Marco ci racconta tre esorcismi tradizionali (Mc 1, 21-28; 5, 1-20; 9, 14-29).
In essi, demoni hanno molto da dire su Gesù, una caratteristica che contrasta con il tono misterioso generale dell'opera, dove i diversi personaggi (e il lettore) fanno fatica a comprendere le azioni e le parole del Maestro. Si tratta di un gioco di conoscenza e ignoranza, potenziato dalle ingiunzioni al silenzio da parte del protagonista. Con lo strumento della linguistica di Alain Rabatel, è possibile discernere il metodo comunicativo dell'autore del vangelo marciano, elencare le sue strategie per stabilire una teologia su Gesù, la fede e il discepolato. Il vangelo di Marco è dunque un'opera attuale, per quanto esplora le possibilità dello stesso linguaggio scritto. Marco riesce a stabilire questo felice paradosso: proprio tramite la sua presentazione dei demoni, si approfondisce l'esperienza di credere nel Figlio di Dio.
Molte sono le parole che fanno "rumore" poche sono quelle che cambiano la vita. Non serve cercare tra la moltitudine, serve concentrarsi sul poco per trovare se stessi. Il vero problema dell'uomo di oggi è il lasciarsi guidare passivamente da ciò che proviene dall'esterno. La persona passiva perde il proprio senso di identità. Le parole e la vita di Gesù ci guidano, come una moderna psicoterapia, verso la ricerca di sé, accrescendo il proprio benessere per una vita serena e migliore.
Il mondo nel quale Marco introduce il suo lettore è un mondo di conflitti e suspense, di enigmi e segreti, di domande e capovolgimenti delle evidenze. Il suo attore principale, Gesù, è estremamente sconcertante. Questo racconto evangelico è un sottile invito ad abbandonare ciò che si considera evidente per penetrare nel nuovo mondo del Regno di Dio che viene, dove i primi sono gli ultimi e chi vuole salvare la propria vita la perde. Il presente commentario offre un'interpretazione del Vangelo colto come un tutt'uno, insieme costruito. Pur non tralasciando i principali risultati degli studi storico-critici, l'analisi narrativa fa da guida all'opera.
L'esistenza e l'influsso del demonio: cosa dicono i Vangeli? Il volume nasce dall'esigenza di far chiarezza su un argomento molto discusso in campo ecclesiale e in campo laico: l'esistenza e l'influsso del demonio nella vita degli uomini. L'Autore affronta l'argomento interrogando il Vangelo - la fonte di gran lunga piu autorevole e competente in materia - con gli strumenti di indagine che l'esegesi moderna ci fornisce. I risultati che ne seguono possono servire a riportare l'equilibrio nella concezione ecclesiale del demonio oggi turbata da una credulita spesso ingenua, da una paura superstiziosa e da una negazione giustificata dalle conquiste della scienza moderna.