Il libro non gioca a rimpiattino con le varie maschere dell'educare e non lascia i protagonisti in balia di se stessi o di vaticini di crisi permanente. Tende a offrire un po' di ricostituente a coscienze che sembrano navigare nell'incertezza, senza bussola. «Boia chi molla», potrebbe essere l'esortazione di chi crede e investe nell'educazione e ancor più nelle risorse di persone, famiglie, istituzioni. Occorre appassionarsi al desiderio di educare e spendersi almeno un po' per trovare ogni giorno quel granello di felicità che prende vita nella relazione d'aiuto e si macera nell'interiorità di ciascuno. GIUSEPPE VICO è professore ordinario di Pedagogia generale e Direttore del Dipartimento di Pedagogia dell'Università Cattolica di Milano.
Dare aiuto e un gesto antico di cui nessuno puo fare a meno, ma l'aiuto che ci si appresta a dare e a volte pieno di insidie e di inganni ed e solo apparentemente facile. Il presente lavoro si propone di svelare gli inganni, di indicare i possibili rischi, di scoprire strade alternative per realizzare un aiuto vero, autentico, liberante. Non basta infatti aumentare solo l'impegno o elevare il livello di solidarieta per evitare gli inganni; per loro natura essi sono nascosti, sotterranei, imprevedibili e vanno dunque smascherati osservando segni oggettivi e facendo ricorso ad un costante allenamento per interpretare i propri sentimenti, per capire le proprie motivazioni, per agire correttamente i propri comportamenti, per vivere in modo trasparente le proprie relazioni. Il libro analizza i momenti piu tipici, le situazioni nelle quali il pericolo e maggiore: il rapporto con se stessi, la relazione interpersonale, il dialogo con gli alunni nella vita di classe, le sfide adolescienziali, il mondo spesso dimenticato degli adulti, anch'essi bisognosi di aiuto e di sostegno.
Questo libro mira ad esplorare la possibilita di mettere in equilibrio funzionale, e in rapporto interattivo, il fare e l'essere della persona al fine di garantire una situazione ottimale di benessere e di crescita. Il libro nasce con l'intento di esplorare la possibilita di mettere in equilibrio funzionale, e in rapporto interattivo, il fare e l'essere della persona al fine di garantire una situazione ottimale di benessere e di crescita. Fare ed essere vengono qui considerati come radici per vivere da cui attingere, di volta in volta, motivazioni e modalita espressive, conoscenza di se e arricchimento per la propria esperienza esistenziale. L'itinerario che viene tracciato tende ad individuare percorsi che consentano alla persona di fare per essere" e di scoprire il significato del proprio esistere al di la degli avvenimenti che accadono. Per cogliere e vedere concretamente esemplificato un equilibrio sapiente fra il fare e l'essere, l'autore prende in esame la realta dei portatori di handicap. "
L'autore utilizza nelle sue classi il rebirthing finalizzato allo sviluppo della consapevolezza di se, delle proprie risorse e basato sulla respirazione e sul rilassamento. Un'esperienza nuova ben accolta dagli studenti. Franco coletti,insegnante di lettere in una scuola media, incontra vari tipi di ragazzi. In comune essi hanno un'ampia gamma di interessi, di stimoli e di problemi. Cio`non solo rende duro il loro cammino verso l'eta adulta ma crea anche notevoli difficolta all'appre ndimento scolastico. Coletti utilizza nelle sue classi il rebirthing, un metodo basato sulla respirazione e sul rilassamento finalizzato allo sviluppo della consapevolezza di si,delle proprie risorse e alla positiva integrazione della personalita. Le pagine di questo libro comunicano un'esperienza nuova, pionieristica, che e`bene accolta dagli studenti con interessanti risultati senza alcun pregiudizio per il programma curriculare che anzi trova i ragazzi meglio disposti ad apprendere e produrre scolasti