La ricorrenza del 150° Anniversario dell'Unità di'Italia, proclamato il 17 marzo 1861, ha offerto l'occasione a due istituzioni culturali e educative come l'Accademia "Marsilio Ficino" e l'Istituto paritario "Marsilio Ficino" (Figline Valdarno) di riaprire il dibattito storico sulla questione risorgimentale. Ripensare il passato della nostra nazione, dunque, alla luce del presente per trasmettere alle giovani generazioni l'amore e l'interesse per la storia.
Si tratta degli atti del seminario che si è tenuto a Panzano in Chianti nell`ottobre 2007, a 50 anni dalla morte di Malaparte. Curzio Malaparte fu giornalista, scrittore, regista, soggettista; fu volontario nella Prima Guerra Mondiale poi si alleò col fascismo, con gli Americani, con i comunisti e infine si convertì al Cattolicesimo. Una figura difficilmente inquadrabile, quindi, perché sostanzialmente resta un anarchico a caccia di avventure. Proprio questa inquietudine, questa affermazione continua in tutti i movimenti culturali e politici del suo tempo ne fanno un personaggio unico moderno, troppo a lungo ignorato dagli studi letterari.
Si tratta delle lettere pastorali scritte da Giovanni Jacono, vescovo di Caltanissetta. Come si può immaginare, questi documenti mostrano le idee dell'autore circa la cura delle anime, l?attenzione alla realtà diocesana, il richiamo all'esperienza cristiana. Ma non si tratta di un'opera "archeologica", che riguarda solo la storia della religiosità siciliana: questi messaggi di Giovanni Jacono sono attualissimi e ancora oggi ispirano al lettore un senso di umanità, pietà, amor di Dio e del prossimo. Pagine toccanti che riguardano il ruolo del Pastore di anime, ma anche il rapporto di ciascuno con Dio, la vita comunitaria cattolica, la pratica delle virtù.
Questo libro di poesie e preghiere è stato pubblicato in occasione dell'ordinazione sacerdotale di Carmelo Mezzasalma. Dice la Bibbia che il sacerdote è "colui che fa conoscere Dio": questa definizione si confà perfettamente all'autore, poeta di spiritualità che esprime il desiderio profondo dell'uomo in esilio sulla terra che si dà da fare ricongiungersi al Padreterno e comunicare agli altri il meglio della sua esperienza.
L'idea di letteratura di Angelo Mundula non è quella di una "distrazione" per le persone colte ma è quella di un'esperienza che arricchisce la nostra immaginazione, la nostra umanità, la nostra consapevolezza di essere vivi. In questa pagine Angelo Mundula sottolinea la necessità di una letteratura regolata in modo da essere un'arte costruttiva per ogni individuo, inserita coscientemente in una tradizione culturale e arricchita dalla sottile sapienza mistica cristiana.
In un periodo come quello attuale in cui la poesia a carattere religioso è accolta con freddezza, Paolo Butti si dimostra coraggioso e originale offrendo al pubblico questo gioiello di raccolta di liriche incentrate sulla figura della Vergine Maria. Un libro controcorrente oltre che animato da una sincera ricerca religiosa.
Avevo dimenticato quante parole ha il silenzio.
Sola, non ho solitudine.
Senza il rumore del vuoto
posso ascoltare…
Posso ascoltare la voce che mi accarezza il cuore e mi riempie l'anima.
Una raccolta di inni scritti da Marco Cipollini (1946), scrittore e poeta toscano. Queste composizioni trasmettono la devozione, il rispetto e il timore dell'uomo colpito dal Mistero del Sacro.
"L'occcasione del centenario della nascita di Simone Weil ha visto numerose iniziative, anche in Italia, tese a rendere il giusto onore a questa figura di donna che, senza ombra di dubbio, possiamo considerare una grande personalità religiosa del secolo scorso. Omaggio, nel più puro senso etimologico medievale, a Simone Weil vogliono essere anche le pagine che seguono." Dalla presentazione di Marco Vannini.
Mario Pomilio (1921-1990) è un personaggio tutto da riscoprire: insegnante in un liceo di Napoli, intellettuale di sinistra, le vicende politiche del dopoguerra lo portarono ad una profonda crisi che lo condusse prima al Partito Socialista, poi al Cattolicesimo e infine a farsi eleggere al Parlamento Europeo come deputato indipendente della Democrazia Cristiana. Inquieto cercatore, la sua opera costiuisce una testimonianza viva della sete del Divino nella moderna società atea.
Rebora aveva capito che la corruzione del linguaggio ha gravi conseguenze sulle coscienze e sentiva la necessità di fissare in un vocabolario le grandi parole che il Cristianesimo aveva creato dal nulla o ricaricato di nuova energia. Parole come "vita", "pace", "amore", "progresso" e tante altre. Quel progetto restò incompiuto: ma esistono queste pagine.
Mons. Giuliano Agresti (Barberino del Mugello 1921 - Lucca 1990) è un singolare personaggio. Uomo di Chiesa (fu Vescovo di Spoleto e Arcivescovo di Lucca), fu anche scrittore e pittore, che con la sua esistenza ha attraversato i momenti più infuocati del `900: la 2° guerra mondiale, il Concilio Vaticano II, la contestazione, fino al caos dei giorni nostri.
La lettura de `Il Nomade` è una vera esperienza spirituale: ci porta sempre più in confidenza con lo spirito del protagonista e contemporaneamente con il nostro, con nuove intuizioni e scoperte davvero rivoluzionarie.
Nomade è il pellegrino che, attraverso le vicende della vita terrena, scopre la Presenza di Dio nella storia. Per questa ragione egli resta, lungo tutto il suo cammino, un cercatore di Dio.