Mettersi alla scuola del Concilio: si tratta di una vera e propria chiamata, di un appello che lo Spirito santo sta facendo risuonare con forza nel cuore della comunità cristiana, come forse mai in precedenza, per fare finalmente tesoro, al di là di distinzioni, polemiche o sfumature, di questo autentico dono di Dio alla sua Chiesa nel volgere della storia tra il secondo e il terzo millennio cristiano. E se facciamo nostra l'ormai famosa constatazione di Josef Doré secondo la quale, dopo il Vaticano II, "nulla sarà assolutamente più come prima", non è per tessere un elogio superficiale e perfino scontato di quell'evento, ma per collocarci nella giusta prospettiva grazie alla quale è possibile leggere e accogliere, oggi, il magistero conciliare. Tra i vari contributi di questo saggio, da sottolineare l'attenzione ad alcuni "frutti del Concilio", sotto il profilo di quelle istituzioni di vita consacrata che sono un segno eloquente della perenne "novità" e radicalità del Vangelo anche nel nostro tempo: l'esperienza della Comunità monastica di Bose; la personalità di don Giuseppe Dossetti, fondatore della Piccola Famiglia dell'Annunziata; il lavoro e la testimonianza del Centro Aletti, nato dalla geniale ispirazione del card. Tomás Spidlík sj. Inoltre, un saggio inedito del teologo J.W. O'Malley affronta il problema dell'umanesimo del Vaticano II.
Il libro contiene gli atti del convegno su Antonio Rosmini svoltosi il 21 e 22 novembre 2009 tra Firenze e la Pieve di San Leolino a Panzano in Chianti, in occasione del primo anniversario della beatificazione. Questi saggi sono un’avvincente introduzione al pensiero di Rosmini e nascono proprio dalla volontà di divulgare con chiarezza e semplicità un pensiero così attuale per i nostri tempi. Rosmini auspicava una Chiesa capace di essere un faro per le persone sia da un punto di vista culturale sia da un punto di vista umano e spirituale. Questi temi costituiscono una vera profezia delle istanze del Concilio Vaticano II.