunque utilissima per chi vuole un agile strumento per poter difendere le ragioni della Fede Cattolica. Corrado Gnerre, apologeta cattolico, dirige il sito Il Cammino dei Tre Sentieri ed è Guida nazionale dell’omonima associazione. E’ autore di diverse pubblicazioni. Per Chorabooks ha pubblicato Disorientamento. Una lettura cattolica della religiosità orientale.