- Inculturazione in Asia e riforma della Chiesa
- Pensieri e affetti: eterni nemici?
- Le onde gravitazionali: una nuova "finestra" sull'universo
- Lo Stato Islamico e la stabilizzazione della Libia
- Lo sguardo di Magellano
- Benedetto Croce. 150 anni dalla sua nascita
- Ecologia e impresa
- Il padiglione della Santa Sede alla 56a Biennale di Venezia
- Domenico Zipoli al pianoforte
- Rassegna bibliografica
ANDIAMO A BETLEMME
ABSTRACT - Chi ascolta la voce dell’angelo che annuncia la nascita del Cristo — e indica anche il luogo preciso dove cercarlo — china il capo in rispettosa adorazione e inizia un percorso intimo di meditazione del dono ineffabile riversato...
Condividi
di Federico Lombardi
pag. 527
PAPA FRANCESCO COMPIE 80 ANNI
Un leader di statura mondiale
ABSTRACT - Il 17 dicembre Papa Francesco compie 80 anni. È un fatto che oggi viene considerato da molti — non solo cattolici, o cristiani, e neppure credenti, ma anche da tantissimi non credenti, al di là dei confini delle comunità...
Condividi
di Peter Walpole
pag. 539
I LINEAMENTI DI UNA SCIENZA DELLA SOSTENIBILITÀ
ABSTRACT - Man mano che si accresce la conoscenza scientifica e si rafforza un dialogo sui bisogni sociali, va cambiando il nostro modo di pensare. La scienza del problem solving è fondamentale per tutte le società che vogliano servire i...
Condividi
di Giovanni Sale
pag. 553
LA GUERRA DIMENTICATA DELLO YEMEN
ABSTRACT - Mentre l’attenzione internazionale è concentrata sul complicato conflitto siro-iracheno, nello Yemen da più di un anno e mezzo si sta combattendo una cruentissima «guerra asimmetrica» tra l’aviazione saudita e i guerriglieri houthi, di appartenenza sciita. Per comprendere le...
Condividi
di Antonio Spadaro
pag. 565
ESCLUSIVO | «SILENCE». INTERVISTA A MARTIN SCORSESE
SOMMARIO - A gennaio uscirà nelle sale cinematografiche Silence, un film di Martin Scorsese ispirato alla vicenda dei martiri giapponesi del XVII secolo. Il nostro direttore ha realizzato un’ampia intervista con il regista, incontrandolo nella sua casa di New York...
Condividi
di Antonio Spadaro
EXCLUSIVE | «SILENCE». INTERVIEW WITH MARTIN SCORSESE
SUMMARY - Inspired by the story of seventeenth century Japanese martyrs, Martin Scorsese’s film, Silence, will be on general release in cinemas from January. La Civiltà Cattolica's editor has conducted an extensive interview with the director, both at his home...
Condividi
di Giancarlo Pani
pag. 587
DAVID MARIA TUROLDO
Poeta irrequieto di fede e di pace
ABSTRACT - Un secolo fa, il 22 novembre 1916, nasceva David Maria Turoldo; ci ha lasciati 25 anni fa, il 6 febbraio 1992. Religioso dell’Ordine dei Servi di Maria, è stato un uomo di Dio e un personaggio controverso, ma...
Condividi
di Giandomenico Mucci
pag. 598
ANIMA CRISTIANA E MUSICA ROMANTICA
ABSTRACT - La musica romantica ha avuto solitamente scarsa fortuna presso i teologi, soprattutto se si confronta quel modesto interesse con l’attenzione e l’entusiasmo giustamente concessi ai grandi musicisti dell’età barocca e classica. Il che stupisce, quando si pensa al...
Condividi
di Francesco Occhetta
pag. 604
L’ARCHITETTURA DELLA RETE
ABSTRACT - Nel volume Architettura della Comunicazione, Federico Badaloni approfondisce il nuovo ecosistema dell’informazione, che include internet ma va oltre il confine di ciò che chiamiamo «il digitale», perché la rete è ciò che permette alle persone di connettersi e...
