Nell’ampio panorama degli scritti basiliani, le Omelie diverse rappresentano un importante esempio di quel genere di omiletica morale verso la quale anche gli altri Padri Cappadoci mostrarono sempre un vivo interesse. Nel volume si intende proporre la traduzione con le note dei discorsi genuini di Basilio (eccetto le omelie agiografiche, già pubblicate nel vol. 147 della presente Collana, il Panegirico per il martire Barlaam, non autentico, e il Discorso ai giovani, che esula per vari motivi dal resto della raccolta). I diciotto discorsi, che attestano ed esemplificano nel modo migliore la reale e costante attività di predicazione da parte del grande vescovo di Cesarea, offrono un ricchissimo quadro storico-culturale, fondamentale per la comprensione dell’ambiente e della società cappadoce del secolo IV d.C.: precetti ed esortazioni a pratiche di vita cristiana, condanna delle ricchezze, elogi della povertà, biasimo del vizio ed encomio della virtù sono soltanto un fugace abbozzo della numerosità di spunti che questi testi continuano a fornire anche a distanza dei tanti secoli che da essi ci separano.
Con la traduzione dei 128 Sermones per annum giunge al termine l’Opera Omnia bilingue di Bernardo di Clairvaux. Il primo volume raccoglie i sermoni dall’Avvento alla Quaresima; il resto seguirà nel secondo. L’Introduzione descrive in una prima parte lo “stile” di Bernardo, l’uso che fa di parole e immagini per strutturare una frase, un paragrafo o un sermone, e il modo con cui “utilizza” la Bibbia; la seconda presenta per ciascun sermone un breve riassunto. La traduzione intende rispettare: il significato letterale dei termini; l’economia del testo, evitando endiadi e parafrasi; la gerarchia degli elementi all’interno di proposizioni e paragrafi. Le note danno i riferimenti ai Padri, oltre alla Regola Benedettina, così come i riferimenti incrociati nel corpo dei Sermoni o in altre opere del santo.
Severo (465 circa-538), patriarca di Antiochia dal 512 al 518, può essere considerato uno dei principali teologi di lingua greca vissuti tra V e il VI secolo. Nel 536 le dottrine di Severo furono dichiarate eretiche dal Sinodo di Costantinopoli, e l’imperatore Giustiniano stabilì che nessuno potesse né possedere né ricopiare le opere di Severo. Questa condanna portò alla perdita pressoché totale degli scritti di Severo in lingua originale. L’Omelia sulla Risurrezione (Omelia 77) riveste un’importanza fondamentale all’interno della produzione del patriarca antiocheno, poiché si tratta dell’unica omelia di Severo a essersi conservata interamente in greco, a fronte di centoventiquattro omelie, oltre a molte lettere ed opere teologiche e polemiche, conservate solo in traduzione siriaca. Sul modello delle Quaestiones ad Marinum di Eusebio di Cesarea, Severo cerca di risolvere alcune apparenti incongruenze contenute nel racconto evangelico della Risurrezione di Gesù (il momento in cui le donne andarono al sepolcro; la questione delle “quattro Marie”) e discute di altre questioni ad esse correlate (i “fratelli di Gesù”; il luogo dell’Ascensione). Vengono qui presentati il primo profilo in lingua italiana sulla vita, la cristologia e le opere di Severo, e l’Omelia 77 in prima traduzione italiana.
In prima traduzione italiana. Le 24 Omelie sulla Lettera agli Efesini rientrano nel suo più ampio corpus esegetico che copre tutte le lettere paoline. Per Crisostomo, l'Apostolo è un insuperato modello di vita cristiana, esempio perfetto e ineguagliato di predicatore, guida, maestro e pastore. Prova ne è la ricchezza di spunti interpretativi che scaturiscono per Crisostomo dal commento delle Lettere, e che vanno dal tema del peccato al rapporto tra anima e corpo, dalla denuncia della corruzione per avidità della Chiesa alla necessità che regnino tra gli uomini pace, coesione e affetto reciproco, dalle considerazioni sul matrimonio a quelle sull'educazione dei figli, per citarne solo alcuni.
Tra le cause della fuga dei fedeli dalle assemblee domenicali c'è sicuramente l'insofferenza di fronte a omelie noiose, vuote, ripetitive, recitate senza convinzione. È vero che gli uditori sono abituati a forme comunicative così rapide e superficiali che è sempre più difficile catturarne l'attenzione, ma tra il rinunciare a migliorare le proprie omelie e l'adeguarsi a uno stile comunicativo da talk show esiste, forse, un'altra via. Questo libro nasce quale risposta all'appello che emerge dalle tante pagine che l'Evangelii gaudium dedica alla questione delle omelie.
