Da quando l'umanesimo è stato messo a tema dei lavori del prossimo convegno ecclesiale di Firenze (novembre 2015), con il titolo programmatico In Gesù Cristo il nuovo umanesimo, il dibattito sul senso di tale riferimento culturale sembra essersi riacceso. E tanto più di fronte alle profonde trasformazioni antropologiche in atto in un contesto storico e culturale sempre più plurale e contraddittorio. Ecco, allora, l'opportunità, proprio a Firenze, dove per primi "si imparò a dire la parola uomo con particolare intenzione" (Giovanni Paolo II), di provare a offrire un contributo di riflessione intorno all'idea di umanesimo. E di farlo a partire dall'eredità poetica e letteraria di Mario Luzi, uno dei grandi protagonisti della tradizione culturale fiorentina. Così, interrogarsi sull'umanesimo della poesia può significare - attraverso il contributo di alcuni tra i maggiori studiosi dell'opera di Mario Luzi, tornare a scoprire la poesia come cifra dell'umano: sforzo di portare alla parola, perfino in quella sperimentazione linguistica tanto cara a Luzi, il mistero della vita e così renderla veramente e pienamente umana.
La ricorrenza del 150° Anniversario dell'Unità di'Italia, proclamato il 17 marzo 1861, ha offerto l'occasione a due istituzioni culturali e educative come l'Accademia "Marsilio Ficino" e l'Istituto paritario "Marsilio Ficino" (Figline Valdarno) di riaprire il dibattito storico sulla questione risorgimentale. Ripensare il passato della nostra nazione, dunque, alla luce del presente per trasmettere alle giovani generazioni l'amore e l'interesse per la storia.