Sommario:
- Papa Francesco riunito in dialogo con i gesuiti riuniti in Congregazione Generale
- Liturgia: la "riforma delle riforma" è un errore
- L'amicizia: letterati confuciani e primi gesuiti in Cina
- "Nei tuoi occhi è la mia parola"
- La sfida delle migrazioni in America Latina e nei Caraibi
- La Rai e il servizio pubblico
- Nuove indicazioni sulla cremazione
- Nazareno Taddei: un pioniere della comunicazione
- "Ma Loute", un film di B. Dumont
Intervista. INTERVISTA A PAPA FRANCESCO. In occasione del viaggio apostolico in Svezia -
Articolo. VATICANO II E CHIESA SAMARITANA. La chiusura dell'Anno della Misericordia -
Articolo. NEL MONDO DI ALMODÓVAR -
Focus. COLOMBIA: LA RIFLESSIONE DI UN TESTIMONE. La crisi, la pace e la Chiesa -
Focus. LA CONQUISTA DI MOSUL -
Vita della Chiesa. IL VIAGGIO DEL PAPA IN SVEZIA -
Profilo. DOM HÉLDER CÂMARA: UN SEGNO DI CONTRADDIZIONE -
Rassegna bibliografica. RASSEGNA BIBLIOGRAFICA -
"Vatileaks 2". Considerazioni dopo la sentenza di primo grado.
Teilhard de Chardin: Eucaristia e cosmo
Portare a compimento la creazione
Elie Wiesel, la notte della Shoah
La forza della famiglia
"Knight of cups", un film di T. Malick
L'incremento del turismo internazionale
Una beata "gesuita": Marìa Antonia de Paz y Figueroa
Louis Lebret, mentore della "Populorum progressio"
- Brexit
- È la fine del Trattato di Sykes-Picot?
- La qualità della misericordia in William Shakespeare
- Conversazione con il cardinale Schonborn sul'"Amoris Laetitia"
- Elezioni amministrative 2016
- Uruguay, il Paese più laico dell'America Latina
- Il viaggio di Papa Francesco in Armenia
- Micheletto corregge Puccini
«AMORIS LAETITIA». STRUTTURA E SIGNIFICATO DELL'ESORTAZIONE APOSTOLICA POST-SINODALE DI PAPA FRANCESCO
Antonio Spadaro S.I.
Amoris laetitia è il titolo dell’Esortazione apostolica post-sinodale di Papa Francesco, firmata il 19 marzo 2016 e pubblicata il successivo 8 aprile. Il titolo dice l’ispirazione positiva e aperta propria dell’ampio e ricco documento. La preoccupazione fondamentale del Pontefice è quella di ricontestualizzare la dottrina al servizio della missione pastorale della Chiesa. Il linguaggio e le tematiche trattate sono permeate da un profonda aderenza all’esperienza quotidiana, fornendo vie pastorali che orientano a costruire famiglie solide e feconde secondo il piano di Dio. Si fornisce inoltre un’ampia riflessione sull’educazione dei figli e sulla spiritualità familiare. Andando al di là di ogni idealismo, l’Esortazione invita alla misericordia e al discernimento anche davanti a situazioni che non rispondono pienamente a quello che il Signore ci propone, riaffermando la centralità della coscienza e la gradualità nell’approccio pastorale.
Articolo È POSSIBILE UN'ALTRA GLOBALIZZAZIONE?
Fernando Iglesia Virguiristi de la S.I.
Articolo IL CRISTIANESIMO A CABO VERDE
Nuno Da Silva Gonçalves S.I.
Articolo UMBERTO ECO E I GESUITI
Giovanni Arledler S.I.
Articolo IL «KUANGCHI PROGRAM SERVICE» E LA TELEVISIONE CINESE. Una lunga tradizione di visionari
Emilio Zanetti S.I.
