Dopo la fine della Prima Repubblica, l'obiettivo della transizione alla "democrazia compiuta", nella convinzione che solo il bipolarismo garantisce la governabilità, è naufragato contro una riforma elettorale che ha favorito ammucchiate eterogenee, incapaci di governare. Questo diario racconta il tradimento delle promesse del bipolarismo. La difficile "traversata del deserto" dei Popolari, il dominio della videocrazia, la tentazione autoritaria e la polemica contro la partitocrazia dimostrano che le regole del gioco influiscono sui comportamenti dei partiti, ma non sono tutta la politica. Una politica senza radici nella realtà sociale e nella storia del Paese è destinata a naufragare contro l'anti-politica e contro la sfida della mondializzazione dei mercati.