L'unico commentario evangelico integrale e sistematico redatto da Girolamo. Il Commento a Matteo è un testo unico, poiché costituisce, nella produzione di Girolamo, il solo commento integrale e sistematico di uno scritto evangelico. Prerogativa di quest'opera, dalla quale sempre traspare il tema della chiamata delle genti, è la scelta programmatica per un'esegesi letterale, che solo sporadicamente si apre alla riflessione allegorica. Il volume presenta il testo latino di D.Hurst e M.Adriaen rivisto dal curatore, la traduzione italiana e un commento, che illustra le allusioni al patrimonio esegetico precedente e rimarca i tratti di originalità delle interpretazioni geronimiane, mettendone in luce le connessioni con le polemiche contingenti.
La composizione del Commentario a Matteo si colloca nel periodo compreso tra il 244 e il 249, nell’ultima stagione della vita che Origene trascorse nella città di Cesarea di Palestina. Eusebio parla di venticinque tomi origeniani sul Vangelo di Matteo; di questi, la tradizione testuale ne ha trasmessi soltanto otto in versione greca comprendenti il commento da Mt 13, 36 a 22, 33. Opera della maturità, di grande originalità, ricchezza e complessità, portata a compimento al termine di una vita spesa nella riflessione, nel commento e nell’insegnamento della Parola, si colloca nell’ambito dell’attività didattica origeniana
Da uno degli autori più fecondi dei primi secoli cristiani, un'opera di grande originalità e ricchezza. La composizione del Commentario a Matteo si colloca nel periodo compreso tra il 244 e il 249, nell'ultima stagione della vita che Origene trascorse nella città di Cesarea di Palestina. Eusebio parla di venticinque tomi origeniani sul Vangelo di Matteo; di questi, la tradizione testuale ne ha trasmessi soltanto otto in versione greca comprendenti il commento da Mt 13, 36 a 22, 33. Opera della maturità, di grande originalità, ricchezza e complessità, portata a compimento al termine di una vita spesa nella riflessione, nel commento e nell'insegnamento della Parola, si colloca nell'ambito dell'attività didattica origeniana. Il tomo è il terzo di 4 volumi ed è dedicato alla traduzione dei libri 14 e 15.
Uno strumento esegetico per lo studio e il commento alla Parola di Dio nella predicazione. La struttura del Vangelo di Matteo da un lato corrisponde a quella tradizionale degli altri sinottici in cui Gesù viene descritto nelle sue tappe fondamentali, quali il battesimo, la missione in Galilea, il viaggio verso Gerusalemme, la passione, morte e risurrezione; dall'altro è caratterizzata da cinque sezioni che fungono da colonne portanti di tutta l'opera: il discorso della montagna, quello missionario, quello parabolico, quello ecclesiale e per ultimo quello escatologico. Cinque composizioni letterarie che interrompono la sequenza narrativa per riportare le parole di Gesù, discorsi nei quali, in modo progressivo, si manifesta la sua dottrina. L'autore rilegge il Vangelo di Matteo proponendo un commento esegetico e teologico che mette in luce l'armonia interna e la profonda ricchezza spirituale del testo.
Da uno degli autori più fecondi dei primi secoli cristiani, un'opera di grande originalità, ricchezza e complessità. Secondo di quattro volumi.