Focus BAMBINI A RISCHIO IN BRASILE
GianPaolo Salvini S.I.
Note e Commenti IL CAMMINO VERSO L'EUROPA, TERRA COMUNE, CHE NESSUN MURO POTRÀ FERMARE
Paolo Rizzo S.I.
Note e Commenti IL BISOGNO DI DIO
Giandomenico Mucci S.I.
Arte Musica Spettacolo «FUOCOAMMARE», UN DOCUMENTARIO DI GIANFRANCO ROSI
Virgilio Fantuzzi S.I.
Rassegna bibliografica RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
Articolo. LA MISERICORDIA COME SAGGEZZA
Articolo. IL DIBATTITO SU DEMOCRAZIA E MONDO ISLAMICO A CINQUE ANNI DALLE «PRIMAVERE ARABE»
Articolo. IL SACERDOZIO COMUNE DI TUTTI I BATTEZZATI
Focus. LA NOTTE DEL SINDACATO
Focus. COSTA RICA, TRA PACE E NATURA
Vita della Chiesa. NOVITÀ DALLE STATISTICHE DELLA CHIESA?
Profilo. L'ESPERIENZA DI NICOLAE STEINHARDT
Rivista della Stampa. LA FRAGILITÀ E LA GRANDEZZA DELLE ANIME. «Anime di vetro», di Maurizio de Giovanni
Arte Musica Spettacolo. «UN MONDO FRAGILE», UN FILM DI CÉSAR ACEVEDO
Rassegna bibliografica. RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
Articolo. IL LIBRO DI PAPA FRANCESCO PER I BAMBINI. «L'amore prima del mondo»
Articolo. LA PASSIONE SECONDO SAN LUCA
Articolo. È POSSIBILE CONTRASTARE L'ODIO?
Articolo. RICORDO DI DAVID BOWIE
Focus. IL DRAMMA DELL'USURA
Focus. UNA PARENTESI SU SCHENGEN. CHE SENSO HA RIPRISTINARE I CONTROLLI?
Rivista della Stampa. «ATLANTE STORICO DEL CONCILIO VATICANO II»
Arte Musica Spettacolo. «THE BASSARIDS», DI HENZE. Al Teatro dell'Opera di Roma
Rassegna bibliografica. RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
Articolo. MIGRAZIONI, UMANESIMO E CIVILTÀ -
Articolo. PASOLINI E IL SACRO -
Articolo. GIUSTIZIA E MISERICORDIA. Gli attributi di Dio nella dinamica narrativa del Pentateuco -
Articolo. L'ODIO, UN SENTIMENTO COMPLESSO E POTENTE -
Focus. LUCI E OMBRE SULLA COP21 -
Vita della Chiesa. PAPA FRANCESCO E LA POLITICA -
Rassegna stampa. LA SANTA SEDE TRA NAZISMO E CRISI SPAGNOLA. Le corrispondenze di Federico Alessandrini -
Arte Musica Spettacolo. «STAR WARS. IL RISVEGLIO DELLA FORZA». Un film di Jeffrey Jacob Abrams -
Rassegna bibliografica. RASSEGNA BIBLIOGRAFICA -
Articolo
MIGRAZIONI, UMANESIMO E CIVILTÀ
Adolfo Nicolas S.I.
Riportiamo l’intervento a braccio del p. Adolfo Nicolás, Superiore generale della Compagnia di Gesù, in visita al «Centro Astalli – Servizio dei Gesuiti per i rifugiati in Italia», in occasione della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. L’incontro ha avuto luogo nella chiesa del Gesù a Roma, il 14 gennaio 2016. Il testo, pur con qualche lieve modifica, conserva il carattere orale dell’intervento.