È questo il primo dei due volumi che raccolgono in edizione latino-italiana i Sermoni de diversis di San Bonaventura, espressione con cui si designano quei sermoni del ciclo temporale e santorale che non appartengono a una collezione omogenea ma si trovano dispersi in diversi manoscritti sotto forma di reportationes, cioè di redazioni fatte da un uditore sulla base di note prese durante l'ascolto ai piedi del pulpito. In questo primo volume vengono presentati i sermoni del ciclo temporale, disposti secondo l'ordine del calendario liturgico francescano. La traduzione, rispettosa della vivacità tecnica ed espressiva della predicazione bonaventuriana, è posta a fronte di un testo latino tratto dall'edizione critica di Bougerol ma significativamente rivisto ed emendato sulla base della tradizione manoscritta.
Un documento straordinario della vita, della personalità e della cultura di Pier Damiani. In prima edizione italiana.
Un commento al Vangelo di Marco domenicale e festivo in stile colloquiale, dalla rara capacità divulgativa adatto a tutti, in particolare ai giovani. Il regno di Dio è "come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura". (Mc 4, 26-29) La frase, posta in esergo dall'autore a tale commento, è un invito appassionato a vivere la Parola di Dio nella quotidianità affinché porti frutto in noi e attorno a noi. I testi che accompagnano i vangeli domenicali e festivi del Vangelo di Marco intendono essere uno stimolo alla preghiera e meditazione personale e uno spunto di riflessione per aiutarci a scoprire il mistero dell'Incarnazione e il messaggio d'amore di Dio per ogni uomo. Uno strumento utile anche per la preparazione delle omelie domenicali.
Avvento: tempo di raccoglimento, di preghiera, di conversione. È l'invito a fermarsi e a meditare la Buona Novella: Dio si fa "Emmanuele", si fa "Dio con noi". La gioia dell'incontro con Lui fa rifiorire il deserto che spesso l'uomo porta dentro di sé. Sulla base di una lunga esperienza pastorale, l'Autore ha preparato il presente sussidio che riporta le letture della liturgia feriale delle quattro settimane di preparazione al Natale. Dopo ogni brano viene offerta una pista di riflessione, un breve commento di qualche frase o dell'intero brano, quindi l'invito a un esame più attento di se stessi e un qualche impegno, che può essere utile a tutti.
Commento al Vangelo di Luca domenicale e festivo.
L'Opera è un commento - strutturato sul ciclo liturgico (anni A, B e C) - alle letture bibliche e alla liturgia delle domeniche e delle principali solennità, dall'Avvento alla Quaresima, dal Tempo di Pasqua a quello Ordinario, comprendendo anche alcune altre feste L'Autore, Inos Biffi, (Fac. di Teologia di Lugano), ha dedicato gran parte della sua attività al campo della liturgia, curando in particolare la riforma di quella ambrosiana. Coerente alla nuova versione del lezionario festivo romano, il Commento è fruibile da tutti i fedeli per la chiarezza e la proprietà delle meditazioni: un sussidio per la preparazione dell'Eucaristia festiva, che accompagna e completa il Messale delle Domeniche e delle Feste di recente pubblicazione. Fra le fonti più spesso ricordate nel Commento si incontrano autori di spiritualità, Dottori della Chiesa (quali Ambrogio, Agostino, Bernardo di Clairvaux, Tommaso d'Aquino, Teresa di Lisieux), oltre ai curatori dei principali commentari teologici (come Ernst, Schweizer, Schnackenburg, Schürmann). Completano il commento il riferimento alle letture bibliche della liturgia e il calendario delle principali celebrazioni e l' indice analitico biblico.
L'anno liturgico è un cammino, un viaggio alla conoscenza sempre piu profonda di Gesù, della sua opera e del suo insegnamento. La contemplazione dei grandi misteri della salvezza, insieme con l'''ordinario'' incontro domenicale con i vari momenti della vicenda terrena e dell'attività pubblica di Gesù - sotto la guida dell'evangelista Marco -, sono altrettante tappe di un percorso di conoscenza spirituale sempre più profonda e trasformante: una catechesi viva nella quale tutti gli elementi dell'annuncio cristiano si fondono insieme e aiutano a vivere meglio il Vangelo.