Bisogna essere grati ai migranti venuti in Italia e in Europa certamente per un motivo: ci aiutano a scoprire il mondo. Ho vissuto in Giappone per più di trent’anni e ho lavorato per quattro anni in un centro per migranti, la cui maggioranza non ha documenti in regola. Parlo dunque per esperienza vissuta. E, proprio alla luce di ciò che ho vissuto, lo confermo: le migrazioni sono una sorgente di benefici per i vari Paesi, e lo sono state da sempre, nonostante le difficoltà e le incomprensioni.
La comunicazione tra le varie civiltà avviene, infatti, attraverso i rifugiati e i migranti: è così che si è creato il mondo che conosciamo. Non si è trattato soltanto di aggiungere culture a culture: è avvenuto un vero e proprio scambio. Questo ci dice la storia. Anche le religioni — il cristianesimo, l’islam e l’ebraismo — si sono diffuse nel mondo grazie ai migranti che hanno abbandonato i loro Paesi e si sono mossi da un luogo a un altro.
Per questo occorre essere grati a loro, perché ci hanno «dato» il mondo, senza il quale saremmo chiusi dentro la nostra cultura, convivendo con i nostri pregiudizi e con i nostri limiti. Ogni Paese corre il rischio di rinchiudersi in orizzonti molto limitati, molto piccoli, mentre grazie a loro il cuore può aprirsi, e anche lo stesso Paese può aprirsi a dinamiche nuove.
La conoscenza e la consapevolezza dei problemi comuni e quotidiani, la consapevolezza dell’interdipendenza ci uniscono nel compito di diventare uomini o donne. Sono i migranti che hanno creato un Paese come gli Stati Uniti, un Paese nel quale si è sviluppata la democrazia. Questo non è avvenuto per caso: è proprio perché si è creato un melting pot, una mescolanza di culture e di persone, che è nato un Paese così. E, ovviamente, potremmo fare altri esempi nel mondo: l’Argentina, ad esempio, e così via.
I migranti dunque ci possono aiutare ad aprire il cuore, ad essere più grandi di noi stessi. Si tratta di un grande dono. Quindi essi non sono semplicemente «ospiti», ma gente che può dare un contributo al vivere civile, e che offre un apporto notevole alla cultura e alle sue evoluzioni profonde. Proprio grazie ad essi continuiamo ad approfondire l’umanesimo. Dobbiamo prenderne consapevolezza.
Un vescovo giapponese, riferendosi al versetto del Vangelo «Io sono la via, la verità e la vita» (Gv 14,6), diceva che l’insegnamento di Gesù si può applicare anche ad altre religioni. Adesso, come Superiore generale dei gesuiti, devo viaggiare spesso in tutto il mondo, e constato che questo vescovo aveva ragione. L’Asia, in particolare, si può considerare la «via». È infatti in Asia che si cerca sempre il percorso, il «come»: come fare yoga, come concentrarsi, come meditare. Yoga, zen, le religioni, il judo — ritenuto il cammino dei deboli, perché si serve della forza degli altri — sono tutti considerati come cammini. Senza creare opposizioni, bisogna considerare che l’Europa e gli Stati Uniti sono preoccupati soprattutto per la «verità»; l’America Latina e l’Africa sono preoccupate per la «vita». I valori della vita sono molto importanti, e per questo abbiamo bisogno di tutti, perché tutti hanno una saggezza e un contributo da offrire all’umanità.
È giunto il momento in cui l’umanità si deve pensare come un’unità e non come un insieme di tanti Paesi separati tra loro con le loro tradizioni, le loro culture e i loro pregiudizi. È necessario che si pensi a un’umanità che ha bisogno di Dio, e che ha bisogno di un tipo di profondità che può venire soltanto dall’unione di tutti. Dobbiamo dunque essere grati per questo contributo di migranti e rifugiati a un’umanità integrale. Essi ci rendono consapevoli del fatto che l’umanità non è formata solo da una parte, ma proviene dal contributo di tutti.
Inoltre, essi ci mostrano la parte più debole, ma anche la parte più forte dell’umanità. La più debole, perché hanno sperimentato la paura, la violenza, la solitudine e i pregiudizi degli altri: questo fa parte della loro esperienza, lo sappiamo bene. Ma ci mostrano anche la parte più forte dell’umanità: ci fanno capire come superare la paura con il coraggio di correre dei rischi che non tutti sono in grado di correre. Essi hanno imparato a non essere bloccati dalle difficoltà nella loro voglia di futuro. Hanno saputo superare la solitudine con la solidarietà, aiutando gli altri, e hanno mostrato che l’umanità è debole, ma può anche essere forte. Ci hanno dimostrato persino che ci sono valori e realtà più profonde di quelle che abbiamo perduto. E questo accade quando si vivono situazioni estreme.
A questo proposito mi viene in mente un’esperienza fatta da mio fratello, che vive negli Stati Uniti. Durante un incendio scoppiato vicino alla sua casa, ha temuto che il fuoco si estendesse alla sua abitazione. Mi ha confessato che, proprio mentre era preso dalla paura, ha imparato a distinguere che cosa è importante e che cosa non lo è. Infatti, non ha messo in salvo il denaro, ma ha portato via un pacco di fotografie, che gli ricordavano le sue radici e la sua vita. In quel momento ha capito che la parte più importante è dentro se stessi, non al di fuori, nemmeno nella casa. Tutto questo lo sperimentano anche i rifugiati: hanno visto il pericolo in faccia e lo hanno affrontato. Pensiamoci almeno per un attimo: «Se non avessimo più una casa, una famiglia, una lingua… Ma se avessimo solo la vita, e anch’essa in pericolo, che cosa faremmo? che cosa penseremmo? che cosa e chi ameremmo?».
Quest’anno noi celebriamo l’Anno della misericordia, un concetto centrale in molte religioni. Nel cristianesimo, nell’islam, nell’ebraismo e in tutte le grandi religioni la misericordia è un concetto molto importante. Senza di essa non si può vivere, e migranti e rifugiati ce ne mostrano un volto.
Quando una persona ha tutto, può essere misericordiosa senza paura; ma quando una persona non ha nulla ed è misericordiosa verso un’altra persona, offre ancora di più. Il volto della misericordia, in questo caso, diventa assai più reale.
Così possiamo imparare da migranti e rifugiati ad essere misericordiosi con gli altri. Impariamo da loro ad essere umani nonostante tutto. Impariamo da loro ad avere come orizzonte il mondo, e non la nostra piccola, ristretta cultura. Impariamo da loro ad essere persone del mondo.
MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO. Per la celebrazione della Giornata Mondiale della Pace. 1 gennaio 2016
LA LETTERA AI ROMANI E LUTERO
RELIGIONI E IMPEGNO PER IL CLIMA TRA L'ENCICLICA «LAUDATO SI?» E LA CONFERENZA DI PARIGI
EUROPA E RIFUGIATI: INSIEME PER COSTRUIRE UNA CASA COMUNE
IL LETARGO DEL PAESE ITALIA
«DIO È PIÙ FORTE». Il viaggio di Papa Francesco in Africa
LEGGERE RENDE PIÙ FELICI?
RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
Articolo. L'ERESIA INTRAECCLESIALE -
Articolo. LA COPPIA E LA SFIDA DEL TEMPO -
Articolo. «FRANCESCO GIULLARE DI DIO» (1950) DI ROBERTO ROSSELLINI. Nascita di un capolavoro -
Articolo. LA MEDITAZIONE, VIA PER RIABILITARE I DETENUTI -
Focus. BRASILE: LA FINE DI UN'EPOCA -
Vita della Chiesa. LA SINODALITÀ COME CARATTERISTICA ESSENZIALE DELLA CHIESA. Un seminario di esperti (6-9 febbraio 2016) -
Note e Commenti. KARL BARTH, MOZART E IL GIOCO -
Rivista della Stampa. ANTOINE DE SAINT-EXUPÉRY. «Lettere a mia